Autore Topic: Quasi quasi metto un pò di puntini sulle i.  (Letto 5874 volte)

Offline Caprarupens

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Re:Quasi quasi metto un pò di puntini sulle i.
« Risposta #15 il: 13 Marzo 2014, 11:29:37 am »
Verso il minuto 40 della conferenza stampa Pulvy dice due cose che, credo, dovrebbero far riflettere, sintetizzo per semplicità:
1.      Abbiamo firmato l'opzione sui terreni dello stadio nuovo quando eravamo stabilmente ultimi in classifica
2.      "Gli uomini saranno questi nel futuro? ...ma questo chi lo può dire? il presidente sicuramente si; ci sarà"
Credo che in queste due frasi si possa sintetizzare tutta la conferenza stampa che al di là degli orpelli oratoriali, delle contingenze giornalistiche e delle contestualizzazioni più o meno pretestuose ci descrivono un quadro dell'attuale condizione del CT che forse noi "tifosi riflessivi" abbiamo considerato poco.
Pare che le idee di Pulvy siano chiare sulle priorità all'interno della società, una di queste è lo stadio nuovo ed in funzione di questa tutto il resto opera al raggiungimento dell'obbiettivo.
Dalle parole di Pulvy traspare un progetto per certi versi "folle" perchè figlio di una visione, la visione di creare una società con strutture e bilanci solidi che consentano al CT nei prossimi anni (2? 5? 10? 15?) primo: di non sparire dal calcio che conta, secondo: di collocarsi quasi stabilmente nella elite delle società al pari non dico delle strisciate ma di Fiorentina, Napoli, Lazio, Udinese.
Al fine del raggiungimento di questi risultati Pulvy giustamente (secondo me) considera gli uomini che lo coaudivano  delle risorse che operano solo ed esclusivamente allo scopo.

E' un lucido folle?

Credo di si. Specialmente considerando il contesto in cui opera ma da tifoso non posso fare altro che plaudire a questi obbiettivi che seppure adesso sembrano così lontani ed irraggiungibili non possono fare che bene in una realtà come Catania ed il CT.

Naturalmente se poi guardiamo la classifica ed il momento poco felice del CT attuale tutto ci appare buio come una giornata grigia e senza sole e l'umore, sopratutto quello dei tifosi più viscerali, si cristallizza al 95esimo della gara che "avremmo potuto giocarla in altra maniera e con altri uomini e con altri schemi"
Ma probabilmente in quei due punti che ho sottolineato poc'anzi ci sono le risposte a molte nostre domande riguardanti la campagna acquisti, la valutazione degli uomini, la tattica di gara, le "scelte" societarie e quant'altro ampiamente commentato in questo forum.

In ogni caso FORZA CATANIA
« Ultima modifica: 13 Marzo 2014, 11:32:58 am da Caprarupens »

Offline oriundo

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Re:Quasi quasi metto un pò di puntini sulle i.
« Risposta #16 il: 13 Marzo 2014, 02:16:39 pm »
Ho ascoltato e letto in questi mesi di tutto e di più. All'analisi accorta e puntuale dei vari cronisti,  a parer mio, si è aggiunta la più competente disanima da parte di vari forumisti, che hanno sviscerato tutti i possibili anfratti della vicenda Catania. Vicenda che, alla luce dei fatti, che sono i risultati, e delle prestazioni, che producono i fatti di cui prima, hanno determinato una diatriba infervorata tra coloro i quali attribuiscono la situazione della squadra attuale a, diciamo, una serie impressionante di incresciosi e imprevedibili eventi (infortuni, incomprensioni, sbagliata preparazione, fumus da alta classfica, etc), e coloro i quali attribuiscono le responsabilità alla dirigenza (sbagliata campagna acquisti, cattiva gestione della squadra, rimpallo stucchevole delle competenze, etc. A tutto ciò, a marzo siamo arrivati. Il presidente, orgogliosamente, ogni tanto ha ritenuto opportuno consegnare alcuni suoi pensieri alla stampa, con la consapevolezza e l'orgoglio di avere creato un giocattolo eccezionale ( di massiminiana memoria!) e di avere i numeri per gestirlo come si deve in futuro. Tutto ciò è bello, interessante e lungimirante; ma il tifo guarda all' hic et nunc! La media punti parla un'altra lingua. Il gioco della squadra produce pochissimi tiri in porta e quei pochi non sortiscono goals. Ergo . . .  il futuro è incertissimo. La squadra da quello che può, che è poco; fortunatamente il campionato è deprimente e le distanze sono ancora compensabili. E allora? Oltre a fare il tifo, che si può fare? mahhh

Offline GPalermo1954

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Re:Quasi quasi metto un pò di puntini sulle i.
« Risposta #17 il: 13 Marzo 2014, 09:00:25 pm »
Verso il minuto 40 della conferenza stampa Pulvy dice due cose che, credo, dovrebbero far riflettere, sintetizzo per semplicità:
1.      Abbiamo firmato l'opzione sui terreni dello stadio nuovo quando eravamo stabilmente ultimi in classifica
2.      "Gli uomini saranno questi nel futuro? ...ma questo chi lo può dire? il presidente sicuramente si; ci sarà"
Credo che in queste due frasi si possa sintetizzare tutta la conferenza stampa che al di là degli orpelli oratoriali, delle contingenze giornalistiche e delle contestualizzazioni più o meno pretestuose ci descrivono un quadro dell'attuale condizione del CT che forse noi "tifosi riflessivi" abbiamo considerato poco.
Pare che le idee di Pulvy siano chiare sulle priorità all'interno della società, una di queste è lo stadio nuovo ed in funzione di questa tutto il resto opera al raggiungimento dell'obbiettivo.
Dalle parole di Pulvy traspare un progetto per certi versi "folle" perchè figlio di una visione, la visione di creare una società con strutture e bilanci solidi che consentano al CT nei prossimi anni (2? 5? 10? 15?) primo: di non sparire dal calcio che conta, secondo: di collocarsi quasi stabilmente nella elite delle società al pari non dico delle strisciate ma di Fiorentina, Napoli, Lazio, Udinese.
Al fine del raggiungimento di questi risultati Pulvy giustamente (secondo me) considera gli uomini che lo coaudivano  delle risorse che operano solo ed esclusivamente allo scopo.

E' un lucido folle?

Credo di si. Specialmente considerando il contesto in cui opera ma da tifoso non posso fare altro che plaudire a questi obbiettivi che seppure adesso sembrano così lontani ed irraggiungibili non possono fare che bene in una realtà come Catania ed il CT.

Naturalmente se poi guardiamo la classifica ed il momento poco felice del CT attuale tutto ci appare buio come una giornata grigia e senza sole e l'umore, sopratutto quello dei tifosi più viscerali, si cristallizza al 95esimo della gara che "avremmo potuto giocarla in altra maniera e con altri uomini e con altri schemi"
Ma probabilmente in quei due punti che ho sottolineato poc'anzi ci sono le risposte a molte nostre domande riguardanti la campagna acquisti, la valutazione degli uomini, la tattica di gara, le "scelte" societarie e quant'altro ampiamente commentato in questo forum.

In ogni caso FORZA CATANIA

Bravo Capra, mi piacisti  =D>/i] , analisi corretta; vorrei solamente aggiungere: perchè non credergli? non è forse lo stesso uomo che ci ha regalato tante gioie e otto anni di seguito in serie A?
E' un lucido folle? no, non credo. Credo invece sia un presidente tifoso, innamorato della sua creatura, ma anche un uomo di affari che, per i tanti motivi già ampiamente esposti non ha potuto vedere concretizzarsi quanto lui, tifosi, media e  dirigenza si aspettavano...oppure c'è da credere, come molti sostengono, che tutto è stato programmato per una discesa in cadetteria?....
E non è pure un visionario, non è l' "Uomo delle stelle"...non promette film, ma raggiunge obiettivi che sinora a Catania nessuno era riuscito a raggiungere...almeno, nel calcio
Certo i numeri e i risultati prestano il fianco alle più disparate ipotesi, ma ciò non toglie che lo stesso presidente che oggi viene messo sul banco degli imputati è lo stesso presidente che un decennio fa comprò una scatola vuota per farla diventare uno scrigno pieno di gemme.....chi dell'asino vuol farne un mulo... il primo calcio....
Un abbraccio e fozza Catania.................
 
CATANIA USQUE AD FINEM

Offline vasco

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Re:Quasi quasi metto un pò di puntini sulle i.
« Risposta #18 il: 13 Marzo 2014, 11:07:42 pm »
Credo che nessun tifoso che abbia un minimo di buon senso possa mettere in discussione il Presidente Pulvirenti e i meriti che in questi anni ha avuto per le sorti del Catania Calcio. Anzi secondo me egli ha fatto di più: ha tracciato anche una strada che dà speranza a questa terra in cui sembra che tutto debba essere concesso da altri, altrimenti votata alla rassegnazione. Il Catania, con i propri mezzi, puntando su competanza, lavoro, abnegazione e, spesso, coraggio delle persone che ne hanno avuto la responsabilità, è riuscito a diventare una realtà viva nel panorama calcistico italiano.
E tutto ciò non può essere cancellato da un'annata storta, comunque essa si concluderà.

Ciò non toglie che si possa "criticare" (nel senso vero, letterale del termine e non nel senso del "parlar male" che comunemente gli si attribuisce) l'operato del Presidente di quest'anno, molto lontano dal modello fin qui seguito che aveva portato il Catania ai risultati che dicevamo. A quei risultati non si sarebbe giunti in così poco tempo senza la competenza e l'esperienza dei collaboratori di cui si è circondato, mostrando in ciò le doti del vero capitano d'azienda, cioé di colui che sa scegliere i propri uomini per le loro qualità rispetto al compito che devono svolgere e li mette in condizione di rendere al meglio.

Cos'ha determinato l'abbandono di questa "strada maestra"? Credo che vi sia un fattore "personale" imprescindibile per capire questa vicenda. Il divorzio con Pietro Lo Monaco è stato tutt'altro che indolore, e il trauma umano determinato dai durissimi attacchi ad personam, alle qualità professionali ed umane del Presidente, possono aver portato quest'ultimo alla determinazione di volersi prendere in mano "totalmente" la sua proprietà, senza affidarla ad altri, rivoluzionando l'organizzazione societaria,  affiancandosi a collaboratori che egli riteneva all'altezza del compito che dovevano svolgere. Credo anche che su queste decisioni abbia influito l'annata favolosa dell'anno scorso, la quale ha avuto pur sempre una artefice "estraneo" (Gasparin) il quale aveva continuato, con il proprio apprezzabile stile, una gestione che in tal modo rimaneva pur sermpre "farina del sacco" di altri.
Purtroppo la "rivoluzione" voluta dal Presidente è stata troppo repentina, ed è fuor di dubbio che questi processi di "conversione" non possono effettuarsi su due piedi, ma richiedono tempo e il consolidarsi di una cultura dirigenziale interna alla società che probabilmente ancora manca al Catania, il quale ha ancora bisogno, secondo me (ma i fatti che stiamo vivendo lo dimostrano) di un Direttore che tenga saldamente in mano le fila del progetto sportivo.

E' visionario il progetto dello stadio nuovo? No, a patto che si mantenga la categoria e gli introiti che essa assicura. Sempre che si voglia finanziare investendo gli utili della gestione sportiva, come per Torre del Grifo. Se, invece, vi sono risorse esterne da investire, questo al momento credo sia ignoto a tutti. Vedremo cosa succederà da qui a due mesi.
« Ultima modifica: 13 Marzo 2014, 11:11:58 pm da vasco »

Offline Caprarupens

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Re:Quasi quasi metto un pò di puntini sulle i.
« Risposta #19 il: 14 Marzo 2014, 10:24:31 am »
Credo che nessun tifoso che abbia un minimo di buon senso possa mettere in discussione il Presidente Pulvirenti e i meriti che in questi anni ha avuto per le sorti del Catania Calcio. Anzi secondo me egli ha fatto di più: ha tracciato anche una strada che dà speranza a questa terra in cui sembra che tutto debba essere concesso da altri, altrimenti votata alla rassegnazione. Il Catania, con i propri mezzi, puntando su competanza, lavoro, abnegazione e, spesso, coraggio delle persone che ne hanno avuto la responsabilità, è riuscito a diventare una realtà viva nel panorama calcistico italiano.
E tutto ciò non può essere cancellato da un'annata storta, comunque essa si concluderà.

Ciò non toglie che si possa "criticare" (nel senso vero, letterale del termine e non nel senso del "parlar male" che comunemente gli si attribuisce) l'operato del Presidente di quest'anno, molto lontano dal modello fin qui seguito che aveva portato il Catania ai risultati che dicevamo. A quei risultati non si sarebbe giunti in così poco tempo senza la competenza e l'esperienza dei collaboratori di cui si è circondato, mostrando in ciò le doti del vero capitano d'azienda, cioé di colui che sa scegliere i propri uomini per le loro qualità rispetto al compito che devono svolgere e li mette in condizione di rendere al meglio.

Cos'ha determinato l'abbandono di questa "strada maestra"? Credo che vi sia un fattore "personale" imprescindibile per capire questa vicenda. Il divorzio con Pietro Lo Monaco è stato tutt'altro che indolore, e il trauma umano determinato dai durissimi attacchi ad personam, alle qualità professionali ed umane del Presidente, possono aver portato quest'ultimo alla determinazione di volersi prendere in mano "totalmente" la sua proprietà, senza affidarla ad altri, rivoluzionando l'organizzazione societaria,  affiancandosi a collaboratori che egli riteneva all'altezza del compito che dovevano svolgere. Credo anche che su queste decisioni abbia influito l'annata favolosa dell'anno scorso, la quale ha avuto pur sempre una artefice "estraneo" (Gasparin) il quale aveva continuato, con il proprio apprezzabile stile, una gestione che in tal modo rimaneva pur sermpre "farina del sacco" di altri.
Purtroppo la "rivoluzione" voluta dal Presidente è stata troppo repentina, ed è fuor di dubbio che questi processi di "conversione" non possono effettuarsi su due piedi, ma richiedono tempo e il consolidarsi di una cultura dirigenziale interna alla società che probabilmente ancora manca al Catania, il quale ha ancora bisogno, secondo me (ma i fatti che stiamo vivendo lo dimostrano) di un Direttore che tenga saldamente in mano le fila del progetto sportivo.

E' visionario il progetto dello stadio nuovo? No, a patto che si mantenga la categoria e gli introiti che essa assicura. Sempre che si voglia finanziare investendo gli utili della gestione sportiva, come per Torre del Grifo. Se, invece, vi sono risorse esterne da investire, questo al momento credo sia ignoto a tutti. Vedremo cosa succederà da qui a due mesi.

Vasco mi trovi concorde con la tua analisi, penso che la scissione del sodalizio Pulvy-Lommy sia stato molto traumatico e la conseguenza del cambio di gestione aziendale sia proprio quello descritto da te ovvero la ripresa delle redini aziendali senza essere coaudivato da alcuno.
E' una scelta che sta pagando sulla sua pelle e che credo lo farà crescere nel suo profilo manageriale, credo che dopo Maggio, vada come vada tirerà le somme di questa stagione e deciderà di conseguenza.
Attualmente, come tu stesso asserisci, si sente e si è sentita la mancanza di una figura apicale destinata alle funzioni tecnico amministrative e credo che se lo abbiamo percepito noi lo ha percepito anche lui quindi aspettiamo la fine di questo campionato per le conclusioni.
Infine un anno vissuto con il cuore in gola, il fegato oramai corroso dalla bile ed il fiato corto è una dimensione a cui siamo abituati e che (grazie a Pulvy) per vari anni ci è stata risparmiata.

Io in ogni caso sono ottimista.
« Ultima modifica: 14 Marzo 2014, 10:26:15 am da Caprarupens »

Offline Catanisazzu

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Re:Quasi quasi metto un pò di puntini sulle i.
« Risposta #20 il: 14 Marzo 2014, 08:30:57 pm »
Lucido folle...
Bah, io credo che sia solamente lucido...
Lui, e solo lui, conosce la stanza dei bottoni ed i conseguenti progetti aziendali.
Se fa, è tutto a vantaggio nostro e suo, se non fa, è tutto a vantaggio suo e (come pensiamo) non nostro, almeno questo è quello che percepiamo.
Di fatto, io credo che sia a nostro vantaggio tutto, perchè se riesce nell' impresa avremo uno stadio nuovo, una squadra nel calcio che conta e tanta "smargiasseria" da sciorinare.
Se non riesce nell' impresa, e ribadisco il concetto che non è logico che un imprenditore possa cercare in tutti i modi di diminuire gli introiti della sua azienda, evidentemente, come dice qualcuno, sarà forzato a farlo dalla situazione. Anche in questo caso, noi abbiamo da guadagnare.
Se, come dicono tanti (che io non credo) la sua situazione economica non è solida, evidentemente sta cercando di salvare la sua creatura, dando linfa vitale per il futuro.
Credo, ripeto, che siamo all' inverosimile, perchè non avremmo mantunuto un bilancio attivo, perchè le crepe si sarebbero viste, perchè il comportamento con il "carbone bagnato" sarebbe stato diverso, soprattutto non avrebbe creato un clima di frattura con i sostenitori.
Vedremo.
Comunque, state tranquilli... se errori ci sono stati o se qualcuno non ha fatto il proprio dovere fino in fondo e per come si deve, lo sapremo.

Hic et nunc... non penso si possa fare qualcosa nell' immediato che possa risollevare le sorti.
Solo in campo possono...

Il tempo, come si suole dire, è galantuomo!
#STAMUAVVULANNU!

Offline santopesaro

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Re:Quasi quasi metto un pò di puntini sulle i.
« Risposta #21 il: 15 Marzo 2014, 12:08:53 pm »
Nel frattempo Almiron continua la sua Mobilita'.

Per essere in perfetta forma contro la giuventus,farsi 20 minuti ie se capisce ca finisci a fetu "si inofrtuna"

A menu mali che sta volgendo all'epilogo questo campionato nel bene o nel male