Sergio, scusami, ma non vedo nessun riferimento specifico a Zamparini!
Se poi dobbiamo farcelo entrare a tutti i costi..........!
Tirare in ballo i presidenti come becera giustificazione di quanto è accaduto negli ultimi anni è pura follia!
Il mondo del calcio si trova nella situazione in cui versa a causa di una sciagurata volontà politica atta a trasformare la prima attività sportiva italiana, nella terza industria in ordine di grandezza del paese.
E' palese come la volontà politica sia stata forte e determinante: dalla quotazione in borsa delle società allo spalma debiti, sono tutti segnali forti ed inequivocabili di come si sia tentato di sfruttare l'enorme potere mediatico che il calcio ha guadagnato negli ultimi anni.
Non c'erano più alternative in Italia, o si trovava qualcosa che desse linfa al settore industriale o si chiudeva bottega...!
Non si è tenuto conto però che accanto all'evento in se stesso, c'era la passione della gente, il tifo, la rivalità che mentre prima avevano una dimensione nei limiti della tolleranza, adesso, in virtù degli interessi in gioco, ha assunto proporzioni preoccupanti.
Gli stadi erano peggio vent'anni fa, eppure non si vedeva quello che si vede adesso!
Mi ricordo di derby giocati al Cibali, dove il tifosi palermitani occupavano le panche in legno poste dove adesso sorge la curva sud. Il tifo era sempre acceso, non mancava ogni tanto qualche scaramuccia, ma tutto finiva lì e si aspettava la prossima partita. Era una festa dove l'unico scopo era quello di battere l'avversario.
Adesso il nostro derby è in mano ai magnati che decidono quando disputarlo, dove e a che condizioni...., crescono le tensioni e se per caso c'è qualcosa che possa causare una leggera perdità dei guadagni rispetto a quanto preventivato, succede il fini mondo: ricorsi, tribunali, trasmissioni televisive organizzate allo scopo,.....e via dicendo.
Zamparini come gli altri (Pulvirenti incluso) è un imprenditore del calcio e come tale deve tutelare i suoi interessi. Questa gente investe con l'unico scopo di ricavarne degli utili ed è giusto che chiedano tutela dei propri interessi.
A Palermo Zamparini ha fatto quello che gli altri hanno fatto nelle altre città, investito i suoi capitali e, nel contesto in cui siamo, non ci trovo nulla di strano.
L'articolo di Licari che citi in parte, a mio avviso risente dell'onda emotiva che la recente tragedia ha suscitato. Non lo condivido poichè non reputo Pulvirenti un angelo caduto dal cielo in un mondo di demoni e non penso che lui si consideri tale.
Pulvirenti è un imprenditore che a differenza di molti, condivide la stessa passione dei tifosi per la squadra di cui è il presidente, ma prevalentemente è un imprenditore! E guai se non si sentisse tale, non saremmo stati dove siamo.
Oggi il calcio è questo e il tragico fatto di venerdì sera, si colloca in questa dimensione come la conseguenza di una cattiva gestione del fenomeno da parte di tutti: Istituzioni, società, mass-media e tifosi. Ognuno in parte ha le proprie responsabilità ed è giusto che se ne faccia carico e soprattutto le ammetta!
Non è sufficiente cambiare le regole, bisogna cambiare mentalità.
Ti saluto
MALATO PO CATANIA