Io invece non sono romantico per niente, ma non ho mai pensato che Maxi si sia sbloccato per merito di Antenucci e penso che sia più valido il Nippo.
Come penso che Marchese meriti un'altra opportunità, magari contro un giocatore normale e non un marziano.
Vedi, se mi leggi attentamente, ti sarei conto che l'unica cosa che contesto a quello è la sua presunzione di infallibilità nei suoi moduli, e certe antipatie verso certi giocatori.
Della posizione del Catania in classifica poi, non posso che esserne contento... in teoria. Perchè in pratica penso che il Catania attuale valga almeno quatto punti in più. Ma non per discorsi di ipotetica U.E.FA. ma per gli avversari incontrati. Di grossi fino adesso ne abbiamo incontrati pochini, il Milan e il Napoli forse, anche se a me ha più impressionato l'Udinese.
Chiedo troppo?
Ciao.
"U Mastru"
Mastru, credo che non si possa parlare di antipatie verso alcuni giocatori se un allenatore in 12 partite ne manda in campo 22.
Mi pare di capire che tu preferisca vedere in campo Morimoto. Ok, siamo tutti tifosi di Morimoto e ne abbiamo parlato un gran bene, anche quando, a volte, non giocava bene.
Detto questo, l’unico limite di questa squadra è in fase offensiva, ok, già detto molte volte, tant’è vero che i 10 gol sono stati realizzati da 8 giocatori ma solo 4 dagli attaccanti (dei quali, 2 su calcio di rigore).
Solo una parentesi su Morimoto: è forte. Ma non dimentichiamoci che lo scorso anno fu promosso prima punta, con le medesime responsabilità che ha oggi Maxi Lopez. Be’, dispiace dirlo, ma fallì le sue occasioni da rete, alcune particolarmente invitanti; sbagliò con Atzori e con Mihajlovic; e a tal proposito, i 9 punti di Atzori sarebbero stati di più se Taka avesse segnato qualche gol (nella parentesi atzoriana, fece 2 gol, proprio come oggi ne ha fatti 2 Maxi Lopez). E detto anche questo, se sarà opportuno, lo rivedrò volentieri in campo.
Ora, io credo che si parli troppo delle idee di Giampaolo, senza pensare alla struttura della squadra. Notoriamente, a parte rare occasioni, il Catania in passato realizzava poche reti dalle retrovie: pochi gol dei difensori, pochissimi dei centrocampisti. Oggi io vedo una squadra che su palla inattiva mette in condizioni di segnare chiunque, una difesa a zona molto affidabile (a prescindere da chi scenda in campo) e una manovra ben organizzata, che parte da dietro con palla a terra (tranne contro l’Udinese, in cui, come abbiamo già detto, c’è stata un po’ di confusione e… fiunìu a palla o funnu).
Dal punto di vista strutturale, due parole sul centrocampo: questo è l’unico reparto su cui Giampaolo mescola spesso le carte; e non può farne a meno. A parole, ci sono giocatori buonissimi, ma di fatto quelli sempre disponibili e in buona forma fisica sono i soliti due: Izco e Biagianti. Del Vecchio è sulla carta utilissimo, ma ad oggi non ha fatto quanto saprebbe fare (a causa di acciacchi vari, soprattutto), Ledesma è forte, ma proprio quando riprende a giocare lo perdiamo per qualche settimana a causa di un acciacco, ergo, se non gioca con costanza, possiamo solo continuare ad attenderlo; Carboni, sostanzialmente sa giocare solo come centromediano, inutile immaginare di vederlo in altre zone del campo e Sciacca sta recuperando solo adesso. Tutto questo per dire che a centrocampo ci sono tanti nomi ma poche alternative e pochissime certezze. A tal proposito, auguriamoci che Martinho si adatti al calcio italiano, perché è un centrocampista duttile, che potrebbe giocare sia da interno sia sulla fascia.
Credo che un allenatore come Giampaolo meriti un po’ di tempo prima di tirare le somme. Nonostante alcuni problemi, ha fatto punti e ha garantito le basi per dare una fisionomia credibile alla squadra.
Giocatori schiavi degli schemi? Mah, è ovvio che gli attaccanti esterni o il trequartista di turno, tendano a dare una mano dietro per costruire la manovra, come faceva lo scorso anno Ricchiuti per Mihajlovic (a centrocampo, sì, ma sempre il trequartista faceva! ) o Llama per Atzori. …che poi è quello che fa sempre Mascara, a prescindere da chi ci sia in panchina. Tutto questo è inevitabile, altrimenti le squadre si allungano e si finisce per giocare con inutili lanci lunghi alla ricerca della testa di qualcuno. Inevitabile che la punta centrale debba farsi in quattro per partecipare al gioco. Il Catania paga questa ricerca di compattezza e deve imparare ad avere un po’ di “cattiveria sportiva” (“cinismo”, se preferite), nonché sfruttare meglio le ripartenze, su cui ultimamente c’è stata poca efficacia.
Comunque, al di là dei gol, bisogna mantenere questa solidità, perché se arrivano anche i gol, i risultati saranno ottimi.