Autore Topic: CASO SPEZIALE  (Letto 2765 volte)

Offline annaenzo69

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CASO SPEZIALE
« il: 08 Gennaio 2008, 02:29:19 pm »
Invece di preoccuparvi dei risultati della squadra x o y, della eterna rivalità dei tifosi, della campagna acquisti, perchè non parlare della lotta alla violenza negli stadi, di questi vandali che distruggono tutto dentro e fuori l'arena, che ce l'hanno con le forze dell'ordine e la società civile?
E di questo ragazzo, che sicuramente ha sbagliato e che sicuramente dovrà scontare la sua pena, che ne dite? Se si darà una pena mite provocherà un effetto domino, nel senso che chiunque lo emulerà perchè sarà sicuro che una volta acciuffato se la caverà con tanto di notorietà sui mass media e una sculacciata.
Un pò come la moda iniziata dal caso di Erba emulato dal delitto di Garlasco e di Perugia: perchè confessare un omicidio? Dico che non sono stato io e arrivederci e baci, tanto la giustizia italiana è quella che è (vedi indulto e compagnia bella).
Se si dà il massimo della pena (cosa che in Italia come dicevo prima non succede mai) si dirà "Poveretto non si meritava questo...ha già pagato per l'errore...".
Ma tornando al discorso sulla violenza negli stadi, avete visto ieri sera la trasmissione Striscia la notizia, il servizio sugli incontri di rugby di Cristiano Militello?
I tifosi sempre composti, col bicchiere di birra in mano (in un incontro di calcio sarebbe arrivato in campo!), qualunque  sia la decisione degli arbitri i giocatori sono d'accordo con loro, non c'è recinzione di protezione tipo Alcatraz....
O avete dimenticato l' ultimo incontro Scozia-Italia  delle qualificazioni per gli Europei, nonostante la sconfitta per loro, da ammirare la loro civiltà... =D> =D

Speziale, il pm chiede 3 anni

CATANIA - La condanna a tre anni e quattro mesi per resistenza aggravata a pubblico ufficiale è stata chiesta dal pm Angelo Busacca nei confronti di Antonino Speziale, il giovane accusato di avere ucciso l'ispettore di polizia Filippo Raciti il 2 febbraio dello scorso anno durante gli scontri del derby di calcio con il Palermo.

E' ripreso così Il processo per resistenza aggravata a pubblico ufficiale nei confronti del diciottenne, presente in aula; l'udienza si sta svolgendo davanti al Tribunale di minori di Catania perché l'imputato all'epoca dei fatti non aveva ancora compiuto 18 anni. Prima della conclusione della requisitoria del pm il tribunale aveva respinto la richiesta di sospensione del processo, avanzata dalla difesa, in attesa della decisione della Cassazione sull'istanza di ricusazione nei confronti dei giudici presentata dai difensori del giovane.

"Chiedo perdono pubblicamente per Antonino Speziale che va condannato perché ha sbagliato, ma era un ragazzino che adesso ha capito gli errori che ha commesso", ha detto l'avvocato difensore Giuseppe Lipera nell'arringa. "Il livello di maturità è cambiato - ha aggiunto il penalista -, l'imputato adesso ha capito il valore della divisa e ha smesso di tenere atteggiamenti da ragazzo della via Pal. Va condannato perché ha partecipato a dei tafferugli, la resistenza a pubblico ufficiale non c'è stata. Vogliamo che sia una condanna di esempio a lui e agli altri giovani, ma commisurata al reale reato commesso: un verdetto giusto". Per questo l'avvocato Lipera ha chiesto al tribunale "la condanna minore in assoluto, la concessione delle attenuanti e anche la sospensione condizionata della pena".

Il presidente del tribunale, Francesca Pricoco, dopo la requisitoria del pm e l'arringa dell'avvocato, ha sospeso la deliberazione del processo, visto che è pendente la ricusazione del collegio davanti alla sesta sezione penale della Cassazione, congelato i termini cautelari, e aggiornato l'udienza al prossimo 12 febbraio. Per quest'ultima data, se sarà arrivata la decisione dei giudici dell'Alta corte, il processo o sarà trasferito a un altro collegio, in caso di accoglimento della ricusazione, o, se respinta, il Tribunale per i minorenni di Catania si riunirà in camera di consiglio per la sentenza.

Per quanto riguarda l'ordine di arresto per omicidio, il tribunale si riunirà il prossimo 24 gennaio. Il provvedimento è stato notificato all'avvocato Lipera a margine dell'udienza del processo per resistenza aggravata e danneggiamento. L'ordine di arresto per omicidio fu emesso dal gip per il tribunale per i minorenni di Catania Alessandra Chierego il 27 febbraio 2007. E fu lo stesso giudice per le indagini preliminari a revocarlo, il 28 maggio, dopo che i Ris di Parma, in sede di incidente probatorio, depositarono una perizia sulla presunta arma del delitto, un sottolavello di lamierino.

La Procura per i minorenni di Catania impugnò la decisione del gip e il Tribunale del riesame accolse il ricorso, ma l'ordinanza è stata annullata con rinvio il 7 dicembre scorso dalla prima sezione penale della Cassazione che ha disposto un nuovo giudizio davanti a un Tribunale del riesame con diversa composizione.

Offline bua

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Re: CASO SPEZIALE
« Risposta #1 il: 08 Gennaio 2008, 02:55:45 pm »
Ciao!
Beh, il problema è un po' complesso. Premesso che dal mio punto di vista tutti coloro che hanno provocato la guerriglia sono moralmente responsabili della morte di Raciti, bisogna anche dire che è necessario dimostrare che Speziale è stato l'esecutore materiale. Secondo me tre anni non sarebebro nemmeno pochi (per resistenza, non per omicidio), l'effetto emulazione di cui parli, invece, secondo me dipende in primis dalla demenza di chi "emula" e poi dal fatto che in Italia, non c'è la certezza della pena. Tre anni in carcere credo farebbero ben riflettere  chi commette certi atti in un momento di follia. Il paragone con il rugby non può reggere (anche se a Catania abbiamo un'ottima tradizione in fatto di risultati in quello sport e di sportività del pubblico che lo segue) perché quello sport nasce da tutt'altra cultura. E poi sul rugby non ci sono trasmissioni infinite che creano e distruggono personaggi a loro piacimento. Inoltre nel rugby una simulazione, atto gravemente antisportivo, sarebbe ridicola, per esempio!
Anche la Gran Bretagna è la patria dei tifosi del rugby e degli hooligans, come spiegarlo?
Il complesso problema della violenza è un problema sociale, non del calcio: se chiudessimo per esempio gli stadi, probabilmente si trasferirebbe in altri centri di aggregazione, chissà forse prima negli stadi del rugby poi nei palasport, quindi nei i cinema o i teatri. Una ricetta semplice per risolvere il problema non è facile, basti pensare che il 2 febbraio c'erano 22.000 persone che dopo un derby perso in casa con molte recriminazione se ne sono andate tranquillamente a casa, un po' "infuliniate", ma senza darsi a gesti inconsulti (e senza sapere cosa sarebbe successo di lì a poco).
Ciao!

Offline drum

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Re: CASO SPEZIALE
« Risposta #2 il: 08 Gennaio 2008, 04:40:09 pm »
Invece di preoccuparvi dei risultati della squadra x o y, della eterna rivalità dei tifosi, della campagna acquisti, perchè non parlare della lotta alla violenza negli stadi, di questi vandali che distruggono tutto dentro e fuori l'arena, che ce l'hanno con le forze dell'ordine e la società civile?
E di questo ragazzo, che sicuramente ha sbagliato e che sicuramente dovrà scontare la sua pena, che ne dite?

Annaenzo (ma più Anna o più Enzo? :-DSUl 69? 8|), se ti fai un giro nelle pagine precedenti del Forum, troverai decine di discussioni su Speziale, sul 2 febbraio, sulla violenza nel calcio...ecc. Fermo restando che si possono sempre aprire nuove discussioni....

Offline annaenzo69

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Re: CASO SPEZIALE
« Risposta #3 il: 08 Gennaio 2008, 10:31:05 pm »
Invece di preoccuparvi dei risultati della squadra x o y, della eterna rivalità dei tifosi, della campagna acquisti, perchè non parlare della lotta alla violenza negli stadi, di questi vandali che distruggono tutto dentro e fuori l'arena, che ce l'hanno con le forze dell'ordine e la società civile?
E di questo ragazzo, che sicuramente ha sbagliato e che sicuramente dovrà scontare la sua pena, che ne dite?

Annaenzo (ma più Anna o più Enzo? :-DSUl 69? 8|), se ti fai un giro nelle pagine precedenti del Forum, troverai decine di discussioni su Speziale, sul 2 febbraio, sulla violenza nel calcio...ecc. Fermo restando che si possono sempre aprire nuove discussioni....
Ciao, rispondo al tuo gentilissimo post
Anna ed Enzo in parti uguali perchè ti spiego
annaenzo è un nickname nato dalla fusione dei nostri due nomi e "69" è il nostro anno di nascita, lo so che qualcuno attribusice quel numero ad altro, ma se siamo nati in quell' anno, cosa possiamo farci?
Per il secondo quesito, in effetti bazzichiamo poco sul forum del calcio, ci interessiamo di argomenti più interessanti sul web, la nostra era solo un punto di vista sul problema della violenza negli stadi, tutto quà...
saluti :-D

Offline GASPARE

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Re: CASO SPEZIALE
« Risposta #4 il: 09 Gennaio 2008, 10:36:10 am »
Invece di preoccuparvi dei risultati della squadra x o y, della eterna rivalità dei tifosi, della campagna acquisti, perchè non parlare della lotta alla violenza negli stadi, di questi vandali che distruggono tutto dentro e fuori l'arena, che ce l'hanno con le forze dell'ordine e la società civile?
E di questo ragazzo, che sicuramente ha sbagliato e che sicuramente dovrà scontare la sua pena, che ne dite? Se si darà una pena mite provocherà un effetto domino, nel senso che chiunque lo emulerà perchè sarà sicuro che una volta acciuffato se la caverà con tanto di notorietà sui mass media e una sculacciata.
Un pò come la moda iniziata dal caso di Erba emulato dal delitto di Garlasco e di Perugia: perchè confessare un omicidio? Dico che non sono stato io e arrivederci e baci, tanto la giustizia italiana è quella che è (vedi indulto e compagnia bella).
Se si dà il massimo della pena (cosa che in Italia come dicevo prima non succede mai) si dirà "Poveretto non si meritava questo...ha già pagato per l'errore...".
Ma tornando al discorso sulla violenza negli stadi, avete visto ieri sera la trasmissione Striscia la notizia, il servizio sugli incontri di rugby di Cristiano Militello?
I tifosi sempre composti, col bicchiere di birra in mano (in un incontro di calcio sarebbe arrivato in campo!), qualunque  sia la decisione degli arbitri i giocatori sono d'accordo con loro, non c'è recinzione di protezione tipo Alcatraz....
O avete dimenticato l' ultimo incontro Scozia-Italia  delle qualificazioni per gli Europei, nonostante la sconfitta per loro, da ammirare la loro civiltà... =D> =D



Il problema della violenza negli stadi non si risolve sbattendo in galera il primo idiota che si trova nei luoghi del misfatto....non è con i provvedimenti presi sull'onda dell'emozione che si risolverà il problema violenza!

Speziale paghi le sue colpe...non quelle che non ha in nome di un presunto effetto domino! Fino a prova contraria siamo in una democrazia...nelle democrazie serie non si agisce sempre e solo in stato di emergenza come avviene da noi!

Si abbia il coraggio di cambiare strategia una volta per tutte, finirla con quella scandalosa responsabilità oggettiva e riappropriarsi della sovranità territoriale, non è accettabile sentire uno Stato che dice che non è possibile entrare in una curva...si moralizzi davvero il calcio perchè i banchieri e i finanzieri che ne reggono le fila sono anche più pericolosi di un qualsiasi Speziale...

Infine, francamente BASTA!
Basta non se ne può più dei tifosi scozzesi in Scozia Italia....Basta con questo mito anglosassone del fair play, che esiste solo dentro gli stadi ma non perchè si ha più senso civico che in Italia, ma solo perchè lì non colpiscono indiscriminatamente tutti gli spettatori, ma solo i responsabili 8-)
Poi fuori succede anche peggio di quello che domenicalmente si vede nei nostri stadi...

Noli offendere patriam Agathae, quia ultrix iniuriarum est

Offline ZANCLE

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Re: CASO SPEZIALE
« Risposta #5 il: 11 Gennaio 2008, 12:25:08 pm »

Infine, francamente BASTA!
Basta non se ne può più dei tifosi scozzesi in Scozia Italia....Basta con questo mito anglosassone del fair play, che esiste solo dentro gli stadi ma non perchè si ha più senso civico che in Italia, ma solo perchè lì non colpiscono indiscriminatamente tutti gli spettatori, ma solo i responsabili 8-)
Poi fuori succede anche peggio di quello che domenicalmente si vede nei nostri stadi...


[/quote]
Gaspare francamente quello di cui non se ne può più, è l'arroganza e il clima di violenza che oggi si vive nelle curve di tutti gli stadi d'italia, poi che fuori succeda di peggio non può essere di nessuna giustificazione; la soluzione è tolleranza zero,  intanto riappriopiamoci di uno spazio di svago che man mano ci è stato sottratto da gruppi di teppisti che considerano lo stadio casa loro, depositari del vero tifo etc.

ciao

Offline GASPARE

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Re: CASO SPEZIALE
« Risposta #6 il: 11 Gennaio 2008, 02:43:44 pm »

Gaspare francamente quello di cui non se ne può più, è l'arroganza e il clima di violenza che oggi si vive nelle curve di tutti gli stadi d'italia, poi che fuori succeda di peggio non può essere di nessuna giustificazione; la soluzione è tolleranza zero,  intanto riappriopiamoci di uno spazio di svago che man mano ci è stato sottratto da gruppi di teppisti che considerano lo stadio casa loro, depositari del vero tifo etc.

ciao


Zanclè stiamo dicendo la stessa cosa seppur in termini diversi! ;-)

Però attenzione a far passare messaggi come "si scannino fra di loro dove vogliono l'importante che lo facciano fuori lo stadio" perchè questo è un atteggiamento ipocrita e perbenista (ovviamente non mi permetto di rivolgermi a te Zanclè, ma in generale a chi fa questi ragionamenti!). Un voler chiudere gli occhi e non risolvere il problema che invece andrebbe risolto seriamente!

Un pò come quelli che vorrebbero fermare le stragi del sabato sera chiudendo anticipatamente o addirittura definitivamente le discoteche...o quelli che per sconfiggere l'AIDS predicano la castità totale!

Ciao!
Noli offendere patriam Agathae, quia ultrix iniuriarum est