Dopo le prime cinque partite di campionato, il Catania ha ottenuto 1 pareggio e 4 sconfitte, ha realizzato 2 reti e ne ha subite 10, l'unico marcatore è Pablo Barrientos e sono stati schierati 23 calciatori della rosa.
Nessun gol è stato subìto sugli sviluppi di palle inattive, nessun calcio di rigore, nessun calcio di punizione, nessuna incornata o mischia sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Piuttosto, sono evidenti gli errori individuali dei nostri e la mancanza di compattezza e organizzazione tra i reparti. Gli errori sono tanti, troppi, sia individuali sia di squadra. Sommando queste carenze, è inevitabile che una squadra - seppur buona - come il Catania, ottenga il risultato peggiore della serie A.
Un dato da porre in risalto è anche la fattura delle due reti realizzate dal Catania: scaturite da errori degli avversari, ma belle a vedersi, perché dovute alla capacità tecnica di Barrientos, che ha realizzato due opportunità su due. Inutile sottolineare che su palle inattive il Catania sia in difficoltà e questo è un dato che conferma la scarsa organizzazione anche negli schemi su calcio da fermo.
Questi sono numeri che parlano chiaro. Peggio di così non si può fare, quindi è inevitabile un miglioramento (chiunque giochi), che può essere incoraggiato progressivamente con una vittoria a cominciare da domenica prossima, in casa, contro il Chievo.
Ci siamo espressi tutti per l'amarezza provata in queste partite. Le sconfitte vanno accettate, ma solo dopo il triplice fischio finale. Prima e durante, si deve giocare con tutte le forze che si hanno, senza pretattiche timorose, senza anticipare gli alibi, senza convincere i sostituti della imprescindibilità degli assenti.
Dispiace che la partita contro il Chievo debba essere vista come una sorta di spareggio, di partita della vita. Non solo, ho letto qua e là che anche quella successiva, contro il Genoa, è una partita su cui è posta l'unica aspettativa di vittoria per compensare il deficit in classifica. Giustissimo, non c'è dubbio, ma vado contro tendenza: i punti saranno importantissimi, ma sarà più importante registrare dei progressi, vedere un'idea di gioco (anche poco spregiudicata, purché chiara e definita), sarà importante vedere un giusto equilibrio tra presunzione, convinzione, consapevolezza e umiltà; un giusto equilibrio di rispettoso timore dell'avversario e consapevolezza delle proprie potenzialità. Ma soprattutto un'idea di squadra, perché i singoli si impegnano, non ci sono dubbi, ma non si trovano.