Ciccio,
la tua disamina è perfetta. Io infatti non critico i tifosi occasionali e non dico che non si possa essere delusi dal "prodotto acquistato", ma che ci sono i momenti opportuni per fare le cose e, soprattutto, i modi. La mia reprimenda è diretta a chi, per esempio, prima si lamenta che i prezzi degli abbonamenti sono alti abbonamenti e poi del fatto che Pulvirenti non spende i soldi, che è una contraddizione, se questo qualcuno non ha difficolta' economiche tali da non poter spendere 220 euro (se non le ha, allora può spenderne anche 260, immagino). Allo stesso modo, non credo che si possa dire a chio reggere le sorti di una società come e quanto deve spendere o dare dell'incompetente a tecnici e dirigenti alla prima o alla decima sconfitta.
Sui tempi in cui esprimere dissenso, invece, ritengo che non c'era azione più intempestiva che fischiare una squadra in difficoltà per la pressione della posta in palio e che aveva bisogno di ben altro trattamento. Mi sembra che il pubblico, il cui attaccamento alla maglia è sempre stato enfatizzato all'inverosimile, fino a trasmormarlo in un mero luogo comune che non ha riscontro in comportamenti allucinanti e dannosissimi di cui ho accennato prima, avrebbe dovuto aspettare la fine della partita per dare addosso ai giocatori che indossano la maglia di cui sopra (finora con dignità).
Ultimo ma non meno imoportante, sarebbe opportuno rendersi conto che lottiamo ocntro squadre che rappresentano realtà pari o superiori alla nostra, s enon in senso prettamente economico, almeno in senso sociale, il che significa che è un bel risultato esserci arrivati, ma che si può anche soccombere.
Prendiamo Empoli o Siena: la toscana è una delle regioni meglio amministrate d'Italia, dove non ci sono 10 imprenditori, ma motli di più, il che aumenta la probabilmlità che qualcuno si interessi di calcio, anche perché problemi tipo il pizzo o la gestione clientelare della cosa pubblica sono meno gravi e soprattutto, meno accettati dall'opinione pubblica. E che dire di Siena, che ha dietro un colosso che si chiama Montepaschi che assicura un vantaggio economico di qualche anno luce rispetto a noi? La stessa Reggina, volendo trascurare le vicende di calciopoli, si è costruita il proprio spazio investendo sulle strutture, nel corso di un decennio e non dall'oggi al domani.
Insomma, teniamo conto che siamo ad altissimi livelli, e lo siamo grazie a scelte intelligenti non solo dal punto di vista tecnico.
Quando si critica, bisogna farlo con i modi e i tempi giusti, se si vuole bene alla squadra.
Ciao e scusate la lunghezza del post!