Sconfitta meritata in una partita come tante viste in serie C, non solo del Catania: le partite le perdono il Catania, la Juve Stabia, il Trapani e il Catanzaro, tanto per citare le prime.
A Reggio erano in campo due squadra diversamente motivate: il Catania ormai convinto di avere svoltato e di essere la più forte della serie C grazie ad un misterioso elisir di primavera portato da Novellino; la Reggina alla ricerca della prima vittoria in casa con il nuovo allenatore, al quale tutti riconosciamo indubbie qualità. Ora, non si può pensare che Novellino avesse la bacchetta magica e che la sua semplice presenza potesse cambiare improvvisamente la testa di giocatori che rimangono soltanto dei buoni giocatori di serie C (se così non fosse militerebbero nelle serie maggiori). Per diventare squadra occorre tempo, allenamenti e disponibilità a seguire l'allenatore. Oggi la Reggina era squadra: corta, con le giuste distanze fra reparti e giocatori. Nel Catania c' erano 11 giocatori, convinti da soli di potere ribaltare il mondo (...Marotta è solo il più istintivo, ma di questi presunti Ronaldi incompresi ne abbiamo 4 o 5), senza nessuna volontà di fare squadra con i compagni. Il risultato di ciò è un punteggio impietoso e giusto. Speriamo solo che il Catania diventi squadra prima dei play off.