Calciopoli, Borrelli schiera i suoi «007» L'Ufficio indagini della Figc riattiva il filone sportivo dell'inchiesta di Napoli. Il Messina rischia la stangata, la Juve una nuova penalità STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO
MILANO — Una bufera calcistica vera, di forza ben superiore alle attese. Nessuno, in Federcalcio, aveva sottovalutato il lavoro della Procura di Napoli, le cui conclusioni erano attese con viva apprensione, ma l'impatto dell'avviso di chiusura delle indagini è stato più pesante di quanto fosse dato immaginare. E non soltanto perché è arrivato alla vigilia della visita del neo-presidente della Figc, Abete, che oggi incontrerà Blatter (Fifa a Berna) e Platini (Uefa a Nyon), sei giorni prima della scelta del Paese organizzatore di Euro 2012 (Italia contro Ucraina-Polonia e Croazia-Ungheria).
L'Ufficio Indagini della Figc oggi riattiverà il filone sportivo dell'inchiesta di Napoli. Gli 007 federali, guidati da Francesco Saverio Borrelli, prima acquisiranno gli atti dell'inchiesta di Napoli, con lo scopo di occuparsi soltanto delle posizioni nuove, in base al principio del «ne bis in idem». L'intervento sarà immediato anche per evitare i rischi della prescrizione (che scatterebbe dal 1˚ luglio). Il lavoro della squadra di Borrelli si svilupperà su tre differenti filoni. Il primo riguarda il caso-Messina, società uscita miracolosamente indenne da Calciopoli e che ora è pesantemente coinvolta attraverso il suo ex d.s. Fabiani, indicato dai magistrati di Napoli come il tramite fra Moggi e gli arbitri, perché lavorava per il Messina e per la Juve. Il secondo: la posizione degli otto arbitri coinvolti, alcuni nuovi, da Paparesta (era stato giudicato per Reggina-Juve) a Cassarà, da Pieri a Dattilo, da Racalbuto a Bertini, la cui posizione si è pesantemente aggravata in relazione a Juve-Milan del 18 dicembre 2004. Appare particolarmente grave quanto sottolineato dai pm napoletani sull'uso di «utenze mobili di gestori svizzeri».
Il terzo filone riguarderà un'analisi specifica delle 15 partite indicate dalla Procura di Napoli, come irregolari nel loro svolgimento oppure in relazioni ad alcuni episodi specifici, con l'uso scientifico dei cartellini gialli. Le conseguenze. Quelle immediate riguardano gli arbitri e gli assistenti, coinvolti in maniera massiccia. Ieri, dopo una riunione fra Abete e il presidente dell'Aia, Gussoni, è stato deciso di non sospendere gli arbitri coinvolti in attesa di «vedere gli atti ufficiali», però ha sostituito due dei fischietti coinvolti, perché sotto choc: Bertini e Tagliavento, già designati in B, lasciano a Trefoloni e Pantana. Nel quadro rilevato da Narducci e Beatrice, particolarmente grave, là dove accertata, anche in ambito sportivo, appare la posizione di Paparesta.
Quanto alle società e ai tesserati, rischia una pesantissima retrocessione il Messina, che dagli atti napoletani risulta coinvolto per responsabilità oggettiva e per responsabilità presunta. Da definire la posizione della Juve: in linea teorica, potrebbe essere costretta a scontare una nuova penalizzazione per le nuove partite (in questo o nel prossimo campionato). Resta il fatto che sia la Corte federale, sia la Camera di conciliazione del Coni avevano parlato di campionato 2004-2005 palesemente e diffusamente irregolare con reiterati illeciti attribuiti al club bianconero. Di conseguenza lo scudetto era stato revocato e non assegnato. E questo alla fine potrebbe salvare la Juve da nuove sanzioni.
Fabio Monti
Che dire da tifoso Messinese vivo con trepidazione queste vicende, ma se il messina dovesse essere condannato sarei il primo ad accettare le sentenze del giudice sportivo, sulla pulizia o meno di squadre coinvolte o non coinvolte io mi asterrei dal giudicare chi che sia, chi ha sbagliato pagherà punto e basta, mio caro malato non si tratta di ordini di custodia cautelare ma leggi bene
"INDAGINI CHIUSE - Da questa mattina i carabinieri della capitale stanno consegnando i 48 avvisi di chiusura indagine (il 415 bis) firmati dalla procura napoletana nell'ambito dell'inchiesta cosiddetta "Calciocaos". Tra le 48 persone, "avvisate" dai carabinieri a Roma ed in altre città italiane ci sono anche Antonio Giraudo, Paolo Bergamo e Pierluigi Pairetto, oltre a dirigenti, accompagnatori, arbitri e presidenti delle società di calcio coinvolte nell'inchiesta della procura napoletana. L'avviso di chiusura indagini è l'atto con il quale la procura di Napoli ha comunicato la conclusione dell'attività investigativa ed è un preludio alla richiesta di un possibile rinvio a giudizio degli indagati. Il reato di associazione per delinquere viene ipotizzatonei confronti di 21 persone, tra gli altri nei confronti di altri 8 arbitri. Alcuni non erano comparsi nella prima fase delle indagini. Si tratta di Gianluca Paparesta, Salvatore Racalbuto, Stefano Cassarà, Antonio Dattilo, Marco Gabriele, Massimo De Santis, Tiziano Pieri e l'assistente di gara Marcello Ambrosino " poi malato si farà il processo e si vedrà, la giustizia sportiva è un'altra cosa basta anche il semplice sospetto o la prova di qualsiasi comportamente che penalmente può essere irrelavante, ma no sportivamente, quindi vedremo cosa decideranno i tre gradi di giustizia sportiva quelli e solo quelli decideranno, e miei cari cugini la giustizia sportiva va accettata sempre e non solo quando condanna chi ci sta sulle .......
ciao