Casorezzo (MI), 17 Ottobre 2008
Caro Fuoddi,
non commento le frasi di Giacomo Tedesco, perché non ne sono al corrente, mi limito soltanto a dire che la partita dello scorso anno è stata combattuta e, se Spinesi l'avesse azzeccata e Miccoli ciccata, il risultato sarebbe stato diverso. Il Palermo ha fatto la sua partita e amen: questuare favori in genere non mi piace, perché non è né corretto né dignitoso, anche se qualche domenica dopo la Roma demotivata ha giovato alla nostra causa. Tuttavia rimango sempre stizzito quando sento il fratello Giovanni bamboleggiarsi come un ultras tutte le volte che c'è il derby: certo, se fossi un giocatore ormai vecchio e per di più mediocre, buono solo per la panchina e qualche minuto di partita al mese, per ingraziarmi l'ambiente cittadino punterei su queste bambinate. Inoltre, dal momento che solo due anni fa è successo quel che è successo, eviterei ogni azione o dichiarazione che possa aizzare qualche esaltato allo stadio: ma si sa che quelli brutti, sporchi e cattivi sono soltanto i Catanesi e, quindi, il 2 Febbraio è stato soltanto una nostra questione interna, circoscritta localmente alla zona adombata dall'Etna. Per non parlare di quell'altro genio di Rinaudo, il quale prima ci fa sapere come vincere la partita con il Catania sia fondamentale per la sua identità palermitana - parole mie - e poi, alla prima occasione, dà un bel calcio alla maglia rosanero e si trasferisce al Napoli, coronando - parole sue - il suo sogno di uomo del Sud (sic!). Cordialmente,
Marco Tullio