Non perdo tempo a cercarli, comunque ricordo post con conversazioni piuttosto accese fra me e Gaspare riguardo l'insensatezza di mettere un procuratore a fare l'AD, cosa che paragono a mettere un attaccante in porta. Ad ogni modo, era soprattutto la stampa che avrebbe dovuto vigilare e chiedere conto e ragione del perché di scelte cervellotiche, peraltro confermate più volte nonostante gli insuccessi del campo.
LM ha avuto grandi meriti, ma negli ultimi anni ha giocato d'azzardo, scommettendo sulla vittoria del campionato per rimettere a posto i conti, salvo poi scoprire che niente può garantire i risultati del campo. Una strategia non degna di un dirigente o sedicente manager.
Anche in questo caso, si sarebbe dovuto pretendere un chiarimento dettagliato su come si pensava di risanare, piuttosto che accontentarsi di generiche rassicurazioni perché tanto lui era quello della serie A e sapeva cosa faceva.
Dopo i treni del gol e le uscite di Pulvirenti che dimostravano una incapacità di intendere e volere, si doveva pretendere la seria ricerca di acquirenti, perché solo i Fortè e gli alberghi non potevano garantire un bel niente e non ci voleva la laurea in economia per capirlo, essendo la C un calvario economico. Farlo adesso è ovviamente inutile perché nessuno con sale in zucca si accollerebbe la situazione debitoria "pazzesca " e "ben nota".
Purtroppo si assiste ad un film visto già a tutte le latitudini, che non va paragonato in alcun modo alle vicende del 1993 quando si lottò contro un sopruso (non per difendere la matricola che nessuno aveva idea di quale fosse), mentre adesso ci si avvia ad un epilogo che è la logica conseguenza di una gestione poco lungimirante e densa di errori amministrativi e tecnici.
Peccato dover leggere oggi sulla Gazzetta nazionale un'analisi asettica dei fatti che mi sarei aspettato di leggere molti mesi fa sulla stampa locale.
Invece da più parti si è sempre detto che il Catania è di chi mette i soldi e quindi si poteva solo aspettare e fare cronaca, cioè subire passivamente, con tanti saluti al tanto enfatizzato valore della tradizione e della storia del Club, nonché al ruolo etico del giornalismo di cui parlava Fava.
Poi continuare a lamentarsi degli incassi fino all'ultimo fa capire che pure Lo Monaco ha dei seri problemi di stabilità mentale e senso di onnipotenza, sarà l'età.