Questo è quello che si vuol far credere all'opinione pubblica, anche perchè, c'è il mal costume qui a Catania, di intrecciare sempre destini di realtà diverse ,come se fosse una cosa normale parlare insieme di calcio e tragedie.
Il problema fondamentale è che in molti credono che la posizione di Speziale sia saldamente legata alle resposabilità in merito del calcio Catania e quindi, la sua presunta "innocenza", può in qualche modo dimostrare in che modo spietato e despotico si sia infierito contro la Catania sportiva !
Nulla di più falso!
Il giovane teppista è stato immortalato con in mano un corpo contundente pronto a scagliarlo contro le forze dell'ordine, che poi alla fine il bersaglio sia stato Raciti o no...... questo è un particolare che riguarda solo la gravità del reato, ma di certo non mette in dubbio la sua colpevolezza.
Raciti è morto a causa sua e dei suoi compagni teppisti; la nostra città per causa loro ha pagato e paga un prezzo altissimo; il calcio Catania per colpa loro ha subito danni e sanzioni senza alcun precedente e soprattutto una famiglia è stata sconvolta.
E invece di sdegnarsi e iniziare una nuova politica contro questa specie di bestialità che mina seriamente la nostra passione, si pensa a criticare una donna afflitta, colpita profondamente nei suoi sentimenti e privata della completezza familiare, sol perchè si fa giustamente partecipe di un male comune chiedendo compostamente e leggittimamente "giustizia".
Addirittura c'è chi le fa i conti in tasca!
La sua pena non ha prezzo e mi sembra giusto che la famiglia colpita, abbia da parte della comunità ogni tipo di sostegno ed ogni tipo di risarcimento.
Nel nostro bizzarro paese c'è chi chiede milioni di euro di risarcimento per un insulto più o meno pesante e nessuno si scandalizza, c'è chi ha estorto denaro pubblicamente passando sotto l'indifferenza di tutti (Vanna Marchi su tutti), c'è chi pretende cifre da nababbi per uno show televisivo o per tirare quattro calci ad un pallone sotto il tacito consenso di tutti, però se a qualcuno doverosamente e leggittimanete , per molto meno, gli viene riconosciuto un disagio, un danno, un rimborso, allora tutti a gridare allo scandalo, ad indegnarsi......, a criticare!
Ciò è assurdo!
A mio modesto avviso la signora Raciti sta dando esempio di civiltà e coraggio!
Il suo esempio è importante ed è un monito per tutti a recuperare certi valori indispensabili in una società civile.
Non si è barricata dietro la sua porta frustrata dal suo dolore, ma è scesa in campo, in prima linea, con lo scopo di dimostrare che la tragedia non è solo la sua ma dell'intera comunità e, se si vuole veramente crescere e cambiare, bisogna prendere spunto da queste disgrazie per iniziare un processo di educazione e civilizzazione!
Raciti è morto per una partita di calcio........niente di più irrazionale.
Di fronte alla tragedia che la sua famiglia sta vivendo (pensate ai figli che crescono senza padre), i danni del calcio Catania, dei suoi abbonati e di tutto ciò che orbita attorno sono una stupidaggine.
Non c'è cifra che possa lenire questo dolore ed è doveroso da parte della società tutta responsabile di questa situazione, assicurare per lo meno un sostegno economico per tutto il tempo necessario.
Speziale è uno dei tanti che ha infangato la nostra dignità e mi rammarica che sia il solo li dentro, quindi lo giudico colpevole e spero veramente che paghi e capisca di che cosa si è macchiato ........ed ha macchiato. Se quella sera, insieme ad altri fosse andato da qualche altra parte, staremmo qui a raccontare un'altra storia e soprattutto ci sarebbe ancora una delle tante famiglia unite e felici : la famiglia Raciti!
Non aggiungo altro!
MALATO PO CATANIA