In bocca al lupo a Marco Biagianti.
Ha dato molto ed è stato un protagonista di questa parte importantissima della storia del Calcio Catania. Dalla indimenticabile partita di Bologna - in cui, quasi esordiente in serie A, fu tra i migliori in campo in uno spareggio salvezza cruciale - fino a oggi.
Mi ricordo anche Milan-Catania del 2007: Baldini è ancora in tribuna per quel calcio a Di Carlo, deve schierare una squadra in emergenza per le importanti assenze di Baiocco e Tedesco e ne esce fuori un centrocampo che chiude ogni varco al Milan (campione d'Europa in carica). Tra i rossoazzurri “giganteggia” proprio Marco Biagianti, che aveva un'esperienza di sole poche presenze in serie A. Inzaghi, Kakà e poi anche Gilardino, si dannano l'anima, ma quel centrocampo composto da Biagianti, Edusei ed Izco (ma in difesa ci fu anche un sontuoso Terlizzi), fa il possibile e l'impossibile per spezzare e far ripartire l'azione. Passiamo in vantaggio proprio in contropiede. Ma nel secondo tempo, Mark Edusei scivola e il pallone gli sbatte sul braccio, calcio di rigore e pareggio per l'1-1 finale.
Di queste partite, Biagianti ne giocherà tante, meritandosi una convocazione premio in Nazionale.
Poi l'infortunio e un paio di anni con prestazioni non entusiasmanti.
In ogni caso, se i miei conteggi sono corretti, con 148 presenze, è il quarto rossoazzurro con più presenze in serie A, dietro solo a Izco, Vavassori e Mascara.