Finalmente ho potuto godere di uno streaming di buona qualità (quasi da Serie A direi) con pochissime interruzioni e troncamenti. Per la prima volta in questa stagione ho potuto quindi vedere la nostra squadra soffrire e lottare contro i nostri cugini trapanesi, godendomi 90 minuti di gran battaglia che mi hanno fatto stare con il fiato sospeso fino al fischio finale dell'incontro.
Il Catania torna da Trapani con un punto importantissimo e meritatissimo. A coloro che storcono il naso per il punto conquistato in Sicilia occidentale, ricordo che sin qui solamente l’Entella era stato capace di strappare un pareggio a Trapani. È vero che con questo pareggio la nostra classifica non migliora di molto, ma era assolutamente necessario interrompere la catena di sconfitte esterne, e spero che questo pareggio sia solo l’inizio di un cambiamento di rendimento e di risultati anche in trasferta.
Il primo tempo del Catania è stato dai due volti, con i primi 25 minuti da film dell’orrore, durante i quali il Trapani ha giocato a velocità supersonica, e i nostri giocatori che invece non ci hanno capito nulla con il loro andamento lento e con uno schieramento da incubo messo in campo da Sannino. Sì perché ancora una volta il nostro allenatore si è rivelato il peggior nemico del Catania, mandando in campo un inopinato 4-4-1-1 con ben quattro giocatori fuori ruolo (Sauro, Rosina, Almiron e Leto) e con altrettanti giocatori in condizioni fisiche precarie (Spolli, Martinho e gli stessi Almiron e Rosina). Almiron trequartista con ci centrava proprio niente, così come non se ne può più di vedere il povero Rosina sfiancarsi nella posizione di esterno di centrocampo.
Intorno al 25’ Sannino ha già cambiato tutto passando a un più logico 4-3-3 (ah il nostro caro, vecchio 4-3-3) arretrando Almiron in cabina di regia e avanzando Martinho e Rosina sugli esterni d'attacco. Ma il cambio tattico determinante del Catania è avvenuto sei minuti dopo al 31’ con l’ingresso in campo di Cani al posto dell’infortunato Martinho. Il Catania è passato a una sorta di 4-3-1-2 con Rosina che ha fatto il trequartista e Cani che ha liberato Leto dai compiti di prima punta. La seconda parte del primo tempo è stata molto più equilibrata con il Catania che è andato al tiro in diverse occasioni, ed ha sfiorato il gol con Almiron, Rosina e Cani.
Il secondo tempo si è aperto subito con il gol di Leto, incanalando la partita su un binario di riscossa e dominio rossazzurro. Il Catania ha totalmente messo sotto il Trapani sul piano del gioco, andando vicino al pareggio ancora con Leto e due volte con Escalante. Il Trapani è letteralmente crollato fisicamente nel secondo tempo (ovvio risultato di una prima frazione giocata a ritmi elevatissimi), e sono venute fuori le geometrie lente ma precise del giocaore più talentuoso in campo, cioè il compassato Sergio Almiron, il quale ha letteralmente preso in mano il Catania una volta il ritmo della partita è sceso ad un livello a lui più congeniale.
Ad aiutare il Catania è arrivata l’espulsione di Ciaramitaro che io considero giusta (ma non determinante poiché io credo che il Catania avrebbe pareggiato lo stesso anche in parità numerica) in quanto dalle immagini degli highlights si vede chiaramente un movimento di Ciaramitaro con il braccio all'indietro verso il volto di Rinaudo, colpendo il nostro centrocampista con una manata in pieno viso. Magari il rosso diretto da parte dell’arbitro è stato esagerato, ma sicuramente ci stava benissimo il cartellino giallo, e poiché Ciaramitaro era già stato ammonito in precedenza sarebbe andato in ogni caso anzitempo negli spogliatoi.
Subito dopo il Catania ha trovato il gol del pareggio ancora con Leto, ed è poi andato vicino al gol della vittoria con Almiron e Rosina nel finale di partita. Nel recupero c’è stato anche l’episodio del presunto rigore contestato da parte dei giocatori del Trapani, ma è evidente che il tocco di braccio di Almiron è assolutamente involontario. Certo i nostri tre giocatori (Almiron, Escalante e Rinaudo) potevano fare a meno d’imburugghiarisi in quel modo sul calcio d’angolo degli avversari al 95' minuto.
La partita contro il Trapani potevamo perderla come potevamo pure vincerla, ma alla fine l’abbiamo pareggiata. E io questo pareggio me lo prendo e me lo godo tutto, perché troppe volte siamo tornati dalle gare in trasferta con le pive nel sacco, e in altri tempi non avremmo avuto la forza fisica e psicologica di raddrizzarla questa partita che avremmo finito appunto con il perderla. In questa rimonta si vede innegabilmente lo spirito combattivo e di squadra che Sannino è riuscito a infondere nei nostri giocatori. E qui però si fermano i miei elogi per il tecnico di Ottaviano per questa partita.
Oggi Sannino ha completamente sbagliato la formazione iniziale, e solamente l'infortunio di Martinho, con conseguente ingresso in campo di Cani, ha consentito alla nostra squadra di riequilibrarsi. Sannino continua a intestardirsi a mandare sempre in campo giocatori esperti e navigati piuttosto che giovani imberbi, anche a costo di schierarli fuori posizione o acciaccati. Avevo elogiato Sannino per aver azzeccato le mosse giuste contro il Varese, anticipando il rientro in squadra di Martinho, Rosina e Spolli. Oggi invece si è visto chiaramente che tutti e tre i nostri convalescenti non erano in condizione di giocare, al punto che Martinho è dovuto uscire dal campo dopo mezz’ora, Spolli non si reggeva in piedi e arrivava sempre in ritardo sugli avversari e Rosina non riusciva a tirare in porta se non con conclusioni mosce e prevedibili. Lo stesso Almiron era sì e no al 30% della condizione fisica e sarebbe stato molto meglio se Sannino lo avesse fatto entrare nel secondo tempo per uno spezzone di partita.
Per quanto riguarda i giocatori che sono scesi in campo oggi mi sono piaciuti tutti, anche quelli che hanno ballato dietro per tutto il primo tempo. Sugli scudi metto ovviamente Leto che con la sua prima doppietta in rossazzurro ci ha consentito di tornare a casa con un pareggio. Non ci sono dubbi che il ruolo di seconda punta gli calzi a pennello, e con la sua condizione fisica in crescendo, la sua classe sta venendo fuori poco a poco. Ottima anche la prestazione di Cani che ha fornito i due assist vincenti per Leto (il primo addirittura con uno spettacolare colpo di tacco volante). Una bella rivincita per il ragazzo albanese che è stato ingiustamente massacrato dopo l’espulsione di Frosinone. Bravissimo anche Almiron che si è calato perfettamente nel ruolo di regista ed ha diretto la rimonta del Catania, dopo che Sannino all’inizio lo aveva mandato allo sbaraglio nel ruolo di traquartista. Pensavo che il centrocampista argentino fosse morto e sepolto, e invece Sannino lo ha resuscitato, facendolo giocare addirittura per tutti i 90 minuti di gioco (mai mi sarei aspettato che Almiron giocasse l’intera partita).
A centrocampo Rinaudo ed Escalante hanno sofferto moltissimo nel primo tempo contro i dinamici mediani trapanesi, ma nella ripresa si sono messi al servizio della squadra, strappando pallone su pallone dai piedi degli avversari, con Escalante che è anche andato vicino al gol in tre occasioni. Rosina oggi è stato generosissimo, ma non è riuscito ad imprimere la necessaria forza e lucidità nelle conclusioni, indice di una condizione fisica ancora precaria. La difesa invece ha ballato tutta nel primo tempo, con Sauro e Spolli in particolare che non riuscivano nemmeno a vederli agli avversari, Capuano che ha commesso un errore gravissimo in occasione del primo gol del Trapani, e Monzon che pure lui non se la passava tanto bene sulla sua fascia di competenza. Però a loro discolpa si deve dire che Sauro ha giocato fuori ruolo (e nonostante ciò nel secondo tempo è venuto su bene sulla fascia in appoggio alla manovra rossazzurra), Spolli deve quasi scendere in campo con le stampelle (meno male che è squalificato per domenica prossima, così potrà riposare un po'), e a CiroPapà gli si può perdonare un errore ogni tanto visto che sin qui ha tenuto in piedi la baracca della difesa rossazzurra. Monzon dal canto suo è uscito fuori alla distanza con due traversoni interessantissimi per Leto e Rosina che sono andati vicini al gol.
Per quanto riguarda i nostri due Brasiliani, Martinho non è mai entrato in partita e alla mezz’ora abbiamo anche capito il perché (appostu a Sannino ca l’ha fari iucari sempri, macari quannu è astruppiatu), mentre Marcelinho ha giocato solo pochi minuti nel finale. Frison invece non è esente da colpe sul primo gol del Trapani, ma in compenso ha effettuato alcune parate importanti come una respinta di piede su Nadarevic nel primo tempo, e una parata in due tempi su una pericolosissima conclusione di Terlizzi nella ripresa.
Domenica prossima ospitiamo il Latina al Massimino e speriamo di proseguire con la nostra striscia vincente casalinga. Rientrerà Calaiò dalla squalifica, ma Spolli sarà appiedato dal giudice sportivo e saremo come sempre in emergenza difesa. Viremu su duminica u scinziatu fa iucari a ‘n carusu da primavera a tezzinu o ci metti a Cani difinsuri cintrali.
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FOZZA CATANIA