Autore Topic: Auguri, presidente  (Letto 4634 volte)

Offline Sergio

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Re:Auguri, presidente
« Risposta #15 il: 26 Febbraio 2019, 09:43:05 am »
Vista ormai la piega che ha intrapreso questo 3ad mi sembra corretto dispensare gli altri utenti dalla lettura, non è intenzione mia, e nemmeno di marco Tullio, annoiare il prossimo con le nostre disquisizioni. Poi, chi interessato, chi si appassiona dell’argomento rimanga pure. E volendo si può anche intervenire.

Caro professore, io in verità qualche differenza l’ho trovata: Matteo 1:25 nella bibbia CEI è stato stravolto (la citazione corretta è “e non la conobbe finchè non ebbe partorito un figlio”), vai un po’ a vedere come l’hanno conciato. Figlio che le scritture consegnano come “primogenito” ma nel “credo” cattolico viene pregato per “unigenito”. In Luca 1:28 Maria viene salutata con “ti saluto Maria, favorita dalla grazia” ma in tutte le bibbie CEI quel “favorita” è stato tramutato in “piena” per rimarcare il suo ruolo di predestinata. Si ignora che nel magnificat Maria stessa dice “l’anima mia magnifica il Signore ed il mio spirito esulta in Dio mio salvatore” togliendo di fatto ogni legittimità al dogma dell’immacolata concezione, un dogma assolutamente inutile e di nessun valore spirituale, come inutile è l’altro dogma della perpetua verginità di Maria dato che, come hai citato tu stesso, "cugino" è "cugino" e"fratello" è "fratello" e se ci sono fratelli e sorelle di Gesù il fatto (verginità perpetua) non può sussistere. Queste e tante altre cose mi furono spiegate da persone che sulle pagine della bibbia ci perdono giornate intere, e non sono affatto piccoli dettagli, ci sono stati scisma che nessun convegno ecumenico è mai riuscito a risanare, si sono versati fiumi di sangue sull’interpretazione dei vangeli, credo tu sappia benissimo cosa accadde con l’inquisizione e come furono decimati i valdesi per non aver riconosciuto il dogma della transustanziazione.
Sulla perpetua verginità di Maria ci si burla dell’altrui intelligenza perché già è grave dover accettare che si possa partorire rimanendo vergine, ma credere anche che in tutti gli anni a venire in cui Maria rimase sposa a Giuseppe, questi non gli abbia mai dato neanche un colpettino, è davvero esagerato. Il Giuseppe descritto nel Protovangelo di Giacomo (che è un deuterocanonico ma il cristianesimo vi ha attinto parecchie informazioni) sebbene era un uomo avanti con gli anni era ancora arzillo e vigoroso, si allontanava da casa per lavoro e quando Maria fu vista gravida, Giuseppe venne accusato dal sacerdote di averla contaminata. Per cui non stiamo parlando di un uomo che aveva già raggiunto la pace dei sensi.  Quindi avendo in casa una sposa giovane, perché avrebbe dovuto astenersi dal suo diritto coniugale quando le bramosie sessuali richiedevano il loro naturale appagamento? O è stato un adultero oppure si dava alle pippe. Ho profonda pena per l’uomo Giuseppe configurato nel cattolicesimo.

Ora tutto quanto sopra va bene solo per chi si ostina a considerare la bibbia come un libro “rivelazione” come “parola di Dio”.  Ma basta leggerla avendo un titolo di studio di appena licenza elementare per accorgersi che il Dio biblico (ma vale anche le altre religioni abramitiche) è un Dio antropomorfo, equiparato a un qualsiasi legislatore umano, geloso e vendicativo, impietoso, rozzo e talvolta si dimostra anche ignorante. Egli nel pantheon universale è una delle divinità più rozze e aberranti che il pensiero umano abbia potuto generare. Il solo fatto di dividere il mondo in bene e male è una aberrazione. Nessuna altra religione al di fuori di quelle abramitiche e/o zoroastrane prevede ciò. Negli altri assetti religiosi, bene e male fanno parte di un universalità dove essi cooperano e convivono in armonia per mantenere un equilibrio necessario alla vita, senza condanne eterne e inappellabili ma protesi alla ricerca di una salvezza universale che nel contesto cristiano appare ancora molto lontana perché si rifà a un Dio abramitico che antepone sempre e comunque se stesso agli uomini, un Dio infantile e incapace di garantire qualunque emancipazione ma solo chiusura, gelosia, timore, vergogna, senso del peccato e ingiustificata superbia, oltre che a una insuperabile miseria intellettuale.

Oggi siamo nel 21° secolo o nel terzo millennio, se ci fa più comodo. Io credo sia giunta l’ora che l’essere umano prenda consapevolezza che per darsi una morale valida, moderna e che metta d’accordo l’umanità intera, possa e debba fare a meno di tutti i libri “rivelazione” esistenti nell’intero pianeta. Nell'anno di grazia 2019 (e già ci abbiamo perso tempo, troppo tempo) ogni testo sacro andrebbe archiviato definitivamente perchè di sacro non ha più nulla, sono anacronistici, fuori tempo e generano solo confusione, mettendo popoli contro altri popoli. Chi poi è credente chieda al proprio Dio di dargliene uno nuovo, aggiornato ai tempi di oggi, dove si parli della legge 194, dell'eutanasia, delle cellule staminali, di gender, di crossdresser, di alcool e droga, del 41 bis ecc. ecc.

Siamo andati e tornati della luna. Le sonde spaziali hanno da tempo oltrepassato il nostro sistema solare.
Sappiamo che il nostro sole è solamente uno degli innumerevoli soli (400 miliardi) presenti nella nostra galassia (100 miliardi di galassie). In questo sconfinato universo, di soli e di galassie, il nostro pianeta altro non è che una cacchina di mosca posizionata insieme ad altre miliardi di cacchine nella estrema periferia della via lattea. E questo non è più un modello teorico dell'universo ma rappresenta la realtà. Sappiamo anche che è tutt'altro che perfetto. Il nostro piccolo pianeta, potrebbe essere distrutto da un meteorite come già è accaduto. Ci sono già state 5 estinzioni di massa e nulla esclude che possa essercene una sesta ed anche una settima. Quindi, avendo il "dono" dell'intelligenza, e della conoscenza, seppur nei limiti della nostra condizione umana, usiamole e lasciamo perdere bibbia e vangeli, scritti e trascritti innumerevoli volte, manipolate, corrette, imbonite da persone prive di qualunque nozione scientifica e appartenute a un passato remoto. Superiamo il concetto di “creatore” che è inconciliabile con l'idea moderna del concetto “universo”. Noi di questo universo non riusciamo che a scorgere una piccolissima parte e già abbiamo immaginato chi vi sta al di fuori e addirittura al di sopra di detto universo. E mentre noi si esplora l'universo per cercare di capire e di scoprire ancora più segreti di questo universo, ecco che ci troviamo in mezzo ai piedi: preti, imam, rabbini, predicatori di ogni sorta (e tutti "armati" di un libro rivelazione (bibbia, corano, talmud, ecc.)) che pretendono di essere riconosciuti come il tramite tra noi e le incognite celesti, pretendono obbedienza e pretendono anche di dettarci le regole di vita. Ma all’uomo moderno, quello che si è messo sul serio il medio evo alle spalle, per sapere chi siamo realmente gli è sufficiente la razionalità e la consapevolezza.
Ciao! Ti auguro una buona giornata.




8 MARZO 415 d. C. IPAZIA DI ALESSANDRIA, MARTIRE LAICA DEL PENSIERO SCIENTIFICO

Offline Caprarupens

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Re:Auguri, presidente
« Risposta #16 il: 26 Febbraio 2019, 10:29:13 am »
Complimenti alla disamina acuta e circostanziata anche se opinabile non da parte mia ma dai teologhi e gli esegeti. Oltre questo anche se l'argomento - da ateo - mi interessa perchè è sempre fonte di conoscenza una domanda mi sorge spontanea:
Sergio, ma in tutto questo tuo studio Zamparini dove si pone? Ovvero c'è un collegamento tra il "mistero" della verginità di Maria, la figura di San Giuseppe e gli scritti generati da duemila anni di teologia e l'agiografia di Maurizio Zamparini?
 :-D :-D :-D

Offline Marco Tullio

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Re:Auguri, presidente
« Risposta #17 il: 26 Febbraio 2019, 06:20:46 pm »
Casorezzo (MI), 26 Febbraio 2019
Caro Sergio,
ci avrei scommesso che avresti citato Matteo 1,25, ma si tratta dell'eccezione più clamorosa, dovuta al fatto che la Chiesa di Roma non si basa solo sulla Bibbia, ma anche sulle tradizioni che si sono accumulate nel frattempo e che sono diventate autorevoli quanto la Bibbia, se non di più. La tradizione cattolica deve preservare la dottrina della perpetua verginità di Maria, che non è biblica, perché nelle Scritture si parla solo della nascità verginale di Gesù, e pertanto la lettura di Matteo 1, 25 rischiava di confondere il fedele che si fosse arrischiato a leggere da solo il passo in questione. In soccorso è arrivata la cosiddetta scuola di Madrid che ha teorizzato che Matteo e gran parte del Nuovo Testamento in greco sarebbero solo un'imperfetta traduzione di un supposto originale aramaico di cui non possediamo neppure un minuscolo frammento: è stato sufficiente una retroversione arbitraria in aramaico del greco e spiegare che la traduzione più ovvia dal greco è imperfetta, mentre quella che leggi sulla versione CEI è quella più aderente al presunto originale aramaico che salva la verginità di Maria prima, durante e dopo il parto. Però, laddove uno studioso cattolico propone una versione italiana accanto all'originale greco, non può fare altro che ripristinare la versione più scontata, con imbarazzata nota che spiega che la tradizione cristiana ha considerato Maria sempre vergine fin dagli albori. Cf. Vangelo secondo Matteo, a cura di Piero Rossano, testo greco a fronte, BUR, Milano 1984, p. 45. Una precisazione: i deuterocanonici sono i libri dell'Antico Testamento non compresi nel canone ebraico, che il Concilio di Trento ha dichiarato ispirati quanto gli altri e che le chiese riformate chiamano apocrifi. Il canone del Nuovo Testamento mette tutti d'accordo: gli stessi ventisette libri. Il testo che hai citato tu non è un deuterocanonico, ma un apocrifo del Nuovo Testamento. Ciao,
Marco Tullio
Nuovo Catania, nuovo nome

Offline Sergio

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Re:Auguri, presidente
« Risposta #18 il: 27 Febbraio 2019, 12:45:46 pm »
Dopo la cocente sconfitta di ieri sera, che mette ancor di più il suggello alla tesi evidente che il calcio in via del Fante è un optional del tutto secondario ed evidenzia ancor di più una presa in giro colossale che dura come minimo da tre anni, provo a distrarmi (e così, anche se indirettamente ho risposto anche a Caprarupens ;-)) proseguendo questo interessante scambio di opinioni su un argomento che potrebbe essere più serio o meno serio, a seconda dei punti di vista.
Dicevamo: e i fratelli in realtà sono cugini o parenti larghi. E il primogenito si è chiamato sempre così anche se poi è figlio unico. E l’evangelista Matteo a 1:25 si è confuso, voleva dire ben altro. E tagliamo “favorita” e mettiamo “piena” così enfatizziamo il concetto. E “Beati PIUTTOSTO coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano” frase con cui Gesù rimproverò il primo ed unico accenno di mariologia presente in Luca 11:28 facciamo finta che non esista. E se subito dopo l’esistenza terrena di Cristo, Maria scompare totalmente di scena e non viene nemmeno menzionata sul rimanente del NT facciamo che non ce ne siamo accorti. A me sembra che ci siano state fin troppo forzature.
Allora andiamo alla radice del problema: come avevo menzionato in altro post, quando Costantino nel IV secolo AD favorì la conversione in massa dei pagani al cristianesimo (Instrumentum Regni) si pose l’enorme problema di cosa farne di tutte le tradizioni pagane.
Contrariamente a quanto io credo, c’è chi afferma che il culto mariano altro non sia che la riproposizione del culto a Mitra, un culto che si era fuso il secolo precedente con quello del Sol Invictus, reso ufficiale dall’imperatore Aureliano. Da questo culto abbiamo ereditato la festa del 25 dicembre che non corrisponde affatto alla data di nascita di Gesù e che comunque non potrebbe esserla visto che, citato nel vangelo, i pastori quella notte dormirono all’aperto, cosa impossibile in pieno inverno.
A me sembra invece che il culto mariano sia stato molto influenzato dal culto a Iside.  Abbiamo una iconografia della Dea con in braccio un bambino
La Vergine ISIDE tiene in braccio HORUS. Il padre divino di Horus era Osiride, con cui si confondeva (“Io e mio Padre siamo Uno”), mentre il padre terreno era Seb. L’angelo Thot annuncia ad Iside che concepirà un figlio verginalmente. HORUS nasce il 25 dicembre in una grotta, annunciato da una stella d’oriente, viene adorato da pastori e da tre uomini saggi che gli offrono doni.
A me questo racconto di diversi secoli A.C. fa venire in mente un altro racconto, di un altro bambino nato in una grotta e con tanto di Re Magi. :-D
Horus viene poi battezzato sulle rive di un fiume da Anup (il battista), il quale in seguito verrà decapitato. Combattè 40 giorni nel deserto contro Set (Satana), ha compiuto numerosi miracoli e camminato sulle acque. Con Iside ed Osiride, Horus costituiva la trinità egizia. In più anche per Iside fu prevista un annunciazione e l’immacolata concezione, come per Eracle e Mitra, altre dee che partorirono da vergini.
Ora non voglio andare a toccare anche l’argomento del culto alle statue, altra usanza pagana, perché facciamo notte. Ma io ho le idee abbastanza chiare su cosa sia la tradizione da te citata e quanto sia essa distante da ciò che realmente insegnava Gesù (“Dio è spirito, ebbe a dire”). Per non parlare della posizione avversa che si ricava anche dal NT verso le tradizioni: “Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano essi mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini. Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini». E aggiungeva: «Siete veramente abili nell'eludere il comandamento di Dio, per osservare la vostra tradizione.
Ed ancora “Dichiaro a chiunque ascolta le parole profetiche di questo libro: a chi vi aggiungerà qualche cosa, Dio gli farà cadere addosso i flagelli descritti in questo libro; e chi toglierà qualche parola di questo libro profetico, Dio lo priverà dell'albero della vita e della città santa, descritti in questo libro.”
Ma a fronte di tutto ciò, nell’anno1545 il Concilio di Trento dichiarò che la Tradizione deve essere ritenuta di eguale autorità che la Bibbia. 8|

Io non ho nulla contro chi non riuscendo a rispondere alle eterne domande della vita (chi sono? Dove vado? Donde vengo? Perché esiste l’universo? Qual'è il mio ruolo nel mio inserimento nell'economia dell'universo?) si dà Dio come risposta, perché Dio risponde a tutte queste domande e ti appaga, ti toglie ogni conflitto interiore, ti dà serenità e pace. Per di più le religioni di oggi, specie il cristianesimo, ti promettono protezione sugli eventi terreni (una entità verso cui pregare e a cui richiedere soccorso per le “intemperie” della vita) ed un proseguimento dopo la morte (non nell'ebraismo); c’è anche il ricongiungimento coi propri cari. Come fanno le anime semplici a non lasciarsi attrarre? Anche a me piacerebbe che tutto il “castello” cristiano fosse qualcosa di reale, che pregare avesse un senso, che la prosecuzione della propria identità e del proprio io procedesse anche dopo la morte, al di là della vita terrena. Mi piacerebbe, si! Ma non ho trovato mai nulla intorno a me che mi portasse a farmene mallevadore, che mi convincesse dentro, che mi escludesse ogni dubbio, che mi apparisse chiaro ed evidente in tutto il suo splendore. Ecco cosa mi porta a scegliere tra realtà e alienazione, la scelta tra ciò che si osserva, che si constata, che ti tange e ciò che invece ci si accorge essere mancante, moti e sensazioni di positività e di fiducia che non si riscontrano, non si ravvisano, ci deludono, ci avviluppano nell’ignoto e ci fiaccano ogni aspettativa. Perché sarei intellettualmente disonesto se mi limitassi ad osservare tutto ciò che a noi sta attorno scrutando solo dal mio personale orizzonte, senza farmi carico anche di quanto grave dev’essere ciò che appare dagli “orizzonti” di chi sta messo peggio. E ce ne sono davvero tanti, troppi.
Anche per oggi, ti auguro buona giornata.
 
8 MARZO 415 d. C. IPAZIA DI ALESSANDRIA, MARTIRE LAICA DEL PENSIERO SCIENTIFICO