Il problema dei giovani e' sempre quello
la loro crescita cozza con l'interesse del tifoso.
Ieri Barisic e Di Grazia hanno commesso 2 errori gravissimi,peggio di quello di Garufo.Non servire il compagno d'esperienza solo a centro area.
Io do voto negativo per la prestazione,ma li rimetterei in campo.Gli errori aiutano sempre a crescere.
Barisic e' solo al secondo spezzone di partita(credo abbia fatto in totale non piu' di 30 minuti)
Di Grazia impiegato molto meno rispetto all'inizio.Ed abbiamo ancora Rossetti.
Mi piace parlare con Santopesaro perché non è mai banale e propone argomenti molto interessanti, a costo di esporsi (lui, come altri di noi) al rischio di un errore di valutazione.
Il tema dei giovani è molto sentito dalle nostre parti, perché da Catania (e con il Catania) giocatori buoni ne sono usciti pochi; e negli ultimi anni, nonostante un miglioramento organizzativo, nessuno dei nostri giovani ha raggiunto la serie A, a parte Sciacca, che comunque ha giocato in serie A solo con il Catania e, forse, è stato penalizzato dai vari infortuni.
Per quanto riguarda il concetto di Santo, cioè che i giovani devono giocare e bisogna aspettarli, sono d'accordo, ma sarò meno generico. Mi spiego meglio. Bisogna insistere se i giovani sono particolarmente bravi, un po' meno se non sono ancora pronti e se alcune caratteristiche dopo tre o quattro partite non si vedono. Ovviamente, non c'è una logica certa e una tempistica defininita, ma di certo non si deve insistere per avere ad ogni costo ragione, perché porta pochi risultati ed espone i ragazzi a delle prestazioni penalizzanti e alle critiche che sono il sale del calcio, sia giocato sia parlato.
Io sono assolutamente d'accordo su Barisic e non sono d'accordo con chi eccede nelle critiche, perché sta imparando a fare la prima punta e ha già dato segnali molto importanti. L'attaccante bravo non è solo quello che
ammutta i palloni in rete (anzi, se sa fare solo quello non è nemmeno così tanto bravo), bensì quel giocatore che tatticamente, tecnicamente e fisicamente può essere funzionale alla squadra. Inoltre, Barisic è stato in grado di essere nelle zone e nelle fasi nevralgiche del gioco. Sicuramente è un dato negativo che abbia sciupato delle occasioni, ma è un segnale fondamentale che abbia avuto le opportunità. Questo significa che il giocatore c'è, non ha paura di sbagliare e sta fremendo d'impazienza per segnare il suo primo gol da professionista. Posso capire il suo egoismo, perché gli attaccanti sono egoisti, soprattutto se non segnano e se non si sbloccano. Quindi, controcorrente, sarei meno severo con lui; e con questo discorso ho dimostrato definitivamente che sostengo i giocatori più giovani.
Il discorso su Di Grazia è un po' diverso. Premetto che mi farebbe piacere vedere buone prestazioni e gli auguro di fare una buona carriera da professionista, anche perché è un ragazzo catanese.
Il presupposto è il seguente: se Pancaro insiste, evidentemente crede tantissimo in questo ragazzo. Premessa d'obbligo: il parere di Pancaro è autorevole ed è l'unico che vale, quindi c'è poco da discutere. Tuttavia le opportunità le ha avute e il campo (mica io!) dice che non ha giocato bene. Non la metterei sul piano del singolo errore, che ci può stare, bensì su quanto è stato funzionale alla squadra, soprattutto se devi vedere in panchina uno come Falcone, che ha il record di assist.
Infine, bisogna sempre sapere chi è il tuo avversario, bisogna fare le cose adeguate al contesto e bisogna giocare con umiltà, anche se si suppone che tu sia il giovane più promettente della categoria. Ieri sera, vedere quel gioco di gambe alla Denilson (bidone brasiliano d'inizio millennio) contro uno dei difensori più forti della categoria, che gli toglie la palla come se stessero giocando ai salesiani, è stato imbarazzante. Chiunque abbia giocato qualche partita a calcio sa bene cosa significa. Il difensore che doveva essere
sbindato era Migliorini, che invece ha preso palla e se n'è andato elegantemente in dribbling, dall'alto dei suoi (credo) quasi due metri.
Avaia, carusi...