Lo ripeto anch'io ... Lanzafame, Lanzafame, solo e sempre Lanzafame, e basta, dai
Il ragazzo non è un presuntuoso, ha si una faccia inca22@ta, che trae in inganno, dovreste vederlo in allenamento la voglia e l'attenzione che ci mette nel seguire le indicazioni del mister. Nell'immaginario collettivo Lanzafame è un bullo, uno "ca i scippa re manu", ma dico, vi siete accorti che i primi ad alzare i toni sono stati, in due distinte partite, Bellusci e poi Ricchiuti? Nell'immaginario collettivo, in questa partita ha pagato lui per tutti (per me insieme ad un altro che, al contrario, gioca almeno nel suo ruolo), ma non gli si concede l'attenuante che non ha il passo ne le competenze per seguire un campione da dietro estirpandogli la palla senza commetter fallo, e questo dobbiamo tenerlo bene a mente.
Di fatto poi, nessuno lo cita per l'unica cosa buona che aveva prodotto nel momento buono del Catania quando gli etnei avevano saputo reagire allo strapotere rossonero, ovvero quel traversone eccellente da fondo campo che - intercettato dal consapevole (e colpevole) braccio sinistro di Zambrotta - ancora grida vendetta per il rigone non concesso, che di certo avrebbe offerto una diversa
chance al Catania, quanto meno nel risultato finale!
E quello dovrebbe fare Lanzafame, dimostrando che non è poi già scritto il suo destino di fare la spola tra panchina e tribuna, quello è il suo ruolo, forse qualcosa ha imparato dalle prime uscite in campionato, dove certo non era da sufficienza, ma nemmeno da ... macellare.
Anducarro ...
, cosa c'entrano Polito e Pantanelli (cui sempre, nel bene e nel male, dobbiamo due super-parate nell'ultima decisiva partita contro il Chievo, non dimenticatelo!!), noi stiamo parlando di un portiere vincitore di una coppa Libertadores e nazionale albiceleste che sta tradendo nettamente le attese. Un portiere con tali credenziali dovrebbe assicurare un suo bottino personale di 3-4-5 punti, necessari alla salvezza (ma anche ambizioni) di una squadra come il Catania.
Ma quello che mi stupisce di più, oltre le sue "doti naturali" nel deviare i palloni in tuffo con i polsi e catturare i tiri "telefonati" con un movimento dei guantoni dall'alto verso il basso, è il suo rimanere impassibile dopo un gol subito, prono verso il terreno, mai uno scatto, un grido di rabbia, un'insulto ad un difensore reo di avere sbagliato posizione o taglio, niente di niente.
Dovreste vedere il portierino della Primavera, Messina, quel ragazzo è un campioncino in erba (a parte che è preparato dal "Condor" Condorelli), parate importanti, autorevolezza nella gestione del reparto, uscite, urla per rassicurare i compagni di una palla che diventa sua preda.
Cambiando discorso, ho letto che qualcuno (forse Giovanni) chiedeva degli altri componenti la rosa ... Ledesma, Llama e Paglialunga erano già pronti, ma i primi due devono certo accumulare minutaggio nelle gambe, mentre il terzo - come spesso nelle ultime settimane - ha giocato nella Primavera al centro della mediana, mettendoci il suo piede nelle azioni di tre delle cinque segnature complessive con cui i ragazzi hanno liquidato il Crotone. Lo stile del giovane argentino, che certamente verrà buono al mister, è a metà fra l'interdizione pura alla Carboni e la tecnica e la qualità di Lodi ed Almiron. Alvarez e Biagianti invece saranno certamente disponibili nel corso di questi giorni. Restano ai box solo Suazo e naturalmente Izco.