... possiamo stare qui a discutere fino a domani trovando le varie cause che influiscono sul problema...ma quello che non accetto, e che mi sembra una vera bestialità un pò razzista, é che siano "i catanesi" etnicamente diversi dagli altri....in questo senso peggiori...quelli che non vanno allo stadio...quelli della caricatura di Gaspare (come se esistessero solo a Catania..oppure..peggio..come se il 90% dei catanesi fosse quella macchetta descritta dal nostro amico forumista), mentre quelli che vivono a decine o centinaia di kilometri da Catania siano migliori...un misto di svedesi, inglesi e tedeschi che appaiono quando varchi il confine della provincia...una teoria talmente strampalata da giocarsela con quella di Lombroso....una bella lotta....
Fanta, intervengo perchè io sono residente a 100 chilometri e non mi sento nè svedese, nè inglese, nè tedesco; sono catanese con un amore infinito verso la mia città e le mie radici e, per questo motivo, critico i miei concittadini, perchè, ribadisco l' "amor proprio" è un concetto sconosciuto in città. Fra l' altro, ho vissuto diversi anni all' estero e, ti assicuro e GIPPI' lo può confermare, che quando vivi all' estero, se hai sale in zucca e sei aperto mentalmente, parti da italiano e ritortorni da italianissimo. Vorresti che tutto ciò che di meglio c'è fuori, venga fatto anche nella tua città. Percfhè il paragone con altre realtà italiane ed europee non regge e ci si rende conto che basta poco, o meglio, basta volerlo, per farlo.
Lo strato socio-culturale catanese è standardizzato, stagnante e autolesionista, dagli anni 70 in poi, da quando, cioè la mafia prese pieno possesso di tutto ciò che di buono esisteva a Catania, da quando chi voleva vivere in modo degno era costretto ad andar via. Da quel momento a catania non si è provata più vergogna. tutto è divenuto silenziosamente lecito e strutturale. L' illecito, in tutti i sensi, è divenuto lecito, a partire dai politici che, vista la sede della nostra discussione, hanno attaccato la Società perchè volevano gli abbonamenti gratis, a finiore al "cretino storico" della tribuna B, che vanta proprietà territoriali ed egemonia all' interno dello stadio, a danno di chii ha pagato il biglietto. Tu lo trovi normale tutto questo?
Per non parlare dei fenomeni sociali, accettati da tutti come attitudine normale, come i parcheggiatori abusivi, i venditori di numeri eliminacode negli uffici pubblici, i venditori ambulanti abusivi nel bel mezzo della carreggiata, ai barbecue allestiti in mezzo agli scarichi delle auto e... dulcis in fundo, alle possibili pistolettate in pieno centro. Tu lo trovi normale? Trovi razzista denunciare e indignarsi per tutto ciò? Catania è una città, e lo dico con le lacrime, che cade a pezzi, dove regna il caos totale e la gente vive in una bolgia dantesca.
La cosa strana qual' è? Che chi cerca di fare una cosa pulita, gestita per bene, come, oggi Pulvirenti e Lo Monaco, per rimanere in tema, viene criticata ed insultata... da parte di una buona fetta di cittadinanza... cieca e dissoluta. ma i cori "direttore pezzo di m.e.r.d.a, allo stadio, li hai dimenticati? Perchè avvenivano? Perchè, forse, non dava più i biglietti ai capibanda che, puntualmente, li rivendevano ai danni della Società? O perchè ai politici ed il resto dei lestofanti, non veniva più garantito il posto in tribuna A?
Fanta, ricordati, che il catanese che va in giro in Italia o in Europa in vacanza, quando è fuori la cartaccia da buttare la conserva nelle tasche, l' auto la sistema scrupolosamente nel parcheggio a pagamento e fa diligentemente la fila per fruire di un servizio.
Quando ritorna a Catania, butta il sacchetto della sapzzatura nel primo angolo che trova, a qualsiasi ore, lascia la macchina in tripla fila e litiga con il vigile che gli fischia e per pagare un bollettino alla posta cerca l' amico per non fare la fila. Questa è la filosofia che regola catania, con il benìstare dei catanesi. e adesso dammi del visionario... o del razzista se vuoi.
Ti garantisco che il mio è vivo dolore, null' altro.