Riprendo questo topic perchè qualcosa é cambiata e mi sembra necessaria una riflessione. Pinilla in ritiro con il Cile si é procurato uno strappo di un centimetro al retto femorale, almeno un mese di stop non glielo leva nessuno, a meno di abbaglio dei medici cileni. Miccoli dice che tornerà anche lui fra un mese, ciò significa che per trenta giorni e per circa sei partite (4 di campionato e 2 di EL) il Palermo si ritroverà con due soli attaccanti.
Si parlava nei giorni scorsi di cambio modulo e di possibile 4-3-2-1 come alternativa al collaudato 4-3-1-2 per dare solidità ad un centrocampo che é sembrato un pò in affanno nelle prime uscite, mi sembra che stando così le cose l'adozione dell'odiato (da me) "albero di natale" sia praticamente obbligata per far rifiatare a turno le due punte rimaste ed evitare cali di prestazioni o ulteriori noie dovute all'eccessiva fatica, ma l'impossibilità di schierare in EL i due sloveni complica e non poco le cose.
Nell'ipotetico 4-3-2-1 ci sarebbero tre trequartisti per due posti, Pastore, Ilicic e Kasami, l'ultimo a dire il vero un pò forzato in questo ruolo, perchè per me é una mezzala molto tecnica e potente, ancorchè inesperta, ma mandare subito in campo Joao Pedro sarebbe forse una forzatura ancora maggiore. Il ruolo di centravanti in questo modulo calzerebbe a pennello proprio a Pinilla, ma siccome l'infortunato é lui, resterebbero Hernandez e Maccarone ad alternarsi fra la domenica ed il giovedì come vertice alto.
In mediana scontato il turnover fra Liverani e Bacinovic in campionato, con lo sloveno che potrebbe anche sostituire Nocerino o Migliaccio e non il regista titolare e lo stesso Kasami che, come detto, può benissimo giocare in mediana. Quindi cinque uomini (Liverani, Nocerino, Migliaccio, Bacinovic e Kasami) per tre posti di mediana in campionato, tenendo presente che Kasami purtroppo non può dividersi e quindi o fa la mezzala o il trequartista. In EL le cose si complicano ed a meno di impiego, anche part time, di Joao Pedro, gli uomini sono contati, a partire dalla trasferta di Praga, in cui mancherà Nocerino ed in cui il modulo sarà obbligatoriamente il classico a due punte.
Joao Pedro può quindi rappresentare una variabile importante. Bisogna vedere se é pronto a dare una mano fin da subito o se deve necessariamente farsi le sue settimane di gavetta ed allenamento per capire non solo il calcio italiano, ma anche quello che nello specifico vorrà Rossi da lui. Inutile dire che nel primo caso sarebbe una benedizione per tutti, perchè il giocatore, a differenza degli sloveni, può giocare in Europa.
Tutto questo é chiaramente una mia, neppure troppo ardita o innovativa, supposizione. Poi può darsi che Rossi tiri dritto in stile Delneri (sostenitore della teoria per cui a inizio stagione i giocatori possono giocare sempre) e cambi pochissimo da partita in partita.
Vedremo...