Alle ore nove di questa mattina (15:00 Italiane) mi sono messo davanti al computer per guardare la partita Roma-Catania. Stavolta speravo di vedere uno spettacolo diverso dal solito. Invece il solito film, visto e rivisto tante volte in questo campionato. Primi 15 minuti di partita dignitosi, poi il Catania subisce un gol al 18’ e si trascina fino all’intervallo. Poi nel secondo tempo il Catania si sfalda, il solito errore individuale di un nostro calciatore, quindi la solita goleada, la solita faccia cadaverica di De Canio in panchina, e la solita fiducia rinnovata dalla società all’allenatore.
Il Catania perde 4-0 all’Olimpico contro una Roma seconda in classifica che a dire la verità, malgrado i quattro gol realizzati, non mi ha impressionato più di tanto. Il solito Catania versione trasferta che dopo averci tiepidamente illuso con la buona prestazione, anche se senza vittoria , contro il Verona, si è completamente liquefatto al cospetto della Roma. Un Catania inerme, impotente, rassegnato, in una sola parola, cadaverico proprio come il suo allenatore in panchina.
Primo tempo che come dicevo ha visto il Catania riuscire per 15 minuti a tenere la Roma lontana dalla porta di Frison, cercando di imbastire qualche azione in avanti ma senza scalfire minimamente la difesa giallozzozza. Poi intorno al quarto d’ora la Roma ha iniziato a farsi pericolosa, fino a sfondare su azione di calcio d’angolo. Per il resto del primo tempo la Roma si è assestata in difesa aspettando il Catania per poi tentare di infilzarlo in contropiede. Due parate di Frison (una miracolosa) hanno tenuto il Catania ancora in partita. Catania che comunque non è riuscito a vedere neanche da lontano come è fatta la porta di De Sanctis.
Durante l’intervallo De Canio ha lasciato in panchina Peruzzi che a mio parere non aveva demeritato, e anzi mi era proprio piaciuto tanto il suo modo di proporsi in avanti in appoggio ai compagni. Catania che ha ripreso a giocare senza una minima idea di gioco, e assolutamente incapace di imbastire un’azione d’attacco appena appena pericolosa. Poi al 10’ l’erroraccio da oggi le comiche di Frison che ha consentito a Destro di segnare il più facile dei gol. De Canio che nell’improbabile tentativo di rimonta è passato inutilmente al 4-2-3-1. E poi il terzo e il quarto gol con la Roma che ha scherzato il Catania come fa il gatto con il topo, “rischiando” a più riprese di segnare il quinto gol.
Non c’è veramente molto da dire riguardo a questa partita in più di quanto non si è gia detto prima. Gara disputata sulla stessa falsariga di tante altre partite giocate in trasferta e concluse con un esito infausto. Le pecche della squadra sono sempre le stesse, con De Canio che non riesce minimamente a porre rimedio, malgrado le giornate passino e le dirette concorrenti alla salvezza allunghino sui rossazzurri.
L’unica critica in più rispetto alle partite precedenti desidero farla sul modo di difendere del Catania sui calci piazzati, visto che oggi abbiamo subito due gol di testa su calcio da fermo. Il Catania difende a zona sui calci d’angolo e sulle punizioni degli avversari. Non credo ci siano altre squadre in Serie A che usano questo sistema che facilita all’inverosimile il compito dell’allenatore avversario. Basta piazzare i propri saltatori lontano dai saltatori del Catania, e il gioco è fatto. Oggi c’è riuscito Benatia due volte, a Torino c’era riuscito Moretti, e tante altre volte ho visto i difensori del Catania perdere i duelli aerei nella propria area. La difesa a uomo sui calci piazzati avversari è molto più efficace ed efficiente.
La mia impressione sui giocatori scesi in campo oggi è la seguente:
Frison: Ma chi cumminau ndo secunnu gol? Manco a Andujar c’haiu vistu fari sti minghiati. Rovina una partita perfetta con un errore che affossa completamente le residue speranze del Catania. Malgrado le ottime parate che evitano un passivo maggiore, l’errore commesso è troppo grave per salvarlo dall’essere messo in croce. Voto 4,5
Peruzzi: Nel suo ruolo di terzino destro a me è piaciuto nel primo tempo. Avanza in appoggio ai compagni sulla fascia, e dal suo lato il Catania bene o male riesce a venire in avanti. D’accordo che dal punto di vista difensivo è stato saltato un paio di volte da Ljajic, ma non meritava la sostituzione durante l’intervallo. Possibile ca du testa di cazzu di De Canio si scantau picchì Peruzzi fu ammonito? Ammenu si sgavitau a gran mala cumpassa do secunnu tempu. Voto 6
Legrottaglie: Altra partita in trasferta di grande affanno per Fratello Nicola. Purtroppo per Legrottaglie non si gioca ogni domenica contro Luca Toni o centravanti pachidermici con cui va a nozze. Soffre la velocità di Destro, ma soprattuto degli esterni romanisti quando sfondano sulle fasce. Voto 4,5
Rolin: Buono il primo tempo di Rolin che riesce a mettere più di una pezza alle falle che si aprivano nella difesa rossazzurra. Nel secondo tempo è coinvolto suo malgrado nell’episodio del secondo gol della Roma. Finale di partita da dimenticare anche per lui dove perde la bussola insieme all’intera squadra che va completamente allo sbando. Voto 5
Alvarez: Comu Finiu stavota fagghiau completamente. Terzino sinistro nel primo tempo dove se la vede con un Gervinho al cloroformio e non soffre più di tanto. Secondo tempo spostato sulla fascia destra a rimpiazzare il sostituito Peruzzi. Uno dei primi a mollare, ho visto troppe volte sulla sua fascia le ali della Roma partire in folate micidiali cu Comu Finiu misu femmu a taliari. Voto 4
Izco: Il povero Marianito oggi è stato uno dei più in difficoltà del Catania. Nel suo ruolo di interno destro se la vedeva a centrocampo soprattutto con Pjanic che sembrava avesse una marcia in più. Fragile in interdizione, assente in proiezione offensiva, non è che il capitano non ha ancora risolto i suoi problemi alla caviglia e sta giocando ancora con le infiltrazioni? Voto 4,5
Guarente: Nel primo tempo Guarente non aveva sfigurato, opponendosi a Totti e seguendolo in ogni parte del campo, limitando il capitano giallozzozzo ai minimi termini. Nel secondo tempo quando c’è da impostare per recuperare la partita Guarente sparisce dal campo, soprattutto dopo il cambio di modulo della Roma. Comunque il meno peggio del centrocampo. Voto 5
Plasil: Ma unni finiu du beddu iucaturi di iniziu campiunatu? Ancora una pessima prova del Ceco che si è oramai adeguato al marasma generale della squadra. Primo tempo da interno sinistro a fronteggiare un Bradley per nulla trascendentale. Nella ripresa viene spostato ad ala destra nel 4-2-3-1 finale di De Canio. Sia nell’uno che nell’altro ruolo Plasil è apparso fuori fase, sfiduciato e rassegnato così come tutta la squadra. Voto 4,5
Barrientos: Ogni tantu a Pitu c’arisuttanu sti pattiti accussì unni fussi cosa di pigghiallo a tumbulati. Irritante e controproducente, Barrientos si è esibito in una prova così egoistica in cui teneva palla macari quannu era stinnicchiatu n’tera e non si puteva susiri. A destra nel tridente del primo tempo, trequartista nel 4-2-3-1 finale, non cunchiuriu nenti pi tutta a pattita. Inkia su s’abbarua iddu semu troppu pessi. Voto 4
Leto: Schierato ancora una volta da centravanti, non cia fa mancu a cattigghialli e centrali da Roma. Un solo tiro telefonatissimo nel secondo tempo, poi una partita intera cercando di dribblare l’intera squadra romanista con l’unico risultato ca fici aririri macari e polli. Sostituito meritatamernte. Voto 4
Castro: L’alter ego di Pitu sulla fascia opposta. Assolutamente impalpabile sia in attacco che in difesa dove Maicon faceva quello che voleva. Su si siddiava a iucari u puteva riri prima accussi ni sgavitaumo i soddi do bigliettu pi l’aereo. Voto 4
Biraghi: Subentrato nel secondo tempo nel ruolo di terzino sinistro, viene letteralmente travolto da ali e terzini giallozzozzi. Come Plasil ha smarrito completamente la vena e l'identità di inizio campionato. Voto 4
Bergessio: Mezz’ora in campo di assoluta sofferenza per il Toro che ha dire la verità sembrava più un agnellino, tanta è stata l’impressione di impotenza che ha suscitato. Ancora non è pronto fisicamente e si vede da lontano un miglio. Ma picchì u fici iucari du scemu di De Canio? Senza Voto
Monzon: Entrato sul 3-0 gioca 25 minuti in cui conferma tutto quello che aveva già dimostrato finora in campionato, cioè ca non è ‘n iucaturi di palluni. Ndo finali di pattita a Maicon ungagghiau nda cavigghia, e ustruppiau bonu bonu. Non è ca Cusintinu ni puttau appiddaveru a Monzon u puggili inveci di Monzon u iucaturi? Voto 3
De Canio: Non ni pozzu chiù di viriri a stu cadavere ‘n panchina. Pari ca non ciavi mancu u iammu di stari additta. Indovina la formazione iniziale, ma poi la stravolge con dei cambi sconclusionati. Peruzzi non doveva uscire, Biraghi, Bergessio e soprattutto Monzon non dovevano entrare. Ma soprattutto manca la reazione del Catania allo svantaggio, e come al solito gioco di squadra zero assoluto. Ma comu n’avissumu a savvari cu sta cedda motta ‘n panchina? Voto 2
E adesso arriva la pausa natalizia in cui dovremmo leccarci le ferite e sperare che il mercato ci porti qualche buon elemento in squadra. Io gradirei anche che la Befana con tutte le feste si portasse via anche a De Canio, ma mi sa ca moru cu sta spiranza.
Comunque buone feste a tutti.
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FOZZA CATANIA