...incapacità, Augusto, c'è anche l'incapacità...per un sistema che colpisce sempre e solo i muri bassi!
Comunque la si metta o di come si vuole girare la frittata,la politica c'entra.Eccome se c'entra!
Delle due una: o il popolo di tifosi che si assiepa sugli spalti degli stadi italiani e' quello piu' violento del mondo oppure le leggi in atto non funzionano,nel caso, non ci vuole tanto per capire che qualcosa non va nonostante le leggi dragoniane in vigore. Incapacità politica manifesta.E' piu' facile superare le frontiere che dividono Messico dagli Stati Uniti che avere accesso facile negli stadi italiani.Ciononostante ancora siamo all'anno zero.
Gli ultras scompaiono o prosperano in base alle scelte,ai regolamenti e alle leggi che la politica fa .
Anche nelle altre nazioni europee avvengono atti di violenza,non siamo gli unici, e per questo non ce ne dobbiamo rallegrare, solo che in quegli stadi non esiste la figura dell'ultras "professionista".
Secondo una recente mappatura della violenza negli stadi risulta che il fenomeno, con le dovute differenze, riguarda tutta l'Europa, eccezion fatta per Spagna e Germania.Con la Francia siamo molto simili.Un caso per certi versi analogo al nostro 2sett. si e' verificato durante la partita Marsiglia-PSG senonche' la vittima e' stata un tifoso ucciso dalla polizia,con la differenza che non ci furono tutte le strumentalizzazioni e
tutti i buddelli e mistificazioni responsabilità oggettiva(ma de che'?) di Catania.
Fin quando non cambia la società civile con in testa i politici il calcio sarà sempre la valvola di sfogo del malessere sociale e civile che vive in quel preciso momento la popolazione.
Mi preme anche ricordare a tutti i "missionari" della parola buona di Dio e della convivenza civile tra i "diversi" per tifo che, cosi' come ognuno parla delle proprie esperienze e di allegre scampagnate in campi e stadi avversi,io porto le mie vissute in prima persona e sulla mia pelle.
Ho iniziato a fare le trasferse per seguire la mia squadra sin dai primi anni settanta....trasferte fatte con una certa frequenza e che hanno coperto l'intero territorio italiano da Messina,Trapani,Palermo fino a Varese ,Trieste,Verona,Udine..forse e' dipeso da me e dalle persone con cui ci andavo.Premesso che non si andava in curva ma nella tribuna centrale appunto per evitatre scontri con i piu' facinorosi,bene...ho avuto sempre problemi,qualche volta anche seri.Problemi meno al nord ad eccezione di Verona (tutti 'mbriachi) e piu' al sud ,con punte di violenza fisica e danni alle macchine a Palermo e Messina...caro Marco,come vedi, tu hai il tuo bel libro ricordi e io ne ho un altro, diverso per ...realtà e contenuti.
Si,anch'io come Gaspare ho nostalgia delle coreografie disegnate dal tifo degli ultras ,ma non e' tanto questo il problema, piuttosto quanto e come si abbatte la clava della giustizia sulle teste di tutti.Può capitare a chiunque infatti,anche a te Marco ,di trovarti nelle vivinanze di un episodio di violenza mentre ti rechi allo stadio,preso dalla polizia e daspato come l'ultimo dei violenti senza che tu possa avere modo di difenderti.Ti pare giustizia?