Dopo la trionfale fine del girone d'andata, è il caso di fare il punto della situazione in casa Acireale.
Peccato per l'inizio incerto (era proprio il caso di cercarsi un allenatore facente parte dei transfughi a ct in occasione del tradimento pulvirenti?), ma le ultime giornate hanno chiarito oltre ogni ragionevole dubbio che la squadra granata è assolutamente di un altro pianeta (parole de "La Sicilia") rispetto alle altre. Qualcuno potrà dire che ovviamente una città come Acireale può stare solo per caso in Promozione, ed è certamente vero. Ma non era scontato che la risalita fosse così rapida e così veemente. Molte cose d'altronde confortano: innanzitutto si è consolidata una dirigenza puramente acese, che, anche nel tratto, mostra una clamorosa discontinuità rispetto alle precedenti gestioni di filibustieri forestieri; secondariamente, il pubblico è rimasto fedele ai colori granata, alla faccia di chi credeva che sarebbe andato ad affollare il cibali, sia pure per "cucchiare", e ha mostrato un attaccamento alla maglia persino commovente, realizzando vere e proprie invasioni in trasferta e riempiendo il Tupparello come da tempo non accadeva (ci eravamo forse un po' imborghesiti); poi, la squadra sembra, almeno in alcuni reparti, già attrezzata adeguatamente per affrontare campionati maggiori che potremmo (ovviamente il dubitativo è solo per scaramanzia) affrontare nei prossimi anni.
Tutto bene, quindi: stiamo tornando. D'altronde sono proprio i campionati professionistici ad aver perso qualcosa per l'assenza del glorioso Acireale (un tempo il mitico Acquapozzillo): lo riavranno a breve.
N.B. Aci Reale è un altro modo di scrivere (non ufficiale ma forse tecnicamente più corretto) Acireale. D'altronde, come anche elephant dovrebbe sapere, il vero nome è Aci, cui fu aggiunto Reale quando riscattò la propria libertà e divenne città libera, sottoposta solo al Re.
Ancora poco prima dell'unità d'Italia il nome corrente era Aci Reale (a volte col trattino). Lo leggo, ad esempio, in un numero del "Poliorama Pittoresco" del 1844, storico foglio di illustrazione del Regno delle Due Sicilie, che presenta un servizio dedicato ai due distretti (leggi province) di Aci Reale e Catania (tra l'altro con significative differenze nel commento, a favore di Aci)