Autore Topic: Il dilemma  (Letto 9065 volte)

Offline occasionale rosanero

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Il dilemma
« il: 06 Maggio 2013, 04:57:11 pm »
Cari abitanti del forum è chiaro che questo personale periodo di amarezza sportiva mi stimola l'apertura di un topic del genere.
La riflessione è la seguente l'Italia è una repubblica fondata sulla massoneria e sulle corporazioni; analogamente il calcio, soprattutto quello di serie A, per gli interessi che muove, è uno sport (?) tutt'altro che limpido.

C'e' stata calciopoli, ma qui si continua imperterriti con l'arroganza ormai insopportabile.

Attenzione io non parlo solo del Palermo  perché il Palermo calcio per demeriti sportivi merita la B ma come la merita il Genoa............. io parlo di un campionato dove la champions la devono fare le strisciate e se ve ne è una oggettivamente scarsa, la supplente può essere solo una tra Napoli, Roma e Lazio. La giornata di ieri è stata perfetta per consolidare la champions al Milan (rigore incredibile non dato alla Viola sullo 0 a 0), per affossare il Palermo (Zamparini ha rotto troppo i co gli o ni in lega) vedi rigore ridicolo a Torino e partita da ufficio indagini  Genoa/Pescara e per restringere il lotto delle pretendenti alla Uefa. O tornando a casa mia ...retrocedere con una grande disponibilità economica comprando 5 Sud Americani buoni nella storia e altri 60 non degni di fare la C solo per, parliamoci chiaro, pulire un poco di denaro.

Il dilemma nasce del fatto che io nel giro di 5 anni sono passato da vedermi in tv pure le partite tra Caccamese e Sucatese.....a non guardare in Italia soprattutto  le partite del Palermo  e poco altro in Europa. Nella sostanza mi chiedo che senso abbia profondere energie, passioni, turbamenti etc...in uno sport non sport che a livelli di calcio professionistico e soprattutto in serie A è condizionato da fattori esterni.  Purtroppo o per fortuna tale senso lo si trova in chi come nel mio caso ha un figlio di nove anni che invece si sta impastando di calcio e vive di miti del pallone, di tv e di album panini......

Da qui la conclusione.....con la mia testa...il calcio, quello professionistico, in questo paese di furfanti è morto.....con il cuore, il cuore di padre non posso non rivivere con mio figlio quel pizzico di follia, di complicità che io ebbi con mio Papà e della quale non posso privare mio figlio.....continuerò ad andare allo stadio in B, in C ma lo farò per lui non perché sportivamente ne valga la pena.

Saluti e baci.

Offline GASPARE

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Re:Il dilemma
« Risposta #1 il: 06 Maggio 2013, 05:22:08 pm »
Caro Occasionale...io dico sempre, e dopo quell'ennesima farsa che è stata Milan Catania lo rafforzo, che se fossi solo uno sportivo...cambierei sport o i fine settimana li passerei a dar da magiare alle papere in qualche parco comunale...
Ma siccome sono tifoso...ahimè...continuo a seguire questo che di sport ha oramai ben poco...almeno, se come me, uno crede che lo scudetto, la CL o l'EL dovrebbero essere alla portata pure del Pizzighettone Football Club...

Ciao
Noli offendere patriam Agathae, quia ultrix iniuriarum est

Offline bua

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Re:Il dilemma
« Risposta #2 il: 06 Maggio 2013, 05:34:17 pm »
In questo quadro criminale l'Udinese è arrivata per due anni consecutivi in CL, piazzandosi al quarto e al terzo posto, con buona pace delle avversarie più ricche e potenti. Ancor prima Sampdoria e Palermo si sono giocate un posto in CL testa a testa.
Al di là dell'evidene sudditanza psicologica di cui abbiamo fatto le spese per anni, credo che il primo pensiero debba essere superare i propri  limiti.
Oppure, se il circo è così marcio, meglio allora non partecipare allo spettacolo impiegando meglio le domeniche (anticipi e posticipi permettendo) fra agriturismo e letteratura o cinema, per esempio.

Consiglio a tutti di mandare a memoria questa lezione di Velasco:
http://www.youtube.com/watch?v=d6WEFjSEi3A&list=FLhhD_W8I0FXeaK9HSxlYXhA&index=1

Se si gioca meglio dell'avversario non c'è arbitro che ci può fermare, se non sporadicamente e senza conseguenze sulla nostra classifica finale.

Offline bonfanti58

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Re:Il dilemma
« Risposta #3 il: 06 Maggio 2013, 05:55:48 pm »
Per favore Bua, questi bei discorsi idealistici possono ancora far presa giusto sul bimbo di Occasionale..
Quando hai di fronte avversari già più bravi di te e ti viene negata anche la possibilità di sfruttare
l'attimo, l'occasione propizia, il vantaggio che una partita di calcio sempre concede ai più deboli,
bè allora ti viene solo voglia di prendere il pallone e di bucarlo..
Il rosso come il fuoco dell'Etna L'azzurro come il cielo e il mare

Offline bua

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Re:Il dilemma
« Risposta #4 il: 06 Maggio 2013, 06:10:01 pm »
Io parlo di fatti, non di idee: l'Udinese si è qualificata per due volte alla CL.
Noi abbiamo perso parecchi punti contro le "grandi" per errori arbitrali, ma ci siamo salvati.
L'Italia di Velasco, che fino a quel momento era una cenerentola perché la mentalità era che si perdeva perché mancavano le strutture etc., è diventata campione del mondo lavorando sulla mentalità: "facciamo finta che perdiamo perché siamo meno forti".

Offline LUIS

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Re:Il dilemma
« Risposta #5 il: 06 Maggio 2013, 06:16:52 pm »
Cari abitanti del forum è chiaro che questo personale periodo di amarezza sportiva mi stimola l'apertura di un topic del genere.
La riflessione è la seguente l'Italia è una repubblica fondata sulla massoneria e sulle corporazioni; analogamente il calcio, soprattutto quello di serie A, per gli interessi che muove, è uno sport (?) tutt'altro che limpido.

C'e' stata calciopoli, ma qui si continua imperterriti con l'arroganza ormai insopportabile.

Attenzione io non parlo solo del Palermo  perché il Palermo calcio per demeriti sportivi merita la B ma come la merita il Genoa............. io parlo di un campionato dove la champions la devono fare le strisciate e se ve ne è una oggettivamente scarsa, la supplente può essere solo una tra Napoli, Roma e Lazio. La giornata di ieri è stata perfetta per consolidare la champions al Milan (rigore incredibile non dato alla Viola sullo 0 a 0), per affossare il Palermo (Zamparini ha rotto troppo i co gli o ni in lega) vedi rigore ridicolo a Torino e partita da ufficio indagini  Genoa/Pescara e per restringere il lotto delle pretendenti alla Uefa. O tornando a casa mia ...retrocedere con una grande disponibilità economica comprando 5 Sud Americani buoni nella storia e altri 60 non degni di fare la C solo per, parliamoci chiaro, pulire un poco di denaro.

Il dilemma nasce del fatto che io nel giro di 5 anni sono passato da vedermi in tv pure le partite tra Caccamese e ***.....a non guardare in Italia soprattutto  le partite del Palermo  e poco altro in Europa. Nella sostanza mi chiedo che senso abbia profondere energie, passioni, turbamenti etc...in uno sport non sport che a livelli di calcio professionistico e soprattutto in serie A è condizionato da fattori esterni.  Purtroppo o per fortuna tale senso lo si trova in chi come nel mio caso ha un figlio di nove anni che invece si sta impastando di calcio e vive di miti del pallone, di tv e di album panini......

Da qui la conclusione.....con la mia testa...il calcio, quello professionistico, in questo paese di furfanti è morto.....con il cuore, il cuore di padre non posso non rivivere con mio figlio quel pizzico di follia, di complicità che io ebbi con mio Papà e della quale non posso privare mio figlio.....continuerò ad andare allo stadio in B, in C ma lo farò per lui non perché sportivamente ne valga la pena.

Saluti e baci.


mi dispiace occasionale, ma è facile fare buddellu quando i propri interessi vengono calpestati (mi riferisco sopratutto  a zamparini).
dov'era zamparini quando la juve fece un furto colossale a catania ?
quello di ieri è nulla in confronto a quello che è capitato a noi quest'anno con le grandi solo che visto il momento cruciale del campionato del palermo, l'evento suscita clamore (ma per me il rigore c'era solo che al contrario non lo avrebbero mai dato).
quello che voglio dire è che fin quando ognuno cercherà di salvaguardare esclusivamente i propri inteeressi (pulvirenti compreso) non si andrà da nessuna parte e tutto questo sarà sempre e solo a vantaggio dei grandi club che continueranno a farla da padroni.
come dice bua, l'udinese e la sampdoria in passato sono riusciti a qualificarsi per la champions e voi stessi ci siete andati vicinissimo, pertanto, aggiungo io, il potere dei grandi club va messo in preventivo nel calcio italiano e quindi deve essere il club medio-piccolo che, per raggiungere i propri obiettivi, deve essere più forte di tale potere.
« Ultima modifica: 06 Maggio 2013, 06:26:01 pm da LUIS »

Offline Templare

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Re:Il dilemma
« Risposta #6 il: 06 Maggio 2013, 06:27:59 pm »
Oppure, se il circo è così marcio, meglio allora non partecipare allo spettacolo impiegando meglio le domeniche (anticipi e posticipi permettendo) fra agriturismo e letteratura o cinema, per esempio.

Se si gioca meglio dell'avversario non c'è arbitro che ci può fermare, se non sporadicamente e senza conseguenze sulla nostra classifica finale.

...lo dico da sempre, la situazione è quella che è, il denaro ed il conseguente potere contano parecchio, ma basta, e il passato nemmeno tanto lontano del Palermo è lì a testimoniarlo, poco per sconfiggere anche l'arbitro oltre agli undici, regolari, avversari.
Esistono tre modi di approcciare l'antifascismo. Il primo è accettarne il disagio che emana e compatirlo. Il secondo è prenderlo inesorabilmente per il culo. Il terzo modo é quello cosiddetto "geometrico", perché prevede l'utilizzo della squadra.

Offline GASPARE

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Re:Il dilemma
« Risposta #7 il: 06 Maggio 2013, 07:04:16 pm »
In questo quadro criminale l'Udinese è arrivata per due anni consecutivi in CL, piazzandosi al quarto e al terzo posto, con buona pace delle avversarie più ricche e potenti. Ancor prima Sampdoria e Palermo si sono giocate un posto in CL testa a testa.
Al di là dell'evidene sudditanza psicologica di cui abbiamo fatto le spese per anni, credo che il primo pensiero debba essere superare i propri  limiti.
Oppure, se il circo è così marcio, meglio allora non partecipare allo spettacolo impiegando meglio le domeniche (anticipi e posticipi permettendo) fra agriturismo e letteratura o cinema, per esempio.

Consiglio a tutti di mandare a memoria questa lezione di Velasco:
http://www.youtube.com/watch?v=d6WEFjSEi3A&list=FLhhD_W8I0FXeaK9HSxlYXhA&index=1

Se si gioca meglio dell'avversario non c'è arbitro che ci può fermare, se non sporadicamente e senza conseguenze sulla nostra classifica finale.

Perdonami Bua...intanto nel volley non girano tutti gli interessi che girano nel calcio...

Poi fammi capire...lasciamo perdere Moggiopoli e scandali vari (che comunque restano molto indicativi!)..se, che so, ogni 100 qualificazioni CL ne acchiappano 2 o 3 squadre che non solo le solite 3 + 2..è segno questo calcio funziona bene così com'è e chi dice il contrario, nella peggiore delle ipotesi, fa vittimismo e nella migliore, non sa quel che dice?

Per inciso...infine...che il nostro Catania non è ancora maturo per certi traguardi lo dico anche io e senza bisogno di vedere scempi come quelli visti al Massimino con la Juve o a San Siro con il Milan...

Ciao
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Offline cantarutti72

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Re:Il dilemma
« Risposta #8 il: 06 Maggio 2013, 09:17:58 pm »
...la nostra meravigliosa terra si è sempre distinta per essere stata un punto di partenza di cambiamenti culturali e morali. Quelli che devono illuminare un popolo prima qualsivoglia cambiamento di natura tecnica (parafrasando in termini calcistici: la mentalità prima degli schemi).
A tal proposito io lancerei una provocazione, che non coglierà certo di sorpresa chi mi ha letto in questi anni: visto che nulla possiamo fare contro lo strapotere economico delle "strisciate", perché non ci impegniamo nel nostro piccolo per fare di questa nostra stupenda isola una terra con sempre più tifosi di Catania e Palermo e sempre meno sostenitori (alias: pecoroni) di Juve, Inter, Milan?
Ognuno di noi ha parenti, familiari (come il padre di un compagnetto di scuola di mio figlio, catanese, ma udite udite, nella gabbia dei tifosi bianconeri in Catania - Juve  >:( >:( >:( >:( 8| 8| 8|) ancora "lobotomizzati" da questa pseudo-cultura del bene e dello stereotipo dell'essere vincente che vorrebbero inculcare le cialtrone dirigenze di tali società "gallonate".
Vogliamo fare qualcosa a cominciare dal dire loro che nè berlusconi, nè Agnelli, nè Moratti e tutto il loro stuolo di ciambellani di corte e di staff tecnico li cagheranno mai di striscio, neanche per pietà. Nessuno di loro busserà alle loro porte per offrire un posto di lavoro ai cassintegrati o ai loro figli? Anzi...di questa isola hanno sempre fatto e faranno sempre una colonia da sfruttare e spremere sino all'osso?
I HAVE A DREAM: vorrei vedere un giorno, negli incontri di Catania e Palermo con le strisciate il settore ospiti vuoto, con il resto delle gradinate stracolmo di cuori trepidanti per le sole squadre di casa.
Vorrei vedere youtube e tutti i social network tempestati di foto, messaggi e filmati di siciliani che tagliano a brandelli bandiere, sciarpe, poster di inter Juve e Milan ed infine si rivestono dei colori nostrani dicendo "ho scoperto la mia vera madre: la mia terra, la squadra della mia Sicilia".

Oh, yes we can !!!!!!!

 
« Ultima modifica: 06 Maggio 2013, 09:19:43 pm da cantarutti72 »
"più tifi strisciato, più sei un siciliano rinnegato !! fuckinmiju "

Offline bua

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Re:Il dilemma
« Risposta #9 il: 06 Maggio 2013, 10:43:35 pm »
In questo quadro criminale l'Udinese è arrivata per due anni consecutivi in CL, piazzandosi al quarto e al terzo posto, con buona pace delle avversarie più ricche e potenti. Ancor prima Sampdoria e Palermo si sono giocate un posto in CL testa a testa.
Al di là dell'evidene sudditanza psicologica di cui abbiamo fatto le spese per anni, credo che il primo pensiero debba essere superare i propri  limiti.
Oppure, se il circo è così marcio, meglio allora non partecipare allo spettacolo impiegando meglio le domeniche (anticipi e posticipi permettendo) fra agriturismo e letteratura o cinema, per esempio.

Consiglio a tutti di mandare a memoria questa lezione di Velasco:
http://www.youtube.com/watch?v=d6WEFjSEi3A&list=FLhhD_W8I0FXeaK9HSxlYXhA&index=1

Se si gioca meglio dell'avversario non c'è arbitro che ci può fermare, se non sporadicamente e senza conseguenze sulla nostra classifica finale.

Perdonami Bua...intanto nel volley non girano tutti gli interessi che girano nel calcio...

Poi fammi capire...lasciamo perdere Moggiopoli e scandali vari (che comunque restano molto indicativi!)..se, che so, ogni 100 qualificazioni CL ne acchiappano 2 o 3 squadre che non solo le solite 3 + 2..è segno questo calcio funziona bene così com'è e chi dice il contrario, nella peggiore delle ipotesi, fa vittimismo e nella migliore, non sa quel che dice?

Per inciso...infine...che il nostro Catania non è ancora maturo per certi traguardi lo dico anche io e senza bisogno di vedere scempi come quelli visti al Massimino con la Juve o a San Siro con il Milan...

Ciao

Io parlo di mentalità, non paragano certo il mondo del volley con quello del calcio.
Ripeto, se è tutto marcio lo sono anche i comprimari, non solo i protagonisti.
Poi chi arriva davanti in classifica 99 volte su 100 è più forte. Nel caso delle singole partite, però, le presunte "grandi " spesso hanno bisogno dell'aiutino per uscire indenni, e sfortunatamente per noi lo trovano.
Detto questo, se si facessero un campionato a sei io sarei felicissimo di giocarmi un campioanto parallelo con le altre 14.
Però allo stadio saremmo il 3000...

Offline occasionale rosanero

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Re:Il dilemma
« Risposta #10 il: 07 Maggio 2013, 10:52:23 am »

Per Luis: Alt....premesso che Zamparini ha praticamente solo difetti, solo per onore di verità ti devo ricordare che lui è odiato dal sistema perchè ha alzato la voce anche su cui non era direttamente coinvolto il Palermo, contro il controllo di Galliani per la Lega...ed anzi si è pure lamentato perché si aspettava di essere spalleggiato da Pulvirenti e De Laurentis. RIPETO NON PER DIFENDERE L'INDIFENDIBILE.....MA SOLO PER DOVERE DI CRONACA.

Detto questo non concordo (è raro ma accade) con Bua.....anzi i casi che lui cita sono la classica eccezione che conferma la regola. Ricordo che nella lotta champions tra la Samp ed il Palermo i rosa erano in vantaggio ma ci fu un risultato più che clamoroso (soprattutto per come si sviluppo la partita) e cioè che i blucerchiati andarono a vincere a Roma....(salvo scoprire di interessi comuni tra Garrone ed i Sensi).

E cmq ribadisco con la mente, con la logica il calcio di alto livello è morto......l'ultimo ricordo che mi rimane è quello del ex super Genoano Sculli che segna il goal del 2 a 1 per il Pescara, rischiando di inficiare l'inciucino che prevedeva non solo che il Genoa vincesse ma che superasse per differenza reti il Palermo, e non si limita a non esultare ma addirittura chiede scusa alla curva Genoana........ 8|......un altro ricordo e chiudo...Lazio a rischio retrocessione ultima di campionato il Palermo vince 3 a 0......li abbiamo fatti pareggiare 3 a 3 sedendoci letteralmente in campo VERGOGNOSO!!!

Offline Giovanni (Roma)

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Re:Il dilemma
« Risposta #11 il: 07 Maggio 2013, 10:58:40 am »

...Ricordo che nella lotta champions tra la Samp ed il Palermo i rosa erano in vantaggio ma ci fu un risultato più che clamoroso (soprattutto per come si sviluppo la partita) e cioè che i blucerchiati andarono a vincere a Roma....(salvo scoprire di interessi comuni tra Garrone ed i Sensi).


Avranno avuti interessi comuni e tutto quello che ti pare...ma in quel secondo tempo i giallozzozzi persero uno scudetto !!!

Offline bua

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Re:Il dilemma
« Risposta #12 il: 07 Maggio 2013, 11:46:17 am »

Per Luis: Alt....premesso che Zamparini ha praticamente solo difetti, solo per onore di verità ti devo ricordare che lui è odiato dal sistema perchè ha alzato la voce anche su cui non era direttamente coinvolto il Palermo, contro il controllo di Galliani per la Lega...ed anzi si è pure lamentato perché si aspettava di essere spalleggiato da Pulvirenti e De Laurentis. RIPETO NON PER DIFENDERE L'INDIFENDIBILE.....MA SOLO PER DOVERE DI CRONACA.

Detto questo non concordo (è raro ma accade) con Bua.....anzi i casi che lui cita sono la classica eccezione che conferma la regola. Ricordo che nella lotta champions tra la Samp ed il Palermo i rosa erano in vantaggio ma ci fu un risultato più che clamoroso (soprattutto per come si sviluppo la partita) e cioè che i blucerchiati andarono a vincere a Roma....(salvo scoprire di interessi comuni tra Garrone ed i Sensi).

E cmq ribadisco con la mente, con la logica il calcio di alto livello è morto......l'ultimo ricordo che mi rimane è quello del ex super Genoano Sculli che segna il goal del 2 a 1 per il Pescara, rischiando di inficiare l'inciucino che prevedeva non solo che il Genoa vincesse ma che superasse per differenza reti il Palermo, e non si limita a non esultare ma addirittura chiede scusa alla curva Genoana........ 8|......un altro ricordo e chiudo...Lazio a rischio retrocessione ultima di campionato il Palermo vince 3 a 0......li abbiamo fatti pareggiare 3 a 3 sedendoci letteralmente in campo VERGOGNOSO!!!

Ma dai! La Roma era in corsa per lo scudetto, figurati se doveva fare il favore ai Garrone. Bastava poi battere la Samp nello scontro diretto per festeggiare.
Poi l'Udinese c'è riuscita due volte ad andare in CL, non so quale potere possa avere una società del genere.
Inoltre Sculli è stato al Genoa per un sacco di tempo, è ovvio che chiedesse scusa per il gol (malcostume tutto italiano). Fra l'altro il quarto lo hanno fatto al 70', già che c'erano potevano farne sei o sette, visto che con una sconfitta la differrenza reti tornerebbe a sfavore.
Ricordo che il Pescara ha fatto due punti nel girone di ritorno, uno a Palermo.
Il calendario purtroppo ha un peso per chi resta impelagato nelle zone basse, ricordo che noi ci siamo dovuti giocare lo spareggio con il Chievo perché il Milan e la Lazio, terza e quarta forza del torneo, andarono incontro a sconfitte annunciae sui campi di Reggina e Siena. L'anno dopo fummo ricompensati con la Roma, ma se Livorno-Empoli fosse stata una partita vera sicuramente non avremmo avuto bisogno di aiuti.

Tutto dipende dalla mentalità (sebbene anche il City lo scorso anno vinse il titolo nel recupero perché l'avversario seppe di essere salvo): non ci sono play-off e play-out che tengano e succedono in tutte le categorie. A momenti ci si lamenta quando le squadre senza obiettivi si giocano le partite di fine stagione...

In tutto questo potete dirci grazie visto che abbiamo battuto il Siena e il Genoa due volte!
La classifica finale difficilmente mente e con tutto il rispetto, non credo che il Genoa (al momento) meriti più del Palermo la retrocessione. Per mesi avete cantato il de profundis dei vostri beniamini e ora si scopre che se va male è perché Zamparini ha rotto troppo le palle in Lega?!

Avete tutte le possibilità di salvarvi, penso che nel palazzo non freghi a nessuno se scende il Palermo o il Genoa, sono due grandi piazze, quindi per le pay-tv è un brutto colpo, ma chiunque soccomberà potrà facilmente risalire anche grazie al paracadute finanziario.


Offline GASPARE

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Re:Il dilemma
« Risposta #13 il: 07 Maggio 2013, 12:57:55 pm »
Scusate, ma secondo me il discorso è un altro...qui, caro Bua, stai parlando di cose che, possono essere pure malcostume o antisportive, ma fanno parte del calcio giocato...i cosiddetti biscotti che, come giustamente fai notare, avvengono in tutta Europa e non solo in Italia...

Il mio fastidio nasce dalla sperequazione economica che si pretende ci debba essere all'interno del sistema...e, dunque, di società che ritengono, senza pudore a confessarlo pubblicamente (basti sentire parlare un Galliani o un Conte qualsiasi!), di dover vincere sempre e con qualunque mezzo perchè hanno speso tanto e non perchè sono più brave in campo dell'avversario...

Sono d'accordo con Occasionale...l'esempio Udinese, che reiteri, caro Bua è solo l'eccezione che conferma questa regola...è ovvio che non abbia alcun potere: ogni tanto qualche mollica da tavola la devi far cadere, affinchè il cane ti lasci mangiare in pace...  ;-)

Credo che avrai abbastanza anni da ricordarti l'ultima provinciale che riuscì a vincere uno scudetto in Italia...il Verona...e tutto quello che successe dopo...dall'abolizione immediata del sorteggio arbitrale integrato (perchè non si potevano controllare gli arbitri!) al fallimento del Verona stesso...

Dai...tutto questo non ha nulla a che fare con la nostra, pur vera, mancanza di senso della sportività...
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Offline occasionale rosanero

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Re:Il dilemma
« Risposta #14 il: 07 Maggio 2013, 02:55:16 pm »
Precisazioni: Non ho detto che il Genoa merita di retrocedere più del Palermo.......ma ho detto che per la squadra che ha torvarsi in questa posizione significa che se la sono sguazzariata di brutto.
Quindi noi meritiamo perché siamo dei volenterosi mediocri, il Genoa lo merita perché sono degli ottimi giocatori svogliati e poco professionali.
Concludendo il Palermo non va in serie B perché gli aribitri vogliono Zamparini fuori dalle palle, il Palermo va in serie B perché la squadra e la società lo meritano e perché il sussulto finale è stato sistematicamente sopito da rigori non dati o rigori generosi o metri di giudizio diversi tra l'avversario e i rosa.

E cmq non c'e' dubbio che si fa molta fatica a seguire uno sport dove è forte la sensazione che ci sia un concentrato del peggio del mal costume Italiano.