Dopo aver raccolto un solo punto nelle ultime sette partite di campionato, il Catania domani gioca al Massimino contro il Torino la partita che per l’ennesima volta definiamo quella dell’ultima spiaggia. Ogni domenica è sempre la partita dell’ultima spiaggia perché le altre squadre che ci fanno compagnia nel mini campionato per la lotta alla salvezza continuano a perdere colpi tanto quanto il Catania e rimangono sempre attardate in coda alla classifica. Ma queste partite da ultima spiaggia prima o poi finiranno perché con ben sei punti da recuperare sulla quart’ultima in classifica, rimangono solamente sette partite ancora da disputare.
La novità di questa settimana è stata la lettera ai tifosi rossazzurri del capitano Mariano izco che ha fatto presente ai sostenitori che i giocatori del Catania ancora ci credono alla salvezza e che sono pronti a sputare fino all’ultima goccia di sangue sul campo per raggiungere l’agognato obiettivo della permanenza in Serie A. Probabilmente Mariano, e tutta la società insieme a lui, sta cercando di evitare che il pubblico rossazzurro si scagli contro la squadra ancora prima del fischio d’inizio della partita, ed evitare il replay della gara contro il Napoli quando i tifosi del Catania fischiarono a priori la squadra rossazzurra disorientando e interferendo negativamente sulla prestazione dei giocatori in campo.
Io continuo a dare il mio pieno appoggio alla causa rossazzurra e ancora ci credo e ci spero nella permanenza in Serie A della nostra squadra. Anche se la situazione è assolutamente disperata io intravedo una concreta possibilità di salvezza per i rossazzurri. Sarà fondamentale arrivare allo scontro diretto di Bologna a non più di tre punti di distanza dai felsinei, e poi andare a giocarci tutte le nostre possibilità nello spareggio del Dallara. Fermo restando che però i rossazzurri prima di quell’incontro devono superare Sassuolo e Livorno e non consentire loro di risuperarci fino alla fine del campionato. Se poi il Catania riuscisse a superare anche il Chievo sarebbe ancora meglio.
Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo innanzitutto il Torino, che i rossazzurri affronteranno domani, i quali dopo aver raggiunto la quota salvezza si ritrovano coinvolti nella corsa al sesto posto in classifica che consente di partecipare all’Europa League l’anno prossimo. I granata possono contare sulla coppia d’attacco più bella del campionato, vale a dire Cerci-Immobile, con il primo che insegue un posto ai mondiali di quest'estate, e il secondo che, oltre ad un posto nel torneo iridato, insegue anche il titolo di capocannoniere del campionato. Il gioco dei granata è basato tutto sulla velocità e qualità dei suoi due attaccanti, e a tal proposito nel ruolo di regista del Torino si dovrebbe rivedere al Massimino quel Tachtsidis che nelle file del Catania è fallito miseramente, ma che potrebbe essere adatto per il gioco dei nostri avversari di domani con i suoi lanci lunghi in verticale, che erano inutili per il gioco del Catania, per lo scatto degli avanti in maglia granata. Cettu ca però m’arruffassi troppu assai su dopu Guarente, Motta e Gazzola ni facissimu sbintari macari di Tachtsidis.
A prescindere dall’avversario di domani, il Catania è obbligato a vincere. Se domani il divario sulle dirette avversarie alla salvezza non sarà ridotto, credo che Pulvirenti e soci possono già iniziare a programmare la prossima stagione in serie cadetta. Il Catania deve mettere in campo né più né meno di ciò che il capitano Izco ha garantito nella sua lettera aperta ai tifosi. Grinta, determinazione, voglia di soffrire e di superare l’avversario. Senza nulla di tutto questo ni putemu già aricogghiri i barattelli e pinsari a Serie B.
Lo schema di gioco che il confusionario Maran (Matruzza bedda nde conferenzi stampa fa sempri chiù cunfusioni. Sta addivintannu macari babbaleccu!) impiegherà sul campo dovrà a tutti i costi essere un 4-3-3 d’assalto. Non c’è tempo da perdere con tatticismi e artifici vari.
Io manderei in campo la seguente formazione:
Andujar
Peruzzi Bellusci Rolin Monzon
Izco Lodi Plasil
Barrientos Bergessio Keko
Dopu a gran mala cumpassa contru u Napuli, Andujar si ritroverà di nuovo faccia a faccia con i tifosi rossazzurri ca unnigghilenu di friscuni e mali paroli prima, durante e dopo la partita contro i partenopei. Speriamo che il pubblico non lo prenda di mira e lo lasci giocare tranquillo per tutta la partita. Poi su ioca comu contru u Napuli dopu a pattita ci ponu ittari macari ova e pumaroru d’incoddu. A Udine Andujar si è riscattato con alcuni buoni interventi e speriamo che continui sulla falsariga della partita del Friuli.
Come difensori centrali scelgo la coppia Bellusci-Rolin per il semplice motivo che domani ci serviranno i nostri due centrali più veloci per contrastare la rapidità degli attaccanti granata. Speriamo che Bellusci riesca a rimanere concentrato per tutti i novanta minuti e che Rolin sia perfettamente recuperato dopo l’infortunio alla spalla che lo ha tenuto fuori nelle ultime settimane, perché il duo d’attacco granata è capace di punire ogni minima distrazione della difesa avversaria (Legrottaglie docet).
Come terzini scelgo Peruzzi a destra e Monzon a sinistra. In una partita d’assalto come quella contro il Torino servono due terzini d’assalto che corrono dal primo all’ultimo minuto. Anche se la tenuta difensiva di Monzon lascia sempre a desiderare, credo che per questa partita non c’è altra scelta e bisogna accettare il rischio. Nelle ultime partite Monzon ha dimostrato di essersi adattato al campionato italiano meglio di quanto avesse fatto ad inizio stagione, e ha fatto intravedere buone qualità tecniche e un gran tiro dalla distanza. Per quanto riguarda Peruzzi mi auguro solamente che abbia recuperato da quei malanni fisici che lo hanno afflitto durante le ultime settimane e che si riprenda la fascia destra con quella grinta e autorità mostrate all'inizio del girone di ritorno.
A centrocampo non c’è altra opzione al trio Izco-Lodi-Plasil. Con Rinaudo squalificato e Almiron sempre infortunato i suddetti tre centrocampisti sono gli unici che ci sono rimasti a disposizione. Ovviamente speriamo che Izco, da capitano, dia seguito sul campo ai buoni propositi, suoi e di tutta la squadra, espressi nella lettera aperta ai tifosi, che Plasil giochi così come ha fatto a Udine, con tanti inserimenti in avanti e tiri verso la porta avversaria, e che Lodi dia a Tachtsidis una lezione di come si dirige una squadra di calcio in campo.
In attacco confermerei il trio Barrientos-Bergessio-Keko. Il Toro Lavandina, malgrado quest’anno abbia segnato solo cinque reti, è sempre la nostra grande speranza per trovare la via del gol. Se non torna a segnare lui, non c'è speranza di salvezza in questo campionato. Speriamo che il Toro sia guarito dalla pubalgia, e che contro il Toro riesca a dare in campo il massimo di se stesso. Stesso discorso per il Pitu che nelle ultime domeniche sembra afflitto da problemi fisici vari, e non sta riuscendo a dare il meglio di se stesso. Ma la salvezza del Catania passa anche e soprattutto dalle sue giocate sopraffine. Keko sta vivendo il suo momento d’oro con il Catania, e da qualche domenica è titolare fisso tra i rossazzurri. Però ancora ‘n gol non fu capaci di signallu. Chissà che domani non sia la volta buona per il giovane spagnolo di trovare la via della rete.
Siamo ad un bivio: o si vince e si continua a sperare, o si perde, oppure pareggia, e i giochi per il Catania sono finiti. Speriamo che i nostri giovanotti in maglia rossazzurra non ci deludano. Il cuore mi dice che il Catania domani batterà il Torino 2-0. Io come sempre ci credo e ci spero.
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FOZZA CATANIA