Solo un grandissimo applauso a squadra e allenatore.
Senza Barreto, Della Rocca, Pinilla e Miccoli, senza Hernandez dopo venti minuti (e chissà per quanto tempo ancora) e con Migliaccio ferito alla testa, Mangia si é inventato una specie di 4-3-3 senza punte di ruolo, con Ilicic centrale, Zahavi a sinistra ed il giovanissimo Lores (al debutto assoluto) sulla destra, schema che non ha dato punti di riferimento al Bologna, che è tutt'altro che una squadra da retrocessione (anche se in questo campionato il livello è molto simile per tutte, tendente al basso), quadrata e ben organizzata.
Oltretutto è stata un'importante prova di fiducia da parte dei giocatori nei confronti di Mangia, in una settimana in cui era successo di tutto ed in cui tutti eravamo convinti che il destino dell'allenatore dipendesse fortemente dall'esito di questa gara. Risultati e risultati, a Palermo è questa l'unica ricetta per vivere la panchina in uno stato di relativa tranquillità.
Tre gol a zero, uno su ottimo schema di calcio d'angolo, gli altri due in contropiede e la cosa rappresenta veramente un mistero da lasciare interdetto pure uno specialista come Mariello Prapapappo... ma come fa una squadra con questi contropiedisti, tecnici e velocissimi, a non avere segnato nemmeno un gol in cinque trasferte? Illogicità del calcio, non credo ci siano altre spiegazioni.
Singoli: Ilicic (finalmente) e Migliaccio straordinari, Silvestre un gigante in difesa e oggi pure in attacco, Balzaretti in ripresa, Acquah una forza della natura, bene tutti gli altri con una citazione particolare per Lores: ha ecceduto qualche volta nel dribbling, ma i numeri ce li ha eccome e l'assist di quaranta metri per il terzo gol di Ilicic è stata la più evidente di tante buone giocate effettuate.
Adesso una settimana di sosta e quindici giorni prima della trasferta a Torino (dove, record assoluto italiano, vinciamo da tre anni consecutivi...) per recuperare almeno Pinilla e Miccoli. Per Hernandez ho come l'impressione che dovremo aspettare l'anno nuovo per rivederlo in campo. Peccato.