Invece di preoccuparvi dei risultati della squadra x o y, della eterna rivalità dei tifosi, della campagna acquisti, perchè non parlare della lotta alla violenza negli stadi, di
questi vandali che distruggono tutto dentro e fuori l'arena, che ce l'hanno con le forze dell'ordine e la società civile?
E di questo ragazzo, che sicuramente ha sbagliato e che sicuramente dovrà scontare la sua pena, che ne dite? Se si darà una pena mite provocherà un effetto domino, nel senso che chiunque lo emulerà perchè sarà sicuro che una volta acciuffato se la caverà con tanto di notorietà sui mass media e una sculacciata.
Un pò come la moda iniziata dal caso di Erba emulato dal delitto di Garlasco e di Perugia: perchè confessare un omicidio? Dico che non sono stato io e arrivederci e baci, tanto la giustizia italiana è quella che è (vedi indulto e compagnia bella).
Se si dà il massimo della pena (cosa che in Italia come dicevo prima non succede mai) si dirà "Poveretto non si meritava questo...ha già pagato per l'errore...".
Ma tornando al discorso sulla violenza negli stadi, avete visto ieri sera la trasmissione
Striscia la notizia, il servizio sugli incontri di rugby di Cristiano Militello?
I tifosi sempre composti, col bicchiere di birra in mano (in un incontro di calcio sarebbe arrivato in campo!), qualunque sia la decisione degli arbitri i giocatori sono d'accordo con loro, non c'è recinzione di protezione tipo Alcatraz....
O avete dimenticato l' ultimo incontro Scozia-Italia delle qualificazioni per gli Europei, nonostante la sconfitta per loro, da ammirare la loro civiltà...
=D
Speziale, il pm chiede 3 anni CATANIA - La condanna a tre anni e quattro mesi per resistenza aggravata a pubblico ufficiale è stata chiesta dal pm Angelo Busacca nei confronti di Antonino Speziale, il giovane accusato di avere ucciso l'ispettore di polizia Filippo Raciti il 2 febbraio dello scorso anno durante gli scontri del derby di calcio con il Palermo.
E' ripreso così Il processo per resistenza aggravata a pubblico ufficiale nei confronti del diciottenne, presente in aula; l'udienza si sta svolgendo davanti al Tribunale di minori di Catania perché l'imputato all'epoca dei fatti non aveva ancora compiuto 18 anni. Prima della conclusione della requisitoria del pm il tribunale aveva respinto la richiesta di sospensione del processo, avanzata dalla difesa, in attesa della decisione della Cassazione sull'istanza di ricusazione nei confronti dei giudici presentata dai difensori del giovane.
"Chiedo perdono pubblicamente per Antonino Speziale che va condannato perché ha sbagliato, ma era un ragazzino che adesso ha capito gli errori che ha commesso", ha detto l'avvocato difensore Giuseppe Lipera nell'arringa. "Il livello di maturità è cambiato - ha aggiunto il penalista -, l'imputato adesso ha capito il valore della divisa e ha smesso di tenere atteggiamenti da ragazzo della via Pal. Va condannato perché ha partecipato a dei tafferugli, la resistenza a pubblico ufficiale non c'è stata. Vogliamo che sia una condanna di esempio a lui e agli altri giovani, ma commisurata al reale reato commesso: un verdetto giusto". Per questo l'avvocato Lipera ha chiesto al tribunale "la condanna minore in assoluto, la concessione delle attenuanti e anche la sospensione condizionata della pena".
Il presidente del tribunale, Francesca Pricoco, dopo la requisitoria del pm e l'arringa dell'avvocato, ha sospeso la deliberazione del processo, visto che è pendente la ricusazione del collegio davanti alla sesta sezione penale della Cassazione, congelato i termini cautelari, e aggiornato l'udienza al prossimo 12 febbraio. Per quest'ultima data, se sarà arrivata la decisione dei giudici dell'Alta corte, il processo o sarà trasferito a un altro collegio, in caso di accoglimento della ricusazione, o, se respinta, il Tribunale per i minorenni di Catania si riunirà in camera di consiglio per la sentenza.
Per quanto riguarda l'ordine di arresto per omicidio, il tribunale si riunirà il prossimo 24 gennaio. Il provvedimento è stato notificato all'avvocato Lipera a margine dell'udienza del processo per resistenza aggravata e danneggiamento. L'ordine di arresto per omicidio fu emesso dal gip per il tribunale per i minorenni di Catania Alessandra Chierego il 27 febbraio 2007. E fu lo stesso giudice per le indagini preliminari a revocarlo, il 28 maggio, dopo che i Ris di Parma, in sede di incidente probatorio, depositarono una perizia sulla presunta arma del delitto, un sottolavello di lamierino.
La Procura per i minorenni di Catania impugnò la decisione del gip e il Tribunale del riesame accolse il ricorso, ma l'ordinanza è stata annullata con rinvio il 7 dicembre scorso dalla prima sezione penale della Cassazione che ha disposto un nuovo giudizio davanti a un Tribunale del riesame con diversa composizione.