Autore Topic: Il nuovo Dybala  (Letto 2358 volte)

Offline Sergio

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Il nuovo Dybala
« il: 02 Settembre 2020, 06:46:35 pm »
Bisogna lavorare alacremente su questo ragazzo perché vedo in lui un piccolo Dybala. Ha tutte le qualità per ricalcarne le orme. Parole e musica di Roberto Boscaglia.
Ed io ci credo perché sin dalla sua partita di esordio al Berbera vidi in Andrea Silipo un giocatore di ben altra categoria.
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Offline Templare

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Re:Il nuovo Dybala
« Risposta #1 il: 03 Settembre 2020, 03:08:08 pm »
Bisogna lavorare alacremente su questo ragazzo perché vedo in lui un piccolo Dybala. Ha tutte le qualità per ricalcarne le orme. Parole e musica di Roberto Boscaglia.
Ed io ci credo perché sin dalla sua partita di esordio al Berbera vidi in Andrea Silipo un giocatore di ben altra categoria.

Traggo spunto da questo pensiero, condivisibile, per affrontare il problema del palermitano medio nel rapporto con la squadra di calcio gestita da gente del luogo.

I commenti che si possono leggere per ora in rete vanno dal netto “Mirri spilorcio niasci i picciuli” al più propositivo “Mirri morto di fame, vendi e vatinni”. Fra i motivi per cui Mirri viene apostrofato in siffatta gentile maniera c’è proprio Silipo ovvero le modalità di acquisto del giocatore.

Silipo è stato acquistato per intero con la clausola, fondamentale, che se entro un determinato periodo (2-3 anni, non sono certo) la Roma vuole riprenderselo, lo ricomprerà automaticamente senza che il Palermo possa opporsi.

Per i fustigatori di Mirri, vedove di Zamparini o ferventi sostenitori del “nemo propheta in patria” che siano, questo è un chiaro segnale che il nipote di Barbera “picciuli unn’avi o unni vuoli spianniri”. Sostengono essi quindi che Silipo non sia del Palermo e che, in definitiva, si lavorerà per fare un favore alla società di origine. Cosa che, strillano le vedove, non succedeva in passato.

Beh, direi che si debba partire dal concetto, primitivo, che siamo in serie C, in D fino allo scorso anno, proprio grazie al compianto e alle sue operazioni di bilancio che vedevano arrivare campioni come Balogh non in prestito, ma per intero, alla cifra di 1,4 milioni (valore puntualizzato dal presidente ungherese dopo avere letto certe cose sui giornali...), che a bilancio poi diventavano per magia più di 5. Siamo in C, dicevo, forse siamo quelli che in questa categoria “pesano” di più insieme al Bari, ma se arriva il Lecce e ci dice di attaccarci al bip per riavere Felici, non abbiamo nulla da fare, perché oggi il Lecce o l’Entella pesano 10 quando noi al massimo pesiamo 3.

Alle vedove o agli smemorati o, meglio ancora, agli strisciati che frequentavano solo la serie A per ovvie ragioni e oggi sono ritornati a gettare fango sul Palermo, andrebbe poi ricordato che ogni giocatore che arrivava a Palermo, pagando milioni per il cartellino, in realtà era del Palermo solo federalmente, ma era nella piena disponibilità del de cuius, che provvedeva a metterlo sullo scaffale commercialmente più adatto e iniziava ad abbanniare al primo gol o assist fatto più o meno in questa maniera: “Venghino siori, venghino in questa pubblica piazza, ad ammirare le mirabilie di questo giovine da me personalmente scoperto durante uno dei miei viaggi in terra slava. Oggi lo do per 10 milioni, ma domani, il nuovo Ibrahimovic, va via a non meno di 20. Approfittate dell’offerta!”

Concludendo: Silipo può fare grandi cose, se così farà ritornerà alla Roma, ma nel frattempo, magari, il Palermo, grazie anche alle sue doti, risalirà un altro gradino ed Entella e Lecce inizierà a guardarli più o meno sullo stesso piano.

Non ci vuole molto a capirlo. Basta un po’ di cervello e tanta buona fede.
Esistono tre modi di approcciare l'antifascismo. Il primo è accettarne il disagio che emana e compatirlo. Il secondo è prenderlo inesorabilmente per il culo. Il terzo modo é quello cosiddetto "geometrico", perché prevede l'utilizzo della squadra.

Offline Sergio

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Re:Il nuovo Dybala
« Risposta #2 il: 03 Settembre 2020, 08:27:19 pm »
Questo è il momento in cui il tifoso serio sta proprio zitto, al massimo parla poco ma non di movimenti di mercato, principalmente perché totalmente avulso dalle dinamiche di certi meccanismi di compravendita, presti, riscatti, controriscatti, ecc. Io personalmente mi fido di cosa stanno facendo il duo Castagnini Sagramola, anche perché non fidarsi, oppure, ritenere che starebbero operando male, potrebbe dirlo solamente chi è del mestiere e che conosca tutto il palcoscenico.
Hanno detto “serie B in due anni” e per me va benissimo, anche perché il nostro primo anno di Lega pro lo stiamo per affrontare con una squadra molto competitiva che se non azzecca adesso l’annata vincente, alla prossima avrà bisogno solo di qualche modifica su quelle “lacune” che verranno fuori.
Chi parla adesso di mercato, chi si lastima, sono proprio i nostalgici del friulano, oltre ai giornalisti ma quest’ultimi lo fanno perché devono portare il pane a casa e qualcosa, vera o verosimile, illazioni, voci di corridoio oppure news inventate di sana pianta, devono pur scriverla.
Ma i nostalgici non rimpiangono il friulano delle abbanniate, anche perché in parecchi hanno difficoltà a constatare la metamorfosi, lenta ma costante che si è verificata nel giro di un triennio, quando siamo passati dalla presenza fissa in zona Europa alla lotta per la salvezza, con annesse due retrocessioni e campionati tipo 8 sconfitte consecutive in casa. Il friulano che rimpiangono loro è quello che cacciava di tasca sua 10 mln per comprare Amaurì, un tipo di presidente che non esiste più da diversi anni. L’ultimo friulano, se lo si mettesse adesso al posto di Mirri sarebbe anche capace di distruggere quel poco che abbiamo saputo ricostruire.
E quel poco che abbiamo saputo ricostruire bisognerà coltivarlo ancora per molto per farlo giungere a livelli dignitosi per la 5° città d’Italia, probabilmente dimenticando i tempi di Pastore, Cavani e Dybala, ma sperando di poterteli crescere in casa nostra giocatori di quel profilo. La professionalità, la preparazione di questa nuova dirigenza s’intravede; bisogna dare tempo, senza pretendere tutto e subito.
Credo comunque che in tutto il contesto abbia inciso molto il lungo periodo di astinenza a cui siamo stati sottoposti, specie noi che saliamo dalla D e che non vediamo calcio giocato ormai da 6 mesi.
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Re:Il nuovo Dybala
« Risposta #3 il: 03 Settembre 2020, 09:16:55 pm »
E comunque è notizia di oggi che la Federazione ha accolto il ricorso del Procuratore e sono stati condannati il friulano e dda cosa curta senza capiddi che non "era preoccupato". Niente ci risarcirà mai nulla ma l'idea che la passassero lisca mi urtava terribilmente.
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