Sarò nudo e crudo perché su questo derby di Sicilia (‘nta minkkkk..
) ci sono stati d’animo che si fa finta di non vedere o si fa finta di non conoscerne l’esistenza.
Bua: sulla rilevanza dei derby a Palermo, ATTUALMENTE, vale quanto da me sostenuto non molto tempo fa; sai come la penso: per adesso, in campionato, c’è in palio qualcosa che, PER NOI, menarne vanto, inorgoglisce più di un derby vinto. E’ chiaro che un solo punto (per di più in casa) in 3 gare, fa notizia, amplificata dal fatto che la differenza di spessore tecnico (ne fa fede la classifica finale) il più delle volte è apparsa solo sul campo ma non sul tabellone. E’ facile ipotizzare una condizione di disagio, presunto, di cui i giocatori si fanno carico, lasciandosi poi andare in promesse bellicose. Io però preferirei che la mia squadra, il mio allenatore, guardassero più ai primi 4 posti della classifica, riserbandovi tutte le priorità del caso; il derby col Catania tornerà in auge, almeno qui da noi, quando non ci sarà altro di meglio su cui puntare. Anche perché oggi, l’unico utile al di là dei 3 punti è che NOI ROSANERO si eviterà di leggere prosopopee di epiche imprese, il più delle volte frutto di fortunose circostanze che di elevato spessore tecnico che s’impone e fa la differenza.
Poi, caro Bua, l’orgoglio acese, in questo forum più volte espresso da Testa Dura, avrebbe dovuto fare scuola. Immagina se per una serie di circostanze strane, fortunose, Catania e Acireale si ritrovassero avversarie in campionato. Per l’Acireale il derby diventa la partita della vita; per il Catania, questo derby, una fastidiosa presenza! Per l’Acireale, una eventuale vittoria sarebbe una gemma da custodire con cura nello scrigno privato delle cose più care. Per il Catania, una pillola amara l’eventuale sconfitta il cui retaggio nuocerebbe indubbiamente più dei tre punti che non si sono presi, come effettivamente stanno nuocendo a noi questi derby persi col Catania.
Ecco, caro Bua, con le dovute proporzioni (perché non ci sono quattro o cinque categorie di differenza ma il Palermo un gradino sopra il Catania ci sta di sicuro), Palermo-Catania è un po’ il derby Catania-Acireale a parti invertite. Davide contro Golia! Ad Acireale farebbero carte false per battere il Catania. Ma a Catania non ci perderete mica il sonno nel pensare all’Acireale. Il sonno ce lo perdete invece nel pensare di battere il Palermo, la madre di tutte le battaglie, per impreziosire un campionato, quello rossazzurro, abbastanza scarno d’obbiettivi di un certo spessore e perché nel derby, a secondo dei punti di vista, non ci sono solo i 3 punti in palio ma tutta una serie di rivendicazioni, di preminenze e di prestigi, da ridiscutere e da ristabilire. Caricatelo pure questo derby ma per conto mio penso al Catania come tu penseresti all’Acireale. Davide batté Golia e se ne parla ancora ai nostri giorni. Ma se Golia avesse vinto Davide, noi non ne avremmo mai saputo nulla. Non so se mi spiego! Con Zamparini, Miccoli, Pastore e Cassani, battere il Catania di Pulvirenti, Lopez, Biagianti e Capuano non è roba da raccontare ai propri nipotini.