Caro Nino, in realtà io da anni vado a Catania nelle ultime due settimane di luglio e purtroppo devo confessarti che sono tornato a casa l'altro ieri, ma resterò per poco perché dopodomani partirò per Atene, viaggio pianificato prima che scoppiasse la crisi. Per quanto riguarda Acireale di Catania sappi che è splendida come al solito. Il giorno prima di Santa Venera sono andato a fare il mio solito passio al centro e ho potuto constatare che ad Acireale si guida come nel resto di Catania: lungo la salita di via Vittorio Emanuele II (o corso?) una giovane signora ha parcheggiato alla carlona occupando metà della sua carreggiata e quelli che procedevano nel suo stesso senso di marcia la superavano invadendo l'altra mezzeria senza rispettare il diritto di precedenza e impedendomi di proseguire e, quando - bontà loro - ci sono riuscito, un'altra giovane donna è sbucata con la sua auto da uno stop a destra, rivolgendomi non so che male parole alle mie proteste con il clacson. Tranquilli, erano tutti immigrati catanesi. Poi ho visitato due librerie segnalatemi da un intellettuale acese purosangue: il mondadoristore (o che so io) di via Scionti e la cartolibreria Punto e virgola di corso Savoia. A onor del vero, un po' deludenti quanto a dimensioni: un piano angusto per ciascuna. Forse i Catanesi di Aci hanno scoperto le librerie online. Per fortuna la granita del bar Belvedere non tradisce mai. Per concludere, caro Nino, forse ci converrà vederci quassopra non appena sarà possibile farlo a bell'agio. Divertiti in ogni caso in vacanza. Ciao