Bastava non dire che voleva rimanere, o che non sapeva se sarebbe rimasto. Tutto qui, poi che un giocatore se ne vada per soldi o per altro non c'è niente di male. Ma se dici che vuoi rimanere, a ReiTV, in una trasmissione molto seguita, praticamente in un messaggio stiel presidente della repubblica davanti alla piazza che ti ha lanciato quando nessuno credeva in te, ma poi fai di tutto già nei giorni successivi per cercare di andartene, allora non sei corretto. Tutto qui. Che se ne sarebbe andato lo si era annunciato fin da gennaio, come per Vargas quest'anno, ma poi non ci sono state le richieste che ci si attendeva, complice il nostro disastroso finale di stagione.
Ciao!
ReiTV? probabilmente, se non vado errato, sarà un emittente privata che trasmette programmi sportivi tipo "sotto l'erba" di stampo rosanero qui a Palermo. Già me le immagino: domande che si aspettano già un certo tipo di risposta, che ce l'hanno sottointesa, che se non arriva detta risposta, comincia immediatamente un lungo processo (alle intenzioni!) in diretta TV che Caserta probabilmente non aveva alcuna voglia di sostenere!
"Te ne vai? E perchè? Ma non ti trovi bene qui a Catania? Dopo tutto quello che abbiamo fatto per te. Ti abbiamo preso dalla spazzatura, abbiamo fatto di te un bravo giocatore e tu adesso ci tradisci per andare a Palermo? E poi, giusto giusto al Palermo te ne devi andare??"
Di sicuro non gli avrebbero detto "siamo contenti per te, tanti auguri e buona fortuna".
Bua non è che a Catania, come scrisse poc'anzi Gaspare, c'è la credenza a ritenersi un paradiso terrestre anche in campo calcistico, in virtù del quale chiunque vi faccia parte dovrebbe volervi rimanere in eterno? Se Caserta ha avuto scarsa comunicabilità nei vostri riguardi è perchè magari vi ha ritenuto non eccessivamente propensi o predisposti ad accettare serenamente libere decisioni prese nell'esercizio della libertà individuale propria di ogni individuo.
Forse nemmeno in società si erano resi conto che qualsiasi riconoscenza possa avere un individuo verso una società, un impresa, un ente che lo ha aiutato anche a realizzarsi, non può prescindere dall'esercitare la propria libertà individuale. Ed è per questo che, fascia di capitano o meno, Caserta a Trieste non ha timbrato il cartellino. Qui a Palermo questo giochino l'abbiamo tollerato per un anno intero dai vari Zaccardo, Bresciano e Barzagli.