Guidolin é finito! Inutile dire che questa perla d'uomo non é stato nemmeno sfiorato dal pensiero delle dimissioni, ha fatto una ignominiosa marcia indietro sulle dichiarazione del dopo partita con il Genoa, probabilmente per evitare il rischio di un deferimento e di un successivo, posssibile, licenziamento per giusta causa e si é detto sereno nel ricevere l'esonero. Io sarei meno sereno nel fottermi un milione e trecentomila euro per grattarmi la pancia, ma é una questione soggettiva, me ne rendo conto.
Piuttosto sarebbe dignitoso che lo seguissero a Castelfranco Veneto, almeno metaforicamente, tutti i suoi difensori ad oltranza, a partire da quelli che iniziarono a fischiare il Palermo alla terza giornata di campionato, per Palermo-Torino, partita che seguiva il successo di Livorno e che alla successiva gara casalinga iniziarono ad intonare cori in suo favore mentre la squadra faceva il riscaldamento e durante la partita.
Chiaramente questi fini intenditori, questi adoratori dell'uomo Guidolin prima che dell'allenatore (e sulu pi chistu ci fussi ri futtirisi i rririri pi tri anni) torneranno un attimo nell'ombra, in attesa del primo passo falso del Palermo. Poi saranno nuovamente critiche, fischi e soddisfatte dichiarazioni all'impronta dell' "avevo detto io!". Fate pure, rimane il fatto che ormai Guidolin a Palermo non ci metterà più piede e tanto basta. Consolatevi guardando e riguardando l'intervista di domenica con il vostro deus che se la prende col "clima infernale accuratamente preparato", memorizzatelo alla perfezione il suo testamento spirituale e fatene buon uso.
Andiamo a Colantuono. Deve fare soltanto quei punti che servono per chiudere l'anno senza tragedie. Se ci riuscirà mettendo fuori squadra le tre-quattro serpi che gli hanno messo i bastoni fra le ruote all'inizio, alla fine sarà un vero successo. Sono curioso di vedere chi giocherà domenica. Squalifiche ed infortuni rischiano di falsare il quadro, ma aspetto comunque di vedere se il portiere sarà ancora Fontana o meno.
Colantuono si é ampiamente bruciato nella prima parte della stagione, per colpe sue, ma soprattutto altrui, se penso a quello che era successo negli anni passati a Delneri e Papadopulo. Il prossimo anno quasi sicuramente non sarà lui l'allenatore del Palermo ed é giusto così. Ricordo però la dignità con cui é andato via, quella presenza dai giovani di Petralia per rappresentare il Palermo malgrado venisse dalla cinquina di Torino e fosse stato esonerato da Zamparini. Non fu un gesto facile. Avrebbe meritato di avere accanto una società presente, cosa che anche quest'anno é mancata, se ne faccia una ragione, avrà tempo e modo di fare meglio altrove, come successo ai suoi predecessori.
Zamparini per finire. Sento di una sua intervista a TGS in cui dice di volere stare più vicino alla squadra da qui alla fine del campionato e di volere mettere suo figlio alla guida della società per il prossimo. Sembrerebbe un accenno di vitalità di quei neuroni delegati alla calma ed al ragionamento. Speriamo non rimanga solo un accenno, perchè sbagliare é umano, perseverare diabolico, ma continuare a perseverare fa girare le palle e non porta a nulla se non a disperdere denaro, energie ed entusiasmo.
O Zamparini si mette in testa che l'allenatore una volta scelto deve potere lavorare senza essere messo in discussione alla prima cosa storta o il povero malcapitato verrà sempre dato in pasto a quelle tre o quattro serpi di cui sopra. Il prossimo allenatore lascialo in pace, Zamparini, prenditela solo con Foschi, tanto quello ti cala la testa e scodinzola più forte...
In ogni caso oggi é un buon giorno.