Di sotto un post trovato su un muro messinese.
Avrei potuto scriverlo io. Leggetelo e capirete che la passione non ha colore.
"01/08/2008 16:03
Oggi si chiude uno dei periodi più belli della mia vita.......forse il più bello in assoluto...
Sono un ragazzo di 28 anni e da 5 vivo fuori Messina, a Roma.
Molti assidui frequentatori della curva mi conoscono, ma preferisco rimanere anonimo poichè il mio pensiero penso rispecchi anche il pensiero di tanti altri compagni di mille aventure.
Sempre tifoso della Sud del celeste e rimasto fedele ai mie colori del cuore anche dopo aver lasciato la mia amata città.....
Le trasferte erano l' unica cosa che a quel punto mi tenevano davvero legato alla mia città di origine………la cosa più bella però era farle con i “ragazzi”!
Quei “ragazzacci da stadio” con cui ho condiviso momenti esaltanti e cocenti sconfitte
Questo non è solo il mio racconto, ma è il racconto di tutti coloro i quali si sentono ultras e da ultras hanno vissuto parte o tutta la loro vita.
Qualche giorno fa mi sono passate sott’ occhio alcune foto dello stadio Celeste ai tempi della grande scalata tra CND e serie B, le coreografie…..i battimani…le sbandierate…Striscioni di club che non esistono più, ma che hanno fatto anche loro parte della storia ultras di questa città….i volti di noi ragazzi che eravamo ancora ragazzini (io avevo appena 16 anni in qualche foto!)….e volti di gente che non ho più rivisto….E mi è venuto un brivido…un emozione…..non ci sono parole per descriverla!
Allora ho cominciato a viaggiare con la mente e sono arrivato alla seria B e poi alla A, il mio vivere fuori Messsina, ma sempre con lo zaino pronto per partire e a volte neanche quello!
All’ ufficio era un continuo consultare il calendario per vedere dove toccava andare il Sabato (serie B) o la Domenica in trasferta. Si! Perchè spesso si tornava a Roma il Lunedì mattina e toccava subito andare a lavorare, quindi, meglio prepararsi psicologicamente prima alla botta!
Quante nottate buttato, solo o in compagnia, sulle banchine della stazione Tiburtina o di Ostiense aspettando “il treno dei ragazzi” per saltarci su al volo, magari clandestinamente e senza un euro in tasca, per arrivare a Udine….Treviso….Milano….Firenze..ecc……Rivedere le stesse facce scavate dal sonno dei “ragazzi”, dopo 15 giorni, buttarsi nei corridoi lerci a dormire con lo zaino sotto la testa……mi sentivo un deportato, ma ero davvero FELICE!! Si andava in trasferta!
Ci si sentiva uniti in quel contesto, anche se con qualcuno ci si conosceva appena, si metteva pochissimo a fraternizzare, bastava un caffe offerto nello scompartimento…una sigaretta o magari una canna…E si parlava….si parlava di tutto…di sport di donne….di problemi comuni o personali…si rideva……ci si sfotteva si cantava e intanto si macinavano kilometri!
Si arrivava allo stadio di turno ci si organizzava………la tensione saliva e la stanchezza scendeva.
Si entrava, si mostravano con orgoglio i colori di Messina si cantava e si onorava la nostra presenza e poi…..cmq finisse si smontava tutto e si tornava in stazione…..felici in ogni caso, per esserci stati anche stavolta, per essersi fatti sentire magari di più della tifoseria di casa…..orgogliosi di essere MESSINESI!!
Si ripartiva in treno, a distanza di qualche ora per un’ altra nottata di viaggio…
E qui la malinconia si faceva più forte, quando pensavo che il mio viaggio di ritorno sarebbe finito a Roma…..Si puntava la sveglia alle 3 o alle 4 orario in cui + o – si arrivava nella capitale.
Quante volte ho sognato di addormentarmi nel treno….sfinito….distrutto da 2 giorni di baldoria….e di non dover puntare nessuna sveglia! Svegliarmi magari alle 10 del mattino, scendere dal treno e vedere davanti a me un cartello bianco e blu con scritto “VILLA S.G.” e un bel traghetto col portellone spalancato tutto per noi “ragazzi”!
Salirci su……fumarsi l’ ultima canna della trasferta, arrivare a Messina e tuffarmi subito in una bella granita caffè con panna e brioche!
Ma puntualmente quella maledetta sveglia mi svegliava…..alle 3 o alle 4 di notte….ancora buio…i ragazzi dormono distrutti…..solo il rumore dei freni…..faccio giusto in tempo a prendere lo zaino…saluto di corsa qualche nottambulo ancora sveglio…..e mi tuffo giù dal treno….davanti a me leggo “ROMA Tiburtina” e zaino in spalla con la malinconia nel cuore mi incammino verso casa…..
Voglio dire grazie a tutti questi RAGAZZI da cui molti personaggi “illustri” della nostra città dovrebbero prendere esempio, per attaccamento alla città e per Messinesità!
NON MOLLEREMO MAI!
GRAZIE A TUTTI! "
Un Messinese come tanti.