Con la Cavese ci siamo ubriacati di goal... Ma al di là del punteggio, la partita è stata la conferma dell'ovvietà: si gioca sempre contro un avversario, il quale ha dei giocatori con delle caratteristiche e, se ha un buon allenatore, un gioco, degli schemi e delle attitudini. La Cavese è stata un avversario con delle attitudini diverse da quelle del Monopoli ed il Catania ha potuto imporre le proprie.
Per me la partita sta tutta lì. I nostri giocatori, specie i centrocampisti, si esprimonno al meglio se possono giocare la palla senza pressione. Con una Cavese più incline ad attendere che a pressare, i nostri giocatori hanno potuto giocare in tranquillità, stando corti, facendo girare il pallone velocemente e servendolo a tempo negli spazi. Cosa che non avevano potuto fare nella partita precedente, andando in confusione, disunendosi e perdendo anche il senso delle distanze.
Nelle prossime partite vedremo se hanno imparato la lezione di Monopoli e di Potenza, perché la lezione di Camplone la conoscono bene e, quando possono, la applicano anche bene: ma in campo - è un'ovvietà - si gioca contro degli avversari e bisogna sapere affrontare ogni situazione di gioco, anche quelle che mettono in difficoltà.