Partiamo con ordine.
pulvirenti non ha intenzione di vendere.
O meglio, vende solo se qualcuno deposita quanto da lui richiesto, che non sono 30 mln, ma di più (e questa richiesta è più che giusta e reale).
Sapendo che nessuno è disponibile a versare tale somma, per evitare di essere frainteso e, soprattutto, per far capire che, vogliamo o non vogliamo, ce lo dobbiamo, come si dice ad Oxford, "su,c.are", indice una conferenza stampa per far sapere a "tuttoilmonto" che il Catania è in vendita.
Il tanto vituperato incontro con la cordata in streeming aveva,ed ha, due valenze: far scappare chi vuole comprare senza soldi ed evitare, di conseguenza, che qualcuno, a porte chiuse, possa dire che lui non vuol vendere.
Se ci fosse qualche imprenditore o cordata, con soldi veri, disposti a rilevare, noi lo sapremmo a vendita effettuata, ovviamente senza streaming.
Lui, per il momento, non chiede scusa a nessuno: significa che vuole dimostrare a tutti che non è quello che si dice e quando avverrà il processo, badate bene, PENALE, sarà lui che dovrà ricevere le scuse, forse le aspetta anche da noi Tifosi.
Nel momento in cui nessuno si fa avanti con proposte serie, ci fa sapere che lui non si muoverà dal comando, anche se da dietro le quinte.
Lo show preparato anzitempo, con slides e brochure del nuovo stadio, ha fatto ben capire come la pensa su come ammaliare i tifosi per tirarli dalla sua parte e preparare il secondo filone della ricostruzione: nuove facce con cui ritessere nuovi rapporti con stampa e Tifosi (lo ha pure detto).
Nella sua inguaribile arroganza da "catanisi spettu", ha un senso di rivincita nei confronti di tutti, che sfiora, o meglio diventa, la vendetta, perchè lui, come dice Gaspare, è "patronedimonto".
Quindi, il discorso Catania Calcio SpA e matricola 11700, per ora, mettiamolo da parte, perchè li detiene lui e noi non possiamo fare, come lui disse una volta, una "beata mi.n.chia"!
È dura da digerire, ma è così. Punto.
Fine delle trasmissioni.
Poi c' è un altra cosa che ha "chiaramente" scritto Nelson, che staraquoto e riporto.
Capisco le ragioni e i ragionamenti di tutti. Ognuno ha un punto di vista che può essere considerato ragionevole, razionale e razionato. Ho pensato a quale opinione e riflessione proporre, ma credo che ogni analisi debba essere sviluppata con lealtà e ogni sviluppo debba essere analizzato con varietà. Le circostanze intrinseche a questo momento sono lapalissiane e la situazione è apodittica. Sì, la situazione è apodittica (cit.) e la deissi è sintetica, se pensiamo che il bue straparla delle corna dell'asino. In questo caso, si tratta di una vendetta del bue stesso, che non ha ancora digerito quella sconcia richiesta dell'asino, che avrebbe voluto un certo tipo di lavoretto, ma non essendo stato sentito dal bue stesso e medesimo, lo attaccò proprio al centro.
Per concludere, possiamo sostenere ogni nostro discorso con pochissime certezze, cioè che Berta filava, che non era Francesca, che blindo è una supercazzola prematurata e che bisogna osservare il dito, notando che stuzzica.
Ma soprattutto, non si può negare che l'unica nostra certezza è che...
stamu avulaaannu!
Sempre...
#stamuavvulannu!