Premetto anch'io che all'equazione realizzazione stadio necessariamente debbano corrispondere migliori risultati calcistici,ma e' sicuro e pacifico che producono migliori proventi derivanti anche dalle strutture in esso comprese.
Il problema dell'Ikea e della farraginosita' delle procedure previste, che da noi diventano
vincoli insuperabili, era cosa diversa da quello che accade normalmente.
I nostri politici attraverso una azione vessatoria e di ostruzionismo cercavano di inserire
tutta una serie di accordi che prevedesse ,oltre al normale e veloce iter burocratico,l'assunzione di un certo numero di lavoratori della ex Cesame nell'organico del colosso svedese, che si doveva inserire nel nostro territorio.
Praticamente,caro Garreccio,come spesso accade dalle nostre parti,quello che era compito delle istituzioni o quantomeno dell'imprenditoria locale era stato scaricato su una azienda estera, che una volta tanto volge lo sguardo verso di noi,col risultato di vedersi sfumare una opportunita' di crescita occupazionale ed economica per la citta'.
Detto quanto dice la cronaca, vorrei pero' aggiungere che la eventuale costruzione dello stadio comporterebbe, attraverso una scelta oculata e ponderata del territorio e delle attivita' che in esso venissero inserite,una riqualificazione del territorio e migliori prospettive di crescita economica.Ne consegue che,di riflesso,i risultati calcistici potrebbero essere positivamente influenzati.