Per una disamina seria, mi voglio un attimo staccare dal considerare scenari da Champion League e la poca (in termini di tempo) preparazione alle spalle.
Il Catania di oggi dovrebbe costituire la base delle prime giornate, in attesa dei rientri di Barrientos e Ledesma su tutti, la buona alternativa costituita da Sciacca e la probabile conferma di Biagianti corteggiato a suon di milioni dal Genoa.
Ho visto comunque un Catania versione esterna come non avveniva dai tempi di Marino, un complesso che da subito ha puntato su schemi, velocità e movimento anche quando non in possesso palla.
Su tutti ho visto spiccare Capuano, Carboni e Del Vecchio, ma bene hanno fatto anche Campagnolo, Potenza, Silvestre, Izco, Morimoto e Martinez, sulla sufficienza Augustyn, Mascara e - nel secondo tempo - Sardo, Llama, Mezavilla, Terlizzi, Catellani e Plasmati, mentre gli altri subentrati Imparato e Moretti non hanno avuto modo di incidere, considerato il fatto che la partita aveva ormai intrapreso il viale del declino.
Si parte dunque con un 4-3-3 con:
portiere il 22 Campagnolo; difensa a quattro con 2 Potenza, 20 Silvestre, 3 Augustyn, 33 Capuano; centrocampo a tre con 13 Izco, 5 Carboni, 4 Delvecchio; in attacco il trio MaMoMa: 25 Martinez, 15 Morimoto, 7 Mascara. In panchina: 12 Kosicky, 24 Sardo, 23 Terlizzi, 28 Imparato, 21 Moretti, 31 Mezavilla, 11 Llama, 18 Catellani, 16 Plasmati, con la possibilità di utilizzo per tutti e infatti hanno giocato tutti e novanta i minuti soltanto Campagnolo, Silvestre e Del Vecchio.
Difesa
In porta, seppur molto reattivo Campagnolo, penso non ci dovrebbe essere storia con l'arrivo del pluri-decorato Andujar, presentazione in società per domani. La linea a quattro è già bella e impostata con la conferma di tre dei precedenti protagonisti, Potenza, Capuano e Silvestre (belle conferme per tutti) e sicuramente - acciacco smaltito - Bellusci prenderà il posto di Augustyn, che pur non è dispiaciuto forse per via del phisique du role. C'è però molta attesa per l'arrivo presunto di un altro centrale, le quotazioni sono tutte su Spolli, visto che è Ulisse (Lo Monaco) e non le sirene a cantare dell'arrivo dell'argentino.
Centrocampo
Sino a quando non rientreranno Barrientos e Ledesma, i tre visti ieri all'opera, con gli innesti sin da subito di Biagianti e Sciacca, dovrebbero essere il cardine della squadra almeno nella prima fase. Carboni si è subito posto all'attenzione per una visione più completa di gioco, sempre arcigno come baluardo, ma eccezionalmente più concreto nella fase di ripartenza, molto bene (a proposito, il brasiliano Mezavilla, entrato al suo posto, non mi è dispiaciuto). Izco è stata davvero una lieta sorpresa, certo il ragazzo sbaglia molto per via di quel piede rude che si ritrova, ma ha combattuto e corso come un forsennato, certo in un gioco veloce a livello globale si trova molto meglio e soprattutto nel suo ruolo e non come tappabuchi. Del Vecchio, dai, ce lo aspettavamo un pò tutti, no ? E' presente, per scavalcarlo vedono le pene dell'inferno, non penso di offendere gli altri dicendo che è stato il migliore nel suo reparto e forse anche a livello di squadra, bentornato. Forse per esorcizzare la partenza di Biagianti, voci darebbero per certo un interessamento per il mediano nazionale rumeno Cocis.
Attacco
La linea a tre, e con gli interpreti di ieri, non dovrebbe al momento avere alternative. Pur non demeritando i vari Plasmati, Catellani e Llama (quest'ultimo sempre alla ricerca del gol sensazionale da lontano con i suoi tiri-cross appena sotto la traversa), Martinez, Morimoto e Mascara ne sono al momento i migliori protagonisti, seppur con i propri nei. Peppe non è stato certo quello visto all'esordio con la maglia azzurra, Jorge pur artefice di un gol alla sua maniera non è giocatore di fascia sinistra e parte troppo basso, Taka invece sempre sgusciante e veloce però troppe volte con le spalle al portiere. Nel complesso, però, tutto lascia ben sperare in termini di crescita e soprattutto a suon di gol. Anche in questo reparto non sarebbe male la concorrenza di un attaccante argentino il cui nome riecheggia da tempo nell'aria, ovvero tal Gonzalo Bergessio cui voci sempre di ... Ulisse e non delle sirene danno sempre vicino, coinvolgendo Alvarez in uno scambio.