Se e' vero che, a volte, la vendetta e' come un piatto che puo'essere consumato freddo, i leccesi ce lo hanno servito come meglio non potevano.La storia si e' ripetuta a parti invertite, con la differenza che noi allora meritavamo quantomeno il pareggio, mentre loro si sono arrangiati portando a casa l'intera posta in palio.
Misteri del calcio? e perche' no!
Analizzando la partita, al di la' degli eroori che si commettono in tutti gli incontri di calcio e senza scomodare Freud e i comportamenti degli uomini, mi pare chiaro che sul taccuino della partita e' annotato che il Catania fino all'88esimo era in vantaggio ed aveva ampiamente confermato fin la' di meritare il risultato.Nulla questio che, se ancora per due minuti si manteneva quel risultato, oggi saremmo qui ad esaltare l'ennesima prova di bel gioco e di carattere degli uomini di Montella.Ora e' facile addossare la colpa alla societa' perche' non ha provveduto al completamento della rosa con l'acquisto di altri difensori, che alla bisogna avrebbero fatto rifiatare i compagni di ruolo.Come e' facile puntare il dito sulle scelte o sulle sostituzioni dell'allenatore etneo. E come ancora e' piu facile parlare di concentrazione o di maturita' non raggiunta.Tanto qual'e' la controprova ? I calciofili dicono sempre che fanno testo i risultati
e sono essi che ci fanno avviluppare su teorie sorrette solo dai numeri.E tutti gli altri elementi che concorrono ?
Ricchiuti?
ma ch' iava fari Ricchiuti quando proprio da sinistra arrivavano i maggiori pericoli portati da Muriel e compagni !?!
Cari compagni di maglia e di passione,permettetemi di fare una divagazione OT.
Credo, come a molti di voi , che nei successi delle squadre c'e' una molteplice combinazione di fattori incidenti che spesso ne determinano il risultato.
Nelle squadre che vanno per la maggiore possiamo cosi riassumerle :capacita' fisico-tecniche e caratteriali , piu' la componente di favori derivanti dalla copertura del "palazzo" e dalla sudditanza della classe arbitrale e, infine, la componente fortuna.
Nelle squadre tipo il Catania o il Palermo,per non andare troppo lontano,che non godono dei favori del palazzo ne di quelli degli arbitri, la componente fortuna gioca un ruolo importante per raggiungere ,se non gli stessi risultati delle grandi, ma quanto meno raggiungere quei minimi risultati corrispondenti al valore tecnico della squadra.Va da se' che quando cade il presupposto fortuna-fato,le stelle ti sono contro e la ruota gira all'incontrario si puo' benissimo incappare in giornate storte dove tutto ti va male e non sai dare a loro una spiegazione tecnica .
Per questo oggi dico che evocare dietrologie e muovere accuse a chicchessia, a questo punto, non serve a nessuno.Meno che alla squadra,all'allenatore e alla societa'.
Ieri sera ho ammirato il trio li' davanti fare mirabilie:spettacolo di calcio allo stato puro.Hanno menato la danza per piu' di un'ora deliziandoci con un gioco fluido e pregevole, nonostante il mezzo servizio/defezione di Almiron, hanno creato occasioni da gol a iosa e non sfruttate per una inezia ( ah..
su traseva du pallunettu di Barrientos...allura si ca ci vulevunu assai picciuli ).
I due laterali Motta e Marchese con il loro andirivieni sulla fascia di loro competenza hanno lasciato un solco sul terreno del Massimino e si sono meritati l'applauso di tutti.
Credo che a noi non e' mancato ne gioco ne concentrazione ma, forse come spesso ci succede,pecchiamo in generosita'e concediamo qualche regalo di troppo all'avversario.I gol li abbiamo presi in contropiede e in circostanze e in particolari sfortunati che ci hanno visto sbilanciati in avanti. Sul primo gol (Izco e Motta?) e sul secondo,sempre in contropiede, un'errato controllo di Muriel consente al compagno di tirare in porta sul povero Lodi improvvisatosi portiere dopa la nefasta espulsione di Carrizo.E' il nostro atteggiamento sempre offensivo a determinare gli errori, che,pero', possono essere eliminati con i correttivi che la societa' sapra' apportare dal prossimo camponato.
Personalmente non mi sento di addossare croci e colpe a nessuno. La sconfitta ,con una buona dose di fatalismo, l'ho messa nella casella degli imprevisti che, per natura di cose devono succedere e che nonostante tu ti possa prodicare che non si verifichino, succedono lo stesso.