Non posso che ribadire il mio pensiero.
Non è vero che si sta solo cambiando assetto societario, altrimenti chiunque si mettesse al posto di AD e DS sarebbe solo questione di tempo.
Il problema è che si è messo uno che viene da un altro mondo e che ha bisogno di capire più di qualcosa e farsi le ossa, Cosentino. E non c'entra il fatto che non mi piaccia come persona, cosa che non nego, perché non mi piacevnao nemmeno i suoi predecessori. Finche era fuori dalla società e c'era un filtro era un'altra cosa. Ora, nemmeno con l'aiuto della GEA secondo me riesce a raccapezzarsi. E la cosa non mi stupisce essendo un lavoro per nulla agevole.
Non credo che ci sia biosogno per forza del paracadute per risalire, ci sono squadre come l'Empoli che sono sempre riuscite a farcela con tanta organizzazione e pochi soldi.
Il problema grave è che la società, in questi due anni, ha rinnegato la propria filosofia: è stato Pulvirenti a spiegarci che si poteva fare tanto senza inseguire i nomi, creando un progetto tecnico coerente, puntando su giocatori e tecnici motivati, facendo il giusto mix di esperienza e gioventù, più qualche scommessa, insomma, con dei rischi calcolati e la giusta mentalità da inculcare anche ai tesserati. E si volava basso, sempre e comunque.
E così ci siamo messi orgogliosamente dietro squadre che spendevano di più di noi, ma soprattuto peggio.
Ora si continua a dire che abbiamo giocatori e dipendenti che sono un lusso e si parla di obiettivi che la classifica dimostra non poter essere i nostri (Serie A ed EL), perdendo di vista la realtà e dimostrando un'arroganza e un'ostilità verso stampa e ambiente che non ha motivo di esistere, visto con quanta serenità si è ingoiato il rospo della retrocessione assurda e si è dato fiducia a scatola chiusta e questa squadra costruita come l'Inter che non vinceva mai.
Non so se TdG porterà utili prima che si finisca di pagarlo, di certo non è con quegli eventuali quattro milioni non fanno la differenza.
No so nemmeno quali siano le condizioni finanziarie della società, che comunque credo per il secondo anno negli ultimi dieci avrà il bilancio in negativo causa retrocessione. Se ci sono rischi secondo me non sono immediati.
Bisogna però cambiare rotta. Se una società fosse un edificio la società, intesa come dirigenza e aria tecnica, sarebbero le fondamenta, i giocatori il tetto. Spero si metta mano già da gennaio alle fondamenta prima di lavorare sul tetto, altrimenti la strada non spunta, o meglio, sputna in una colonizzazione non necessariamente positiva, come si sta già vedendo dalle parti di Bari, Bologna e Parma.
Se si proseguirà sullo stesso sentiero vorrà dire che davvero questa dirigenza è alla frutta e si è perso il lume della ragione, per orgoglio e presunzione.