Grazie per la risposta. Quanto a Lanzafame era insieme a Giovinco una delle punte di diamante della Primavera Juventus che ci beffò un paio di volte in semifinale (scudetto e coppa Italia). Arrivò da noi con grandi aspettative, era pure titolare dell'Under 21, poi non so cosa successe, ma non convinse con Colantuono, malgrado quell'anno il 4-3-3 fosse lo schema di base, nella settimana fra esonero del pelato e subentro di Ballardini andò in prestito in B al Bari e da allora ogni anno fu un ripetersi di comproprietà rinnovate e susseguenti prestiti.
Visto pochissimo a Palermo, ma non vuol dire niente, perchè ci sono stati giocatori tipo Munari, di cui io non ho mai condiviso il frettoloso accantonamento, che hanno seguito una trafila simile, nel senso che il Palermo non vi ha mai creduto. Secondo me più un problema di testa (serenità magari) che di piedi. Ma la testa é fondamentale per giocare a certi livelli, altrimenti Bovo, con quei piedi, sarebbe stato il nuovo Scirea...
Per questo ho la cattiva abitudine di giudicare i giocatori in campo...nelle partite vere (ma non alla prima o alla seconda!)...di stagione in stagione (tanto che considero il 90% dei giocatori delle "scommesse" nome o non nome!) e di fregarmene dei curriculum, palmares e pedigree vari...
Carusi...il calcio non è matematica. Sarà un luogo comune, ma è così!
Del resto me frati Marco, che è un
vecio da stadio come me, sa che la storia del Catania è costellata di "certezze" che si sono rivelate bidoni e "scommesse" fenomeni...
La storia di Lanzafame mi piace pensarla come quella di Paolucci...che come Davide ha fatto la pallina da ping pong prima di trovare al momento unica realizzazione della sua pur giovane e breve carriera a Catania...
Ciao