Autore Topic: 14 anni senza il Cavaliere  (Letto 6272 volte)

Offline bua

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Re: 14 anni senza il Cavaliere
« Risposta #15 il: 07 Marzo 2010, 06:07:59 pm »
Si Gaspare, lo so che Marecoccio fu il predecessore di Massimino, citavo l'esempio come scarso rispetto per la nostra storia, in particolare per la frase "a quei tempi gli scudetti li vinceva la Pro Patria". Comunque è vero, ognuno è geloso dei propri tempi!

Scusami Bua...ma continuo a non riuscire a capire dove sta questa mancanza di rispetto 8| ...

il messaggio di Pulvirenti è stato, secondo la mia personalissima e modestissima opinione, indirizzato verso coloro di noi tifosi che parlano o, peggio, pretendono un piazzamento in Europa così, dall'oggi al domani...senza rendersi conto che prima di parlare di traguardi diversi dalla salvezza, una società come il Catania deve radicarsi nel calcio che conta...visto che, se ci riflettiamo con obiettività vera (e non quella pelosa di certuni!), attualmente il nostro blasone in massima serie è meno di quello dell'Empoli...

Ciao  ;-)

Si, ma negli anni '60 gli scudetti li vinceva l'Inter di Herrera, e anche le Coppe campioni. Perché sminuire l'operato del presidente onorario?
Comunque sia non era facile sta con le grandi, nememno allora.
Chi spara a zero sulla società per il gustio di farlo meriterebbe solo indifferenza.

Offline Aldo

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Re: 14 anni senza il Cavaliere
« Risposta #16 il: 13 Marzo 2010, 12:50:23 am »
Quel Catania lì...insomma...pur avendo scritto pagine di storia calcistiche prestigiose e di cui tutti noi andiamo fieri...era, praticamente, mantenuto clinicamente in vita dalla Lega calcio...con giocatori in prestito o in cerca di riscatto....non c'era una sola lira per comprare nulla!

Quel Catania, caro Gaspare, te lo dico io che me lo sono goduto, aveva le pezze al culo, non aveva i soldi delle televisioni e delle sponsorizzazioni, ma per 6 anni riuscito ad allestire, grazie ai buoni rapporti con le altre società di serie A ed alla sagacia di chi l’amministrava una squadra decente in grado di ben figurare nella categoria, passandosi lo sfizio di darci delle grandi soddisfazioni e di vedere giocare a Catania giocatori importanti come, tra gli altri, Vavassori, Cinesinho e Szymaniak, mediano titolare della nazionale tedesca. Quella società, con le pezze al culo, si è passata il piacere di andarsi a giocare a Milano, il platonico titolo di campione d’inverno. Quella società, con le pezze al culo, ha ottenuto quello che è ancora il miglior piazzamento nella storia del Catania Calcio. Quella società, con le pezze al culo, ha portato avanti una programma coerente con le sue possibilità, mantenendo, immutato lo staff tecnico per, se non ricordo male, 8 anni, due in serie B e sei in seria A.  Quella società caro Gaspare aveva sì le pezze al culo, ma si è barcamenata sempre in maniera dignitosa, senza essere mai essere clinicamente tenuta in vita dalla Lega Calcio, ma prova solo ad immaginarti se negli anni ’60, quando le trasferte si facevano in treno, quanto erano contenti a Milano che il Catania o il Palermo o il Messina giocassero in serie A.
 
Ma quello forse anche tu, come il Presidente, dirai non era calcio vero, erano i tempi in cui lo scudetto lo vinceva la Pro Patria……………
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Offline GASPARE

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Re: 14 anni senza il Cavaliere
« Risposta #17 il: 14 Marzo 2010, 08:10:30 pm »
Quel Catania lì...insomma...pur avendo scritto pagine di storia calcistiche prestigiose e di cui tutti noi andiamo fieri...era, praticamente, mantenuto clinicamente in vita dalla Lega calcio...con giocatori in prestito o in cerca di riscatto....non c'era una sola lira per comprare nulla!

Quel Catania, caro Gaspare, te lo dico io che me lo sono goduto, aveva le pezze al ***, non aveva i soldi delle televisioni e delle sponsorizzazioni, ma per 6 anni riuscito ad allestire, grazie ai buoni rapporti con le altre società di serie A ed alla sagacia di chi l’amministrava una squadra decente in grado di ben figurare nella categoria, passandosi lo sfizio di darci delle grandi soddisfazioni e di vedere giocare a Catania giocatori importanti come, tra gli altri, Vavassori, Cinesinho e Szymaniak, mediano titolare della nazionale tedesca. Quella società, con le pezze al ***, si è passata il piacere di andarsi a giocare a Milano, il platonico titolo di campione d’inverno. Quella società, con le pezze al ***, ha ottenuto quello che è ancora il miglior piazzamento nella storia del Catania Calcio. Quella società, con le pezze al ***, ha portato avanti una programma coerente con le sue possibilità, mantenendo, immutato lo staff tecnico per, se non ricordo male, 8 anni, due in serie B e sei in seria A.  Quella società caro Gaspare aveva sì le pezze al ***, ma si è barcamenata sempre in maniera dignitosa, senza essere mai essere clinicamente tenuta in vita dalla Lega Calcio, ma prova solo ad immaginarti se negli anni ’60, quando le trasferte si facevano in treno, quanto erano contenti a Milano che il Catania o il Palermo o il Messina giocassero in serie A.
 
Ma quello forse anche tu, come il Presidente, dirai non era calcio vero, erano i tempi in cui lo scudetto lo vinceva la Pro Patria……………



 8-) ...uuhm...ho capito!

Questi invece sono dei mercenari...capaci solo di spillare soldi...e non dare nulla in cambio...di portare solo mezzetacche a Catania, non i prestito per di più (scandaloso!) ma di proprietà...di non aver mai compiuto grandi imprese fra derby e strisciate varie...di non dipendere dalle grandi lobby calcistiche che di tanto in tanto gli buttano qualche mollica dal tavolo...di non programmare un futuro roseo...di non costruire nulla...ma soprattutto di avere evitato che potessimo giocarci adesso contro la Pro Patria...

Certo...è come dici tu... se sta bene a te, buona camicia a tutti  8D
Noli offendere patriam Agathae, quia ultrix iniuriarum est

Offline santopesaro

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Re: 14 anni senza il Cavaliere
« Risposta #18 il: 14 Marzo 2010, 08:55:15 pm »
Gaspare Aldo e' irrecuperabile.

Lui si e' fissato,parla di rispetto ignorando che a quel tempo non esistevano tutti questi mezzi di comunicazione che vivisezionano qualsiasi frasi o avvenimento.Sapeva solo della partita.

Ora sappiamo macari chi carta iginienica iavi Lo Monaco nel suo bagno.

E' come sempre si intepreta male solo perche' si vuole cosi'.


Offline GASPARE

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Re: 14 anni senza il Cavaliere
« Risposta #19 il: 15 Marzo 2010, 04:42:14 pm »
Per fortuna Santo...i fatti sovrastano le opinioni...

E i fatti dicono che Ignazio Marcoccio è il presidente onorario dell'odierno Calcio Catania...i Massimino sono sempre supportati nelle loro iniziative dall'attuale dirigenza...dunque, altro che, poco rispetto per il passato rossazzurro...

Personalmente ho avuto modo...e la fortuna...di scambiare qualche battuta proprio con Marcoccio...e credimi, la pensa come me...

La verità e che quando parlano Pulvirenti o Lo Monaco uno sente e capisce quello che vuole...in base alle proprie sensibilità...
Per me il rispetto verso i tifosi e la città, ad esempio...è aver ricostruito economicamente e tecnicamente in poco più di sei anni una Società che quasi non esisteva, dotandola di un'infrastruttura forse unica nel meridione d'Italia...magari per altri è legato alle parole, a che inflessione prende la voce...come ha messo il ciglio...ai veli pietosi...

Il mondo è bello perchè è vario, Santo  ;-)

Magari l'amico Aldo...fra altri 40 anni...rinfaccerà alla futura dirigenza del Catania quanto erano bravi Lo Monaco e Pulvirenti...chissà  ::) :-D

Ciao Fratello 8D
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Offline santopesaro

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Re: 14 anni senza il Cavaliere
« Risposta #20 il: 15 Marzo 2010, 07:27:54 pm »
Gaspare,Aldo(di cui mi fregio di essere amico)e' tifoso ca nnocca ma da troppa importanza a cose effimere..

Ieri il Presidente ha detto(appena finito il centro sportivo inizieremo con lo stadio)ma che cavolo pretendo da questi.

Offline Aldo

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Re: 14 anni senza il Cavaliere
« Risposta #21 il: 15 Marzo 2010, 11:30:47 pm »
Questi invece sono dei mercenari...capaci solo di spillare soldi...e non dare nulla in cambio...di portare solo mezzetacche a Catania, non i prestito per di più (scandaloso!) ma di proprietà...di non aver mai compiuto grandi imprese fra derby e strisciate varie...di non dipendere dalle grandi lobby calcistiche che di tanto in tanto gli buttano qualche mollica dal tavolo...di non programmare un futuro roseo...di non costruire nulla...ma soprattutto di avere evitato che potessimo giocarci adesso contro la Pro Patria...

Caro Gaspare queste sono le tue conclusioni, io non ho scritto nulla del genere.

Nel mio post che scaturisce da una tua frase infelice e non veritiera ... era, praticamente, mantenuto clinicamente in vita dalla Lega calcio.., ho posto solo in risalto, credo con dati di fatto da te non confutati, i meriti di quella società. Non capisco perchè per esaltare questa dirigenza si debba sminuire la nostra storia, con improbabili ed inesatti accenni alla Pro Patria o a presunti favori della Lega.

Vedi per te sicuramente, per un'ovvia questione di età, Vavassori, Rambaldelli, Biagini, Szmanyak, Calvanese, Battaglia, Biccherai, Corti, Miranda, Facchin, Grani, Danova, Prenna, ecc., solo sono nomi letti sul giornale o sui libri, per me, invece, sono emozioni ancor vivide. Chi si dimenticherà mai il coast to coast di Lampredi, con gol del 2-0, in un lontano Catania-Juventus, sotto un'acqua torrenziale come quella di venerdì? Ed il 4-0 alla Roma di Losi, con gol di Cinesinho, direttamente su corner? Oppure il gol del pareggio di Magi, contro la Juventus nell'anno della retrocessione? Questi episodi, come decine di altri, fanno parte delle mie emozioni, alla stessa stregua dei gol di Mascara, Martinez e Maxi Lopez venerdì scorso, e mi arrabbio con due zeta quando qualcuno vuoi tu, vuoi il Presidente, vuoi Santopesaro, sembrate volerli banalizzare, come se il Catania Calcio, ed il calcio a Catania, fosse nato solo dopo l'avvento dell'attuale staff societario e fosse destinato a finire con esso.

P.S. Tranquillo tra 40 anni, ma anche prima, difenderò sempre il mio Catania, quello di oggi, quello di ieri, quello di domani, da chi cercherà di sminuirne i meriti.  ;-)

FORZA CATANIA! SEMPRE.


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Offline GASPARE

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Re: 14 anni senza il Cavaliere
« Risposta #22 il: 16 Marzo 2010, 08:26:09 pm »

Nel mio post che scaturisce da una tua frase infelice e non veritiera ... era, praticamente, mantenuto clinicamente in vita dalla Lega calcio.., ho posto solo in risalto, credo con dati di fatto da te non confutati, i meriti di quella società. Non capisco perchè per esaltare questa dirigenza si debba sminuire la nostra storia, con improbabili ed inesatti accenni alla Pro Patria o a presunti favori della Lega.

Vedi per te sicuramente, per un'ovvia questione di età, Vavassori, Rambaldelli, Biagini, Szmanyak, Calvanese, Battaglia, Biccherai, Corti, Miranda, Facchin, Grani, Danova, Prenna, ecc., solo sono nomi letti sul giornale o sui libri, per me, invece, sono emozioni ancor vivide. Chi si dimenticherà mai il coast to coast di Lampredi, con gol del 2-0, in un lontano Catania-Juventus, sotto un'acqua torrenziale come quella di venerdì? Ed il 4-0 alla Roma di Losi, con gol di Cinesinho, direttamente su corner? Oppure il gol del pareggio di Magi, contro la Juventus nell'anno della retrocessione? Questi episodi, come decine di altri, fanno parte delle mie emozioni, alla stessa stregua dei gol di Mascara, Martinez e Maxi Lopez venerdì scorso, e mi arrabbio con due zeta quando qualcuno vuoi tu, vuoi il Presidente, vuoi Santopesaro, sembrate volerli banalizzare, come se il Catania Calcio, ed il calcio a Catania, fosse nato solo dopo l'avvento dell'attuale staff societario e fosse destinato a finire con esso.

P.S. Tranquillo tra 40 anni, ma anche prima, difenderò sempre il mio Catania, quello di oggi, quello di ieri, quello di domani, da chi cercherà di sminuirne i meriti.  ;-)

FORZA CATANIA! SEMPRE.



Nel 1958/59 addirittura situazione drammatica. A fronteggiarla sorge un comitato pro salvezza guidato dall'avvocato Silvestro Stazzone, che si dà un gran daffare, tiene addirittura un comizio affollatissimo in piazza Manganelli. Il Catania vincendo a Prato e a Valdagno ottenne il 16 ° posto e l’ augurata salvezza. Rispuntò alla presidenza Arturo Michisanti che aveva portato con se un tecnico slavo di nome Marianovic che ebbe poca fortuna. All'esonero di Marianovic seguì l'ingaggio del prestigioso tecnico Borel II, ex giocatore della nazionale italiana di Pozzo. Ma quest' ultimo, per la sua alterigia non legò molto con i giocatori, in particolare con Prenna e Macor. A fine stagione, nuova crisi: ci sono molti debiti. Michisanti non è più in grado di far fronte alla situazione. E allora tocca a Ignazio Marcoccio, stimata figura di sportivo e commissario del Coni, già giocatore delle giovanili del Catania sotto il fascismo, con il dirigente Michele Giuffrida, che in seguito sarà nominato  tesoriere della Lega e l' assessore allo sport Silvestro Stazzone, i quali rilevarono la società  con tutte le sue pendenze, prendendo le redini della situazione. Gli effetti si videro subito, gli stipendi furono pagati, grazie ai fondi messi a disposizione da Giuffrida, imprenditore di successo di quel tempo. Marcoccio va a Milano, si conquista la fiducia della Lega, riesce ad avere l’appoggio del Comune: il consiglio comunale vota un mutuo per sostenere Club Calcio Catania e la ricostruzione della squadra affidata a Carmelo Di Bella, già calciatore anni '40 del Catania, attuale allenatore delle giovanili.


Questo è uno stralcio che si può trovare sul sito Club CalcioCatania, uno di quei siti che ripercorrono fedelmente la storia del calcio a Catania, dalla sua fondazione (la Pro Patria 1908...guarda caso che nome ::) ) all'impresa fatta venerdì scorso...

Sicuramente Aldo sarò stato infelice in quell'espressione...ma la sostanza come puoi vedere non è che cambi molto...

Ma francamente il mio intendo non era sminuire qualcuno per esaltare qualcun'altro...io sono orgogliosissimo della nostra storia, delle nostre muddichedde e delle pezze al cu.lo...il mio intendo era solo cercare di essere quanto più oggettivo possibile....ma soprattutto far notare che ...secondo me, secondo me (ritorniamo alla questione sensibilità!)...nemmeno Pulvirenti voleva sminuire la storia di quel glorioso Catania di cui sei stato testimone...

Probabilmente anche lui avrà utilizzato, diciamo così, un immagine infelice...anche perchè in quegli anni la Pro Patria in A forse manco c'era...ma il suo intendo era quello di far capire a chi con troppa, chiamiamola, "faciloneria" (virgolettato d'obbligo, perchè sarebbe ignoranza o forse anche malafede!) minimizza, sentendosi quasi umiliato, l'obiettivo salvezza del Catania...perchè non si possono fare paragoni fra un calcio "romantico" in cui tutto sommato vincere era facile...e quello di oggi strozzato dal business ad ogni costo in cui pretende di vincere...con ogni mezzo...chi "pesa" di più...

Infine...rispondo pure a Santuzzo, ma infondo pure al tuo "P.S."
Mai messo in dubbio la "nocca" rossazzurra di Aldo...possiamo vederla in maniera completamente opposta...ma la diversità è il sale della convivenza civile e poi sai che palle avere le stesse opinioni...o finisci ca appoi pi non annoiarisi si passa u tempu pigghiannuti a cuzzati :-D :-D
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Offline Aldo

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Re: 14 anni senza il Cavaliere
« Risposta #23 il: 16 Marzo 2010, 09:10:03 pm »
E allora tocca a Ignazio Marcoccio, stimata figura di sportivo e commissario del Coni, già giocatore delle giovanili del Catania sotto il fascismo, con il dirigente Michele Giuffrida, che in seguito sarà nominato  tesoriere della Lega e l' assessore allo sport Silvestro Stazzone, i quali rilevarono la società  con tutte le sue pendenze, prendendo le redini della situazione. Gli effetti si videro subito, gli stipendi furono pagati, grazie ai fondi messi a disposizione da Giuffrida, imprenditore di successo di quel tempo. Marcoccio va a Milano, si conquista la fiducia della Lega, riesce ad avere l’appoggio del Comune: il consiglio comunale vota un mutuo per sostenere Club Calcio Catania e la ricostruzione della squadra affidata a Carmelo Di Bella, già calciatore anni '40 del Catania, attuale allenatore delle giovanili.

Perfetto Gaspare, come tu stesso scrivi la gestione Marcoccio, quella della serie A, che non ha nulla a che fare con quella Michesanti, che la precede, non ...era, praticamente, mantenuta clinicamente in vita dalla Lega calcio..., ma ha fatto tutto da sola, al limite con l'aiuto del Comune, ma mai dei palazzi romani o milanesi, che non ci hanno mai regalato nulla, tutto quello che abbiamo ottenuto, ce lo siamo sudato. Sempre.

P.S. L'ultimo campionato di serie A della Pro Patria è stato nel 1954-55, in coincidenza con il primo del Catania, quello della gestione Michesanti, poi retrocesso per illecito sportivo.  :-))

PP.SS. Tranquillo Gaspare, 'ppe cuzzati a santuzzu, mi staiu ammulannu i manu.  ::)
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