Senza alcuna intenzione di far polemica, ma con la ferma volontà di riflettere.
Colgo lo spunto per quanto espresso da Diegos e Templare.
Amici Forumisti,
non credo che ciò che accade oggi nello sport in genere, possa passare inosservato.
La morte di Morosini, nel totale rispetto verso un evento così duro e shockante, getta ombre sull' operato, dietro le quinte di un palcoscenico, quello sportivo, che nella lealtà delle prestazioni fisiche dell' uomo ha il suo cardine.
Dal ciclismo, passando dall' atletica, fino al calcio, di eventi strani ne accadono sempre più spesso.
SLA, infarti, morti improvvise, ischemie cerebrali... non sono eventi comuni nella fascia di età colpita.
Se aggiungiamo che gli atleti sono attentamente controllati, per le prestazioni sotto sforzo, il quadro appare sempre più inquietante.
Si va dai farmaci, alla "ispissatio sanguinis", alle trasfusioni... cioè, o si usano farmaci che aumentano la prestazione muscolare (anabolizzanti e varie), o farmaci come la famigerata eritropoietina (nata per far aumentare il numero dei globuli rossi (ispissatio sanguinis= ispessimento del sangue) ai malati di rene e sfruttata abusivamente e maldestramente sugli atleti, soprattutto ciclisti, per aumentare la quantità di globuli rossi e, quindi, ossigeno) al prelievo del proprio sangue, che conservato, viene trasfuso allo stesso sportivo per aumentarne la disponibilità di ossigeno.
Vi descrivo cosa avveniva, ad esempio, con l' uso della eritropoietina... ed è la cosa che mi ha sconvolto di più.
Ragazzi, non più che ventenni, che praticavano ciclismo, venivano sottoposti a trattamenti con eritropoietina; come ho detto l' aumento dei globuli rossi, porta ad un aumento della densità del sangue. Di notte la frequenza cardiaca fisiologicamente diminuisce e la circolazione del sangue rallenta.... in un soggetto che ha un numero di globuli rossi molto alti, la circolazione rallenta di più ed il rischio di fare delle trombosi diffuse (cioè, che il sangue coagulando, occluda delle arterie) è molto alto. Bene, questi ragazzi erano costretti a dormire la notte, collegati ad un frequenzimetro cardiaco, che metteva in funzione un allarme sonoro, qualora la frequenza cardiaca scendeva sotto un valore soglia, per svegliare il ragazzo, che doveva mettersi immediatamente a pedalare per far salire subito la frequenza cardiaca e far ripartire la circolazione.
Vi rendete conto? Non siamo nella fantascienza o in un lager nazista, siamo nel nostro mondo e nella nostra era. Eppure accadeva.
Bisogna tener presente che un medico, quando somministra un farmaco, usa una sostanza che conosce poco, in un organismo che conosce ancora meno.
Se un farmaco, dopo innumerevoli test, viene usato per un certo scopo, immaginate bene, cosa può accadere quando viene usato per scopi che non sono stati testati.
Le malattie sospette e gli eventi strani che accadono nel mondo dello sport, gettano ombra sull' operato dietro le quinte.
Quanti atleti sono stati accusati e condannati per doping? Tanti.
Quanti atleti non sono stati scoperti ed hanno avuto danni irreversibili, che nessuno sa? Tanti.
Ultimo ad accusare una strana patologia è Battistuta.
Certo, è un po' pretestuoso affermare che tanti danni possano essere fatti dal presunto abuso di farmaci, ma...
Tornando alle speculazioni sulla morte di un atleta... nessuno di noi ci specula... si rimane sgomenti.
Si, sgomenti per come possa accadere... già è innaturale pensare alla morte di un ragazzo di 25 anni, atleta e, quindi, sano... se, poi, pensi che sono anche controllati...
La speculazione, semmai, la vedo in tutte quelle testate giornalistiche che spostano l' interesse sul ritardo dell' arrivo dell' ambulanza.
Quella è informazione che specula per montare polemiche e distogliere dalla riflessione... cioè, ti spingo da una parte, per non farti andare dall' altra.
Certo, un' auto che blocca l' uscita di sicurezza è una cosa deplorevole, che non deve assolutamente accadere, ma dire che sia morto per un minuto di ritardo...
Nemmeno dentro gli ospedali puoi impedire certi eventi, figurati in uno stadio.
Oggi tante testate giornalistiche, di stampa e di tv, sollevano la polemica sul ritardo dei soccorsi...
Io sollevo la polemica sul perchè. E non ci speculo.
Chi ci specula sono, semmai, le società sportive, i medici disonesti e corrotti, coloro che sanno e non denunciano e la stampa che non è imparziale.
Ma questa è l' Italia di oggi...