Cominciamo dalle note positive: è finita questa insulsa stagione.
La speranza è di ripartire dalle cose buone, ovvero Toscano e Faggiano, promossi a pieni voti perché, pur non essendo stati messi nelle condizioni migliori per lavorare, non si sono tirati indietro è hanno fatto il massimo con il materiale che avevano.
La rosa è da puntellare, non da rifondare.
Se non si formalizzeranno nei tempi corretti queste scelte pià che ovvie (al di là dei tormenti di chi discute ancora della sostituzone Celli-Montalto, trascurando completamente l'impatto delle altre 19 sostituzioni sull'esito della sfida col Pescara), vorrà dire che ci si condannerà in partenza ad un'altra annata ad handicap.
poi viene l'esigenza di organizzarsi per bene e in tempi compatibili con la nuova stagione che mi auguro si stia già preparando da tempo.
Nulla da rimproverare alla squadra, i playoff sono infernali perché mettono di fronte squadre dello stesso livello in sfide risolte spesso da episodi casuali, anzi grazie al VAR abbiamo potuto essere tutelati. Certo chi ha raccontato questo turno come una finale anticipata si deve essere basato solo sul blasone ormai sbiadito dei due club, perché non si può proprio dire che siano due squadre da promozione.
Da lettore mi auguro poi che i tanto bistrattati giornalisti locali riflettano sulla differenza del ruolo di giornalista da quello di blogger e che pertanto, invece di commentare i fatti con opinioni personali che valgono quanto quelle dei quattro amici al bar, cerchino di trovare informazioni da terze parti a decodificare gli eventi spiegando le intenzioni di una proprietà che, slogan a parte, non spiega le proprie scelte e non ha mai illustrato le strategie che intende seguire per raggiungere i traguardi dichiarati.
So che non è facile perché non ci sono grandi editori indipendenti né grandi firme, ma almeno bisogna provarci e smetterla di limitarsi a post sibillini sui social, farsi domande con facce strane e allusioni dicendo e non dicendo solo perché non si ha realmente idea delle motivazioni di quanto avviene ma si deve comunque scrivere commentando possibilmente prima degli altri, o al massimo subito dopo, ma sempre senza avere alcun elemento per interpretare i fatti.