Analisi di mezzanotte.
L'entusiasmo del popolo rosanero dallo scorso febbraio é andato sulle montagne russe: picchi altissimi dopo la vittoria esterna col Lecce, brusca discesa dopo lo 0-7 e l'esonero di Rossi con costante picchiata nel breve periodo di Cosmi, poi la ripresa, il massimo storico di sempre, direi, con la finale di coppa, quindi un'altra discesa vertiginosa dopo l'esonero di Rossi e la consapevolezza che Pastore sarebbe andato via.
Zamparini, secondo me, ha sottovalutato il forte impatto mediatico che ha creato il suo muro contro muro, quasi ostracismo, verso Delio Rossi, in cui la stragrande maggioranza della gente vedeva una garanzia di serietà e di continuità tecnica che di fatto strideva con la storia ormai ben conosciuta del presidente. Se Zamparini sparava parlando di CL e Rossi buttava acqua sul fuoco, la gente stava dalla parte dell'allenatore, perchè nel suo parlare poco non lo faceva mai a vanvera ed era molto più credibile.
Zamparini non ci ha pensato due volte a spalare quintali di melma sul suo allenatore, accusandolo di deficienze tattiche difensive, di presunzione, di incomunicabilità, di essere "uno convinto di avere inventato il calcio" e la gente stava a sentire e masticava amaro. Alla fine le due parti si sono separate com'era logico che fosse e Zamparini ha puntato tutto su Pioli.
Questo turno di EL era un importante bivio per l'entusiasmo rosanero e per la credibilità del presidente e delle sue scelte, passarlo avrebbe voluto dire ripartire dai 28000 di una settimana fa, uscire come é accaduto in questi 180 minuti, mettendo in mostra le stesse identiche pecche difensive dello scorso anno a fronte di un gioco d'attacco che é ormai un ricordo, può invece avere effetti devastanti sul proseguimento della stagione. Da ora in poi ogni passo falso sarà accompagnato da una selva di fischi, ogni punto perso sarà un processo non verso Pioli o l'allenatore di turno, ma proprio verso Zamparini.
Il numero di abbonati é calato e non per la crisi. Basta parlare in giro con la gente per capire come la delusione sia enorme e venga espressa con gli aggettivi più vari e coloriti. Non tutto quello che si sente é vero, non tutto é così semplice come vorrebbero farlo passare alcuni, ma sta di fatto che per la prima volta in quasi dieci anni la popolarità di Zamparini sta subendo una brusca frenata e, al momento, non si vedono segni di ripresa.
Mi auguro solo che i consiglieri a lui più vicini la finiscano di fare gli yesman e gli riferiscano ciò che sta succedendo in città. Poi lui agisca di conseguenza, se crede che il problema siano sempre quattro stupidi che scrivono su internet faccia pure, viceversa si impegni subito a provare ad invertire questo trend. Perchè disaffezione, disistima, negatività non portano da nessuna parte.