Riprendere a giocare dopo tanti mesi fermi, per di più in uno stadio (anche per il nome che porta) che è un tutt'uno con il suo pubblico, non era facile. Non era facile trovare una condizione mentale che tenesse fuori i problemi extrasportivi e si concentrasse totalmente sulla partita. Il Catania in questa partita è cambiato col passare dei minuti, ha dimostrato sul campo il "patto" sportivo, agonistico, umano, che lega gli "uomini" che ne fanno parte e la loro guida (non solo sportiva). Quel piglio agonistico che piace a Umastru e a noi tutti è stato il punto fermo di tutta la partita e, ormai possiamo esserne certi, lo sarà fino in fondo, fino a dove il Catania arriverà. La meta, il risultato è importante, non lo si può certo negare. Ma come ci si arriva, da sempre per il Catania è altrettanto importante.
Questi uomini stanno facendo il loro "dovere". Ora tocca agli altri, a quelli che stanno dietro le scrivanie e i volumi dei codex del diritto, fare il loro. Farlo presto e farlo bene. 11700 non è solo un numero, è lo spirito di una città.