Cionondimeno, con ciò sia cosa che

[Marco Tullio]

Il Catanese d'Aci in questione non conosce probabilmente il latino e ignora che il nostro "tuttavia" è modellato sul "tamen" della lingua di Cicerone e che è tutt'altro che enfatico: è preciso. Acireale o farà parte della sua naturale area metropolitana o dovrebbe cercare ricetto in un'altra: di certo non potrà formarne una nuova da sola né costringere altre cittadine a farne parte. Il resto è fumo di chiacchiere. Siamo tutti una sola famiglia. E lui è la classica pecora nera.

[Testa Dura]

Non fare il cattivello, Marco Tullio.
A una tenera pecorella come te, fare il duro non s'addice.
per quanto mi riguarda, non voglio stravincere, mi è sufficiente vincere...
Per il resto vivo e lascio vivere.
Bis vincit qui se vincit in victoria.
Stammi bene, e non ti rodere troppo dentro, in fondo le vostre giovanili sono riuscite a pareggiare con l'Acireale.
Un risultato di prestigio, per voi.
Bye, ma ora torna ai tuoi studi...

Forza Acireale.

[Marco Tullio]

 Forza Acireale di Catania, naturalmente.

[Marco Tullio]

Ma di quale vittoria va cianciando? Forse al campionato di fai da te.
Benché le sue esperienze si limitassero alla frequentazione settimanale della Via Di Prima, perché a Iaci temeva di essere sgamato, nondimeno il fior di cavolo si credeva un grande amatore.

[Testa Dura]

Non fare il volgaruccio, piccino.
Non sta bene.
Sei più fine quando sfoggi il tuo latinorum, non quando fai queste allusioni terra terra, lo sai?

Forza Acireale
 

[Marco Tullio]

Effettivamente era un po' triviale, mi autocensuro. Adesso va un po' meglio?

[Testa Dura]

Un po' meglio, amico.
Ma il problema è di base. Purtroppo, quando fai allusioni (campionati fai da te, via Di Prima, ecc.) ti porti appresso un fondo di ordinaria catanesità che, capiscimi, a noi acesi un po' disturba, come ci capitava in collegio con gli interni, i compagnetti di classe sboccati che venivano dai paesi siciliani (da catania e anche oltre) e dormivano tristi nelle camerate quando noi tornavamo a casa dalla mammina.
Non è che abbiamo la puzza al naso, noi acesi ci sforziamo di essere democratici ma...  sì, forse è vero, un po' è così, non ce la facciamo, siamo cresciuti troppo nella bambagia, tra palazzi sfarzosi, cortili nobiliari e fiori di zagara.
Facciamo fatica a comprendere chi viene dalla strada... Colpa nostra... e perciò non vi stiamo simpatici. Si può capire...
Faccio un fioretto. Proverò a essere più gentile con te per il futuro. Stammi bene.

E forza Acireale...

[Marco Tullio]

Purtroppo la munnizza si vede anche nella bella Iaci: ma naturalmente quella è tutto colpa della gente che viene da fuori. Forse è difficile a credersi, ma anche nel resto di Catania è possibile ammirare qualche palazzo nobiliare, diverse chiese barocche e perfino qualche vestigio di edifici romani. Poi le grandi città crescono, a volte disordinatamente, e accolgono persone di varia provenienza:  le grandi città assimilano gli altri, perché sono più universali.
Benché l'Acese fosse convinto di parlare a nome di tutti i suoi concittadini, ciononostante era da solo come un verme dell'intestino.

[Testa Dura]

Tutto quello che vuoi, caro, ma ciò non cambia la sostanza delle cose.
Io sono acese e tu no. Capisco che ti piacerebbe il contrario, è umano aspirare al miglioramento, ma non è così. Conta l'essere, non il divenire.
Fattene una ragione.
Io, per parte mia, smetterò di angustiarti, e prendilo come un gesto di buona volontà.
In fondo, ti voglio bene. Sia pure involontariamente, hai anche tu contribuito alla Causa.
Ed è per questo che ho voluto farti uscire, almeno per oggi, dal dimenticatoio.

Forza Acireale.

[Marco Tullio]

Per quanto l'Acitano ritenesse, non si sa su quali basi, di appartenere a una civiltà superiore, nondimeno era un povero sfigato frustrato.
P.S. Aci è casa mia, è uno dei miei quartieri preferiti.

[Testa Dura]

A Catania, come in Russia, siete stati colti da delirio di onnipotenza e di annessione...
Acireale non è catania, come l'Ucraina non è russa...
Quando lo stomaco è pieno, è facile parlare di digiuno.

Forza Acireale.

[Marco Tullio]

Sebbene il tizio non avvesse affatto il senso delle proporzioni, ciononostante non si asteneva da considerazioni spropositate e da paragoni fuori luogo nell'intento di fare quadrare a forza insieme i deboli argomenti del suo ragionamento delirante.
Stornello:

Fior di bastardo,
ortaggio etneo del quale sono ingordo,
il torsolo però manco lo guardo.