La differenza che passa fra chi il calcio lo segue per passione e chi lo pratica per professione consiste nel fatto che ques'ultimo vede o dovrebbe vedere più in là del primo: dovrebbe vedere, valutare e decidere, a volte, in maniere diversa da come agirebbe l'appassionato. E così mi pare stia facendo l'AD del Catania.
I due "terzini" (o esterni bassi), e Leto (giudicato in grado di ricoprire due ruoli in attacco: e in effetti come punta centrale ha anche segnato goal a valanga in Grecia, prima dell'infortunio), sono quelle posizioni che i tifosi considerano "deboli" (per problemi caratteriali) o addirittura scoperte (per le caratteristiche tecniche di Monzon o per la condizione fisica mai pienamente ristabilita di Leto), mentre su di loro il nostro AD ha costruito il Catania della risalita. Il prossimo anno dovrebbe rilanciare questi giocatori e dimostrare che l'AD ha visto bene lo scorso anno e che in effetti la retrocessione (con salvezza a 34 punti) è stato il frutto di una serie incredibile ed imponderabile di eventi negativi.
Per Peruzzi e Monzon, sarò ottimista, ma credo che ciò accadrà, in quanto stiamo parlando sempre di un campionato di Serie B con un livello tecnico molto al di sotto di quello che questi giocatori sono in grado di esprimere. La disciplina tattica si dovrebbe acquisire in allenamento e con le partite "vere" giocate sul campo.
Per Leto nutro dei dubbi, anche perchè mi pare che il ruolo di attaccante centrale, di quello che gioca a ridosso della linea difensiva avversaria, gli stia un pò stretto, anche nel caso in cui raggiungesse la piena condizione fisico atletica (quella a cui penso stia lavorando duramente). Ma questo è la valutazione del tifoso, dell'appassionato, che ritiene necessario acquistare un altro attaccante di "ruolo" considerato anche che Calaiò sin quì non ha entusiasmato. Secondo il professionista invece un altro attaccante "titolare" non serve perché tale è Leto e di rincalzi ne abbiamo in abbondanza.
Così come ne abbiamo a centrocampo e in difesa.Al di là di Peruzzi e Monzon, infatti, la difesa sembra il reparto più solido, con Gyomber Rolin e Sauro in grado di giocare in più ruoli difensivi, anche di fascia. E con il buon Ciro Capuano pronto a dare manforte.
Su quest'ultimo permettetemi una considerazione personale. Si è detto che è un "leader", ma questa etichetta secondo me poco si addice al giocatore. Il leader è quello che diventa tale sul campo, quello capace di risolvere la partite, con i goal, con la difesa arcigna, trascinando la squadra. Erano leader i vari Stovini, Spinesi, Carboni, Mascara, Baiocco, il "penultimo" Legrottaglie, Silvestre, Vargas e ne sto dimenticando altri. Lo è stato anche Lodi, e dovrebbe esserlo anche Spolli. Ma non ditemi che il buon Ciro è un leader. Non lo è mai stato. Forse oggi è un "anziano", un "nonno", ma non un leader. Il nuovo Catania deve trovare dei leader veri, dalla panchina al campo, per raggiungere l'unico obiettivo della stagione.
Per il resto bisogna sperare che abbia ragione l'AD. All'appassionato bastano soltanto le vittorie della squadra.