Allenare a Palermo è molto difficile perché:
1) Pubblico esigente perché "viziato" da Sensi, prima e da Zamparini, poi. I motivi di tali attenzioni? Li sanno loro e qualcun altro Palermitano più "accorto"! Mi sento solo di dire che, sicuramente, la beneficenza non rientra tra le alternative possibili.
2) Giocatori di un certo livello e qualità che, proprio per i loro meriti calcistici "se la sentono" un tantinello. O riesci a essere con loro o sei contro di loro e, quindi, già fuori!
3) Zamparini non può parlare come qualcun altro "dell'altra sponda", perché non essendo Palermitano, se facesse determinate affermazioni simili a quelle rilasciate dall'A.D. del Catania, tanto per dirne uno, verrebbe prontamente preso a ... dagli amici palermitani. Quindi deve "necessariamente" accontentare la Piazza per tenersela buona. E proprio non si può dire che gli amici palermitani abbiano mai amato Zenga....
4) varie ed eventuali, sulle quali ci sarebbe molto da disquisire ma per motivi, per così dire "logistici" è meglio evitare...!
Zenga a Catania era l'uomo giusto al posto giusto e se fosse rimasto, come ha giustamente ribadito l'A.D. che in materia calcistica la sa sicuramente lunga, onorando il suo contratto, avrebbe potuto ottenere tanto con poco e l'anno prossimo, di diritto avrebbe coronato il suo sogno di allenare l'Inter.
Ma il suo carattere... Proprio quell'impulsività e mania di protagonismo che, pur essendo uno dei migliori portieri di tutti i tempi (era il mio modello calcistico, per intenderci), lo portarono a fare una tanto cervellotica quanto inutile uscita a centro area per respingere un pallone innoquo che ci costò un mondiale che meritavamo di vincere di diritto per la qualità di gioco espressa, l'hanno portato a "volersi misurare con palcoscenici più prestigiosi e congeniali alle sue presunte qualità", diventando l'uomo sbagliato (perché inviso dai palermitani) nel posto sbagliato (perché, come detto, a Palermo è difficile lavorare con serenità)!
E per questo si è giocato una carriera e, secondo me, gli sta bene. Così si può scordare Inter e tutto il resto. Come si dice: chi troppo vuole....!
Per questo mi vien facile penare che oltre agli innegabili meriti del Catania il pareggio sia frutto anche del "non gioco" voluto dei rosanero! Non troppo "inspiegabile".... Come quell'incomprensibile spinta di Balzaretti che poteva costare la sconfitta.... Chi vuol intendere....!
E così sono stati accontentasti tutti.... Ma proprio tutti. Tranne Zenga, ovviamente.... Oppure no: magari sarà contento anche lui di avere la fortuna di poter avere il tempo di godersi il lauto stipendio dedicandosi a tempo pieno alla sua piccoletta neoarrivata.