Ho letto tutti con molta attenzione,interesse e pazienza.
Vi esprimo la mia opinione.
Non ritengo giusto collocare quanto accaduto al di fuori del calcio.Per una semplice ragione che vado a spiegare.
Premetto però subito che nn voglio dare responsabilità a nessuno,xchè nn conosco la dinamica dei fatti, non ero li e perchè ci saranno le autorità competenti a stabilire tutto ( almeno si spera..).
Premetto che ritengo assurdo quello che ha combinato quel poliziotto, forse irragionevole e inspiegabile.Vorrei che per una volta il pugno duro fosse praticato anche contro le istituzioni,qualora si accertassero delle loro responsabilità.
So bene,come voi,che quanto accaduto è il frutto di un malessere generale che attanaglia questa società, troppo oppressa da insoddisfazioni e ingiustizie sociali.
Ma dire che quanto accaduto nn c'entra niente col calcio secondo me è troppo.
Quei ragazzi,signori miei,stavano scazzottandosi in un autogrill con delle sciarpe di squadre di calcio al collo.Quei ragazzi erano tifosi di squadre di calcio.Quello che facevano avviene,ripetutamente,tutte le domeniche in tantissimi autogrill, treni,stazioni,zone stadio, in tutta italia.
Forse nn si è capito che quello che è avvenuto domenica è qualcosa che puo avvenire tranquillamente ogni domenica.Ogni domenica in cui si gioca.
Il calcio c'entra perchè è una delle fonti che scatenano tutto ciò.Insieme agli altri mali e malesseri sociali.Ma il calcio,il modo in cui viene vissuto,è uno di questi mali.Non il pretesto.
Fermiamoci un attimo, vi invito ad una riflessione:come viene vissuto il calcio in italia?
DA MALATI.Da parte di tutti.
In primis dei dirigenti,sempre pronti alla guerra verbale.Proseguendo con i giornalisti,che sono spesso i primi a creare polemiche,tensioni,diverbi,ad usare nei giornali toni e terminologie che si avvicinano di piu alle guerre che ad una partita di calcio.
Gli allenatori,esasperati: dalla scena di Guidolin con la fiorentina,alle aggressioni di colantuono ai giornalisti,a Malesani - Di Carlo, etc etc, gesti folli che accadono,che sono accaduti.
Continuando con noi,tifosi civili.Si anche noi: io assisto ogni domenica,ogni domenica,ad almeno un litigio in gradinata.La civiltà,quasi sempre,consente di fermarsi prima del peggio.Ma succede anche questo.
QUESTO CALCIO, IN ITALIA,VIENE VISSUTO SOPRA LE RIGHE DA TUTTI.
NON C'è PIù SPIRITO SPORTIVO,NON C'è FAIR PLAY, A NESSUN LIVELLO.
TUTTI DOVREBBERO DARSI UNA CALMATA,TUTTI DOVREBBERO COMINCIARE A DARE IL BUON ESEMPIO.
Solo allora puoi emarginare, chiudendo in galera quei gruppi di facinorosi. Solo allora rinchiudere questi delinquenti significherà porre fine al problema.La repressione non risolve i problemi, li nasconde.Ma se nn risolvi il male alla radice, questo si ripresenta.
Perchè,a mio parere,finchè non si recupererà il senso dello sport,finchè dal primo protagonista all'ultimo dei tifosi,nn si comincerà a vivere questo calcio in maniera civile,pacifica,SPORTIVA, il problema si ripresenterà,xchè nasceranno nuovi delinquenti sulla scia di questa conduzione folle del calcio italiano.
Quelli vanno rinchiusi.Ma a me, questo calcio,non piace piu.Da anni.
Come ha detto un grande giornalista in questi giorni, solo un irragionevole amore per la mia squadra mi muove verso lo stadio.Ma LA PASSIONE NON C'è PIU.