Partita molto importante, come tutte, del resto. Però in questo caso affrontiamo una squadra in difficoltà, la classifica parla chiaro, quindi, le aspettative di vittoria in casa aumentano ulteriormente. Ma nessuna partita è facile, perché chi è in forma gioca bene, chi non è in forma gioca con l’obiettivo di ottenere un risultato che annulli la crisi. Insomma, bisogna mantenere la concentrazione e dimenticare che il Bari, attualmente, sia all’ultimo posto e ha una formazione ampiamente rimaneggiata tra infortunii e squalifiche.
Considerati i risultati in trasferta, tornare ad essere propositivi ed efficaci in casa è determinante.
Facciamo un breve sintesi delle ultime tre partite.
Trasferta: abbiamo pareggiato in casa della Samp e perso a Palermo, quindi, 1 punto. Devo dire che nella nostra ultima trasferta, nonostante il risultato, ho visto dei progressi in fase propositiva. A Genova abbiamo pareggiato, manifestando le note difficoltà ad avvicinarci alla porta degli avversari su azione manovrata. La Sampdoria ha fatto poco, forse meno di noi, il risultato è stato un buonissimo pareggio; e chi se ne frega della noia! A Palermo, pur giocando discretamente, abbiamo perso; semplicemente perché il Palermo non è la Sampdoria, ha un attacco con un alto potenziale di tecnica, fantasia e imprevedibilità. Infatti, con umiltà, hanno giocato alcune fasi della gara aspettando il colpo da piazzare in contropiede, a tratti difendendosi per ripartire; insomma, a mio avviso, Rossi ha preferito far ripartire la squadra, anziché subire il contropiede. Ho visto una bella partita, se si considera il livello medio attuale di spettacolarità nella nostra serie A. Per quanto riguarda le assenze di Spolli e Capuano, francamente, credo siano state poco influenti. Posto che preferisco Spolli a Terlizzi, bisogna riconoscere che Terlizzi, se mantiene la concentrazione, non è da meno. Mi è parso, infatti, che abbia fatto tanto quanto potesse garantire il pari ruolo argentino; per quanto riguarda l’assenza di Capuano rimpiazzato da Marchese, bisogna ricordare che anche Capuano in fase difensiva ha avuto le sue responsabilità in altre partite; e non credo siano errori meno plateali di quelli di Marchese. Qualcuno potrebbe dire che il sontuoso Alvarez (di cui sono un convinto tifoso) poteva essere adattato a sinistra, ma nella partita contro l’Udinese ho notato che proprio Alvarez (destro naturale) tendeva ad accentrarsi soffrendo le chiusure sulla fascia. A destra, in effetti, è tutta un’altra cosa. Semmai, si potrebbe discutere sul perché non giochi titolare a destra, ma questo è un altro discorso… Ergo, per me non è uno scandalo se Giampaolo ha schierato Marchese, aveva a disposizione un esterno sinistro e lo ha messo in campo. Tutto qui.
In casa:
abbiamo ottenuto tre punti giocando una delle partite casalinghe meno convincenti degli ultimi anni. Eppure, abbiamo vinto. Il gol è giunto semplicemente sfruttando il punto di forza attuale: gli schemi su palla inattiva, dove Lopez ha ripreso ad essere Lopez, sfruttando la sua occasione con una giocata che dimostra le sue potenzialità (in questo caso, la precisione sul gioco aereo). Per quanto riguarda il modulo, beh, è stato un passo indietro. Per quanto visto fin ora, Giampaolo, come Marino in passato, è un coach che cerca di allargare il gioco sulle fasce (negli scorsi anni, sulle fasce abbiamo visto ben poco e quel poco lo faceva Vargas...). Ed è anche per questo che contro l’Udinese il 4-3-1-2, a mio parere, ha prodotto una partita deludente, se si pensa alle buonissime prestazioni contro Bologna e Napoli. Chissà, forse era solo una fase di rodaggio, si vedrà se in futuro possa rivelarsi utile. Senza dimenticare che l’Udinese, seppur senza Di Natale, è una buonissima squadra, tecnicamente attrezzata e sostanzialmente sottovalutata. Francamente, credo che abbiamo vinto per la scarsa convinzione del loro allenatore, che ha giocato per il pareggio, fortunatamente. Ma battere l’Udinese è stato un ottimo risultato e non sarebbe stato facile nemmeno giocando bene. Infine, a mio avviso, l’unico reparto su cui Giampaolo sta sperimentando alla ricerca della quadratura è il centrocampo. E mi pare evidente.
Tirando le somme, in trasferta stiamo andando male: 0 vittorie, 2 pareggi, 4 sconfitte; 3 reti fatte, 8 subite. Cioè, 2 punti. In casa, invece: 3 vittorie, 3 pareggi. Quindi, 12 punti.
Fin ora, l’unico limite evidente è la difficoltà ad andare a rete su azione manovrata, evitando di accennare giocate prevedibili. Ma è anche vero che la squadra ha una compattezza molto solida. Se pensiamo a una squadra che deve salvarsi, abbiamo un potenziale più affidabile rispetto al recente passato (ecco perché io vedo dei buoni risultati e buone prospettive); invece, i delusi, a mio avviso, hanno ambizioni che, attualmente, sono esagerate.
(Insomma, dopo una breve assenza, il minimo che potessi fare era infliggervi questo ampio post
!)
Per quanto riguarda Catania-Bari, il modulo che preferirei è il 4-1-4-1, che diventa 4-2-3-1.