Cro Trunz, ti faccio notare che il minimo comune denominatore di tutti i pasdaran anti acesi in questo forum è la più o meno intensa frequentazione di Acireale.
Gaspare ci ha lavorato tredici anni (non vissuto); mio "cugino" Maru Spina ha vari parenti ad Acireale; Sonar è quasi acese e ha frequentato il San Luigi (magari conosco pure lui, chi lo sa?
). Chissà se anche Diegos ha in relatà qualche trascorso acese (ma lui in realtà non ma né Acireale né Catania, ma solo le brume britanniche).
Tutte persone, quindi, che evidentemente hanno dei complessi non risolti con Acireale, perché sennò non si spiegherebbe la loro acrimonia (è vero, peraltro che un tipo come Maru Spina non ce l'ha solo con gli acesi, ma anche con i palermitani e con i catanesi che non espongono fuori casa la bandiera con il faccione del berlusconcino di provincia) . Loro ti ripeteranno - come hanno già fatto - che proprio frequentando Acireale si sono resi conto delle nostre presunte bassezze, oppure che sono stato io a iniziare ad attaccarli (peccato che basti vedere l'inizio del topic sull'Acireale per dimostrare il contrario).
Tant'è. Però, qualche catanese la pensa diversamente. Tra le lettere al Direttore della Sicilia di ieri (domenica) ce n'è una "Elogio di Acireale" che dice testualmente: "da qualche mese sono diventato cittadino di Acireale avendo trasferito la mia residenza da Catania e... ritengo che tra la Sicilia e il meridione d'Italia non vi sia altra città più bella, più decorosa, più a misura d'uomo e con un'altissima qualità della vita sicuramente al di sopra di quelle misere classifiche che volgiono le città siciliane sempre negli ultimi posti".
Onere al merito e tanto di cappello all'obiettivo catanese, ma perché quando queste cose le ho dette io, si è gridato allo scandalo? Anche noi cominciamo, è vero, ad avere i nostri problemi, ma sono nulla rispetto a quelli del resto della Sicilia! In cambio di un po' più di vivacità economica (ma sento odore di riciclaggio) portata da qualche operatore economico di fuori, abbiamo scordato (non del tutto, grazie a Dio) alle nostre antiche virtù civili, che vengono dal nostro passato di comune libero, che si autogovernava e non era sottoposto alle leggi del feudo.
Io credo, e non solo il solo, che se tutta la Sicilia si fosse "acesizzata" sarebbe stata meglio per tutti, invece tende ad essere il contrario. Lo sanno anche i catanesi, ma non vogliono ammetterlo apertamente. Pensa cosa avrebbe potuto essere Catania, con la sua vivacità imprenditoriale (che tutti gli acesi le riconoscono), se avesse avuto anche un minimo di rispetto per le regole.
Bye Bye
Forza Acireale.