E certo...è sempre colpa della società...di Maxi Lopez...del tempo...do Signuri...
Nostra mai!
Fiuguriamoci...sempre assolti per insufficienza di prova!
Di iniziare a crescere culturalmente...di scrollarci di dosso certo ottuso nonchè ridicolo provincialismo (che è poi lo stesso misero di quei "catanesi" che quando si trovano fuori per farsi accettare fanno gli interisti...gli juventini!) ...di giudicare i giocatori da quello che esprimono in campo e non dai curriculum...di evitare di lagnarsi quando un dirigente dice che portare giocatori di nome a Catania potrebbe essere controproducente...quello mai, mi raccomando!
Troviamoci sempre un nemico da abbattere e mai farsi un piccolo esamino di coscienza
Gaspare, perdonami, ti riferisci a cosa? Al fatto che Lopez sia un buon calciatore? Al fatto che si sia detto che è stata una delle migliore punte che abbiamo avuto a Catania? Non credo si possa smentire.
Sul fatto che Lopez si sia rifiutato di giocare come sa perchè a Catania, nutro i miei dubbi, a meno che non sia così stupido da abbassare la sua "quota" mercato con prestazioni volutamente al di sotto delle sue capacità. Io credo che sia stato vittima di se stesso e del suo ego. Ma queste sono considerazioni mie.
Del resto, se Lopez si è prostrato così ai piedi del Milan, dovrà aspettarsi qualsiasi cosa, quando lo acquisiranno definitivamente, se lo acquisiranno, oppure, se a giugno ritornerà in possesso del Catania, saprà certamente che verrà contestato, come è giusto che sia.
Prostrarsi ai piedi di qualcuno credo che non sia mai conveniente... si sarà sempre alla mercè di questo "qualcuno" .
La differenza che Lopez dovrebbe comprendere è che Tevez non si è prostrato... il Milan si è "azzerbinato" ai suoi piedi...
Così come Lo Monaco, quando acquistò Lopez, che dichiarò di star sognando... di non credere ai fatti... di averlo rinchiuso, per timore che qualcuno potesse agganciarlo, in un albergo di Taormina per tre giorni....
Questo, una persona scaltra come Lo Monaco, non doveva nè farlo, nè dichiararlo...
proprio per non avere un atteggiamento o un pensiero da "provinciali".